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Necrodeath – Pier, Flegias e Peso

Noi di Heavyworlds.com abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Pier Gonella, Flegias e Peso dei Necrodeath in occasione dell’uscita del loro nuovo disco “The 7 Deadly Sins” tramite Scarlet Records.

– Ciao ragazzi, benvenuti su Heavyworlds.com, è un piacere avervi qui. Come state?

PIER: Ciao Pinka e Fabiana ed un saluto a tutti i lettori di Heavyworlds. Tutto bene grazie!!

– Nuovo album, ritorno alle origini. Come leggete il grande entusiasmo con cui i fans hanno accolto “The 7 Deadly Sins”?

FLEGIAS: Eravamo consci del fatto che un disco del genere avrebbe fatto la gioia di molti, anche perché il nostro obiettivo era di fare un disco che potesse superare in ferocia gli album degli esordi. Il vero e proprio contatto con i fans non l’abbiamo ancora avuto, ma a giudicare dalla critica, che è poi sentore reale dell’ascoltatore, direi che possiamo essere più che soddisfatti.

– A tre anni di distanza dall’uscita di “Idiosyncrasy”, cos’è cambiato, musicalmente, nel songwriting, ma anche concettualmente, nel mondo dei Necrodeath?

PIER: Sembra paradossale ma in realtà non è cambiato proprio nulla. Nel senso che quando cominciamo a scrivere materiale nuovo seguiamo le sensazioni del momento ma non c’è mai nulla di stabilito a priori se non il fatto di cercare sempre qualche novità e non ripetere il disco “classico Necrodeath”. Qualche anno fa siamo partiti con idee un po’ più particolari e le abbiamo seguite fino in fondo. Con “The 7 Deadly Sins” avevamo voglia di scrivere dei brani molto veloci ed aggressivi, un disco che avesse un grande impatto, il nostro “Reign In Blood”. L’abbiamo fatto nella maniera più moderna possibile, vedi ad esempio l’introduzione di parte dei testi in italiano.

– “Idiosyncrasy” è stato un esperimento molto originale ed interessante, lo considerate però una parentesi chiusa, visto il carattere più aggressivo di “The 7 Deadly Sins”?

FLEGIAS: Mai dire mai, dice il detto… anche perché non vorrei mai essere smentito, resta il fatto che la vedo dura ripercorrere quelle orme. Lavoriamo sempre cercando di carpire l’emozione del momento e di quel periodo storico. Idiosyncrasy è stato per me una delle sfide più belle a livello musicale, difficile a ripetersi, anche perché possiamo essere accusati di tutto tranne che di essere ripetitivi.

– Album di cover, dvd live e nuovo album. Prossime sorprese?

FLEGIAS: Un po’ prestino per parlarne, per ora stiamo discutendo sulle nostre singole idee. Diciamo che da qui a fine anno avremo un quadro più completo.

– Attendiamo con ansia di rivedervi sui palchi in giro per l’Italia e l’Europa, che ne pensate delle realtà dei festival estivi?

FLEGIAS: Sembrano le uniche realtà rimaste con un minimo di affluenza. Per questo motivo cerchiamo di essere disponibili a qualsiasi evento simile ci venga proposto. Quest’anno ne abbiamo fatte un po’, ora ci attende il 14 agosto il Metal Camp Sicily, qualcun altro è sparito ancor prima di incominciare… insomma tante belle idee ma poche con un senso reale di quello che comporta un festival.

– Quali cambiamenti avete notato nel music business dopo la vostra reunion? E nel panorama metal italiano?

PESO: Beh, rispetto alla prima era Necrodeath diciamo che e’ cambiato tutto e anche cosi velocemente da non crederci…l’unica cosa che non e’ cambiata e’ il fatto che ogni volta quando suoni dal vivo devi esprimere al meglio te stesso e lì non ci sono trucchi, non ci sono inganni…il nostro duro lavoro in sala prove costante negli anni ci permette, a mio avviso senza false modestie, di affrontare il palco in maniera decorosa e sempre con grande passione…trasmettendo adrenalina e ricevendola dai nostri fans… esattamente come era negli anni 80.

– Avete sempre collaborato con grandissimi artisti, con chi vi vedreste sul palco per condividere i prossimi tour?

PIER: Ma direi Slayer e Scorpions per quest’anno non sarebbero male…

– Molte webzines, radio, giornali, stilano delle classifiche di fine anno. Quest’anno “The 7 Deadly Sins” sarà sicuramente sul podio di molti, compresa la sottoscritta, ma voi avete già sentito degli album che mettereste sul vostro podio personale?

PESO: Sul mio personale metto in ambito internazionale i Ghost e i Voivod quest’anno mentre per le band italiane anzi locali metto l’album di debutto dei Denial di Genova, quartetto capitanati da Giulia Firpo alla voce che ha ben imparato la lezione di Chuck dei Death e che con il loro esordio spaccheranno alla grande molto presto!

– Voi venite dalla Liguria, una splendida regione troppo spesso però ignorata dagli organizzatori di grandi eventi rock e metal. Cosa manca in Italia per far circolare più musica live e in più luoghi? Facendo riferimento alla vostra esperienza personale, è colpa di chi organizza, dei locali o del pubblico meno presente?

FLEGIAS: Io arrivo dal Piemonte e anche lì la situazione non è delle migliori. Cosa manchi non lo so, non ho la soluzione del problema, ma so cosa c’è troppo: internet. Se da una parte questo ha migliorato il mondo da un punto di vista comunicativo e globale, dall’altra parte ha creato anche fenomeni come guardarsi uno show su youtube o scaricarsi un album in mp3 e giudicare dalla propria poltrona senza neanche bersi una birra in compagnia. Questo fenomeno (sarò retrogrado) non lo capirò mai e ucciderà tutte le band che vogliono proporre qualcosa di loro. Io sono prossimo alla pensione e me ne posso anche fottere, ma per le nuove generazioni la vedo dura purtroppo.

– Ultima domanda, spesso ripescate pezzi dal vostro passato da riproporre sui nuovi album, come avete scelto gli ultimi due brani di “The 7 Deadly Sins”? C’è una ragione che li lega al resto dell’album?

PIER: La ragiona per cui abbiamo aggiunto due bonus track è solo per aggiungere del minutaggio al disco nel senso che i 7 brani del concept ci parevano pochi ma nello stesso tempo non ci andava di aggiungerne altri solo per allungare la faccenda. Graveyard e Thanatoid sono due classici Necrodeath che ci sono anche serviti per l’edizione vinile 45 giri del singolo “Wrath” ed altre ristampe, cosi’ essendo due brani molto spinti si sono rivelati la scelta migliore.Inoltre sia questi due brani che l’intero 7 deadly sins sono stati prodotti qui nei Musicart studios per cui per me è stata a maggior ragione una grande soddisfazione

– E’ tutto per ora, grazie del vostro tempo. C’è qualcosa che vorreste dire ai vostri fans e ai lettori di Heavyworlds.com?

PESO: Seguiteci sulla nostra pagina facebook o sul nostro sito ufficiale  WWW.NECRODEATH.NET. A presto!!!