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Live Report The Quireboys + Acid Muffin @ Borderline (PI)

“Oh it’s 7 O’clock time for The Party..” così recitava il ritornello di “7 O’clock” quando, sull’emittente di allora (VideoMusic), vedemmo per la prima volta un videoclip dei Quireboys. Era il 1990 e la band di Spike impressionò tutti i quanti con il suo  rock ‘n’ roll semplice ma trascinante, che lanciò la band inglese in cima a tutte le classifiche di vendita. Da allora di anni ne sono passati tanti, ma l’attitudine festaiola e la loro integrità stilistica non sono mai venute meno conquistando generazioni di nuovi adepti.

Quella al Borderline di Pisa è stata la penultima data del loro tour in acustico, ed ha sicuramente certificato l’immensa bravura dei 4 ragazzi nell’eseguire il loro repertorio in maniera più scarna, nuda, dove le emozioni e il divertimento sono state parte integrante del loro show. Suonare unplugged è sempre stata un’arma a doppio taglio per chiunque si sia cimentato in questa impresa. Le versioni delle canzoni, spogliate della loro veste elettrica e trasformate negli arrangiamenti possono risultare superbe (ed il caso di questa sera) o irrimediabilmente tediare l’ascoltatore. In ogni caso il poter assaporare le composizioni in maniera così diversa dal solito crea certamente un atmosfera più intima e genuina.

 

Non a caso ci hanno veramente stupito gli Acid Muffin in apertura, i quali sono stati artefici di una prova sontuosa e impeccabile. Forti del loro primo full-lenght uscito il 7 Novembre (presto la recensione sulle nostre pagine) il trio romano ci ha deliziato con un live davvero interessante. Le canzoni proposte dalla band vengono radicalmente sconvolte rispetto alle loro versioni in studio (vedi “Wicked Woman” o “Overload” estratte dal loro ultimo cd) enfatizzando il lato più rock a sfumature grunge e donando un ché di malinconico unito ad un sapiente gusto per la melodia. Si rimane colpiti comunque da “Bones”, “Frozen Shiver” e “Nothing Inside” un trittico di brani che mette in luce la bellezza dell’ugola di Marco Pasqualucci, capace di integrare e rielaborare in maniera personale timbri che si possono ricondurre come un misto tra Layne Staley, Eddie Vedder e Mark Lanegan. Non da meno Grabiel Alvarez e Andrea Latini che supportano le vocals in maniera egregia mettendo in luce il talento degli Acid Muffin. Ottimo live, i ragazzi faranno strada.

 

Nel frattempo il locale si riempe ed un boato accoglie Spike e soci al loro ingresso sul palco. Un set molto scarno vede i due chitarristi Guy Griffin (membro fondatore della band) e Paul Guerin ed il tastierista Keith Weir a coadiuvare l’istrionico “ragazzaccio” inglese. E’ sempre un piacere constatare che anche col passare degli anni Spike non ha perso un’oncia della sua carica e della sua voce. Partenza funambolica con “There She Goes Again”, “Misled” e “Roses & Rings” pronte a scaldare l’audience. Quello che colpisce, a parte la bellezza intrinseca delle canzoni, è la propensione al divertimento che i Quireboys riescono a comunicare. Spike è sempre sorridente e non perde occasione per creare siparietti con Paul Guerin, suscitando l’ilarità del pubblico con battute sempre divertenti. Il resto lo fanno le varie “Beautiful Curse”, il blues di “Whippin’ Boy” e le melodie di “Sweet Mary Ann” e “I Don’t Love You Anymore”, veri e propri capolavori in tutte le loro forme. Trascorre un’ora e mezza in un battibaleno e tra l’esecuzione non prevista di “Pretty Girls” (b-side del singolo di “Seven O’clock”) e “Sex Party” (vero e proprio inno al divertimento) i Quireboys concludono il loro set in un tripudio di applausi e con il pubblico letteralmente scatenato. Si conclude nel migliore dei modi una grandissima serata che ha visto i partecipanti testimoni di una delle più grandi band uscite negli ultimi 30 anni e di un gruppo di ragazzi italiani dal roseo futuro. Mille ringraziamenti ai Quireboys e agli Acid Muffin, persone e musicisti incredibili, al personale del Borderline e alla Hub Music Factory che ha organizzato il tutto in maniera perfetta.

The Quireboys

1. There She Goes Again

2. Misled

3. Roses & Rings

4. Devil Of A  Man

5. Hello

6. Beautiful Curse

7. Whippin’ Boy

8. Have A Drink With Me

9. Mona Lisa Smiled

10. Hates To Please

11. Pretty Girls

12. Sweet Mary Ann

13. 7 O’clock

bis

14. I Don’t Love You Anymore

15. Sex Party

Acid Muffin

1. Broken Dreams

2. Bones

3. Wicked Woman

4. Overload

5. Frozen Shiver

6. Moonlight And Sea

7. Tears Of Fire

8. Nothing Inside

9. My Heart Is On The Right Side