Mi metto all’ascolto di questo nuovo album dei torinesi Last Minute to Jaffna con una grande curiosità ed una non certo minore aspettativa: l’originalità del sound già incontrato per le recensioni di Heavy Worlds mi fa pregustare questo “Volume II“. Proprio come mi aspettavo, si tratta di un lavoro di altissimo livello, una sorta di post metal crudo e tagliente, che spazia senza paura dai Cult of Luna ai Neurosis.
Questa band stupisce per una grande originalità e una lodevole consapevolezza del proprio talento: osano, percorrono spericolati i sentieri della psichedelia e non si dimenticano di alimentare la loro vena più heavy.
Il mondo del post metal è sperimentazione, improvvisazione e desiderio di spingersi oltre, giocando con i suoni e con la produzione; i LMTJ ci presentano otto tracce fuori dagli schemi, che spiazzano l’ascoltatore, trascinandolo in un mondo vischioso e spaventoso, per poi riportarlo a galla nella realtà. Non ci sono ghirigori inutili né banalità e questo, a prescindere dal valore che voi stessi assegnerete a “Volume II“, è un punto di forza notevole per un gruppo che non ha scelto una via semplice per emergere, ma l’ha individuata con chiarezza e la percorre senza timori.
Frenetici cambi di tempo, droni e drum and bass, tutto questo crea un’atmosfera elettrizzante ed è impreziosito dal lavoro di registrazione e mastering rispettivamente di Lorenzo Stecconi (UFOMAMMUT, ZU, LENTO) e Collin Jordan (YOB, MINSK).
Assolutamente consigliato ai fans dei Neurosis, piacerà anche a chi apprezza le sperimentazioni di Devin Towsend ed Isis, senza tralasciare tutti coloro che amano la pesantezza del metal unita ad effetti e ad aperture sfrontate alla modernità.