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DOWNHEAD – EP 2011

Il genere proposto dai Downhead penso che al giorno d’oggi sia quello che vanta più definizioni in assoluto: post rock, alternative rock, post grunge e chi più ne ha più ne metta; poco importa, ciò che è da evidenziare è che i Downead , con questo loro secondo ep propongono ciò che più sentono adatto ad esprimerli, anche se non è mai bello cito gli Staind come influenza più presente, ciò non vuol dire che ne siano una copia, anzi tutt’altro, nei 6 brani questo lavoro, vi sono elementi stoner alla Mastodon, elementi più grunge alla Soundgarden ed anche una vena hard rock, quindi il concetto di gruppo fotocopia in questo caso non sussiste.
Le canzoni sul piano strumentale lavorano molto sulle ritmiche groove, per quanto riguarda le chitarre i suoni sono molto crudi nel distorto e limpido nei puliti, gli assoli sono molto ispirati, non i classisi svarioni alla Malmsteen per capirci, le parti di batteria lavorano molto sul groove e sui contrattempi, il che conferisce un tocco quasi nu metal all’insieme, cosi come il basso resta molto lineare e scandito, dulcis in fundo la voce di Marco Giuffrè è molto espressiva ed architettata in modo tale da esprimere il giusto pathos.
Da tutte le canzoni traspare però una forte malinconia, giocata molto sugli arpeggi e le linee vocali che denota una forte dote emozionale che sicuramente avranno una buona resa live, anche se la traccia “Point Zero” l’avrei evitata volentieri poiché sembra una traccia quasi hip hop.
Nel complesso comunque resta un buon lavoro, segno che i Downhead sanno cosa vogliono suonare e lo fanno al meglio, caratteristica che oggi, con l’avvento del digitale, è sempre più rara.

  • 7/10

  • DOWNHEAD - EP 2011

  • Tracklist

    1. Waver
    2. Black as Me
    3. Point Zero
    4. Under The Sky
    5. Today Is Not Yesterday
    6. Nazca


  • Lineup

    Marco Giuffrè - chitarra voce
    Alessandro Checchi - chitarra
    Stefano Leoni - batteria e percussioni
    Martina Milzoni - basso voce