Certi gruppi hanno per forza di cose un alone di mistero intorno a loro. Gli Alcest sono una di queste band, vuoi per l’elevata caratura artistica della loro musica, vuoi per gli pseudonimi usati per celare i veri nomi dei due componenti. Per questo motivo avevo un certo timore reverenziale (detto anche tremarella) nel salire sul loro tour bus per l’intervista… Salvo poi trovarmi davanti un Winterhalten sorridente e rilassato, il classico vichingo che tutti vorremmo come amicone, e un Neige che a tu per tu abbandona quell’aria da sciamano che ha sul palco per tornare un ragazzo timido dagli occhi pieni di vita e curiosità.
Ciao ragazzi, benvenuti su Heavyworlds, volete presentarvi?
Neige: Ciao, noi siamo gli Alcest e io sono Neige.
Winterhalter: Ciao di nuovo, io sono Winterhalter (ride perchè dieci minuti prima avevamo fatto l’intervista ai Les Discrets, ndr).
Un album nuovo ed un lungo tour mondiale. Questo 2012 sembra aprirsi alla grande per voi…
Neige: Sì, un nuovo album e un tour, le solite cose… Ieri abbiamo fatto il primo concerto ed è andato alla grande, speriamo che le cose continuino così!
Purtroppo sono riuscito a recuperare Les Voyages de l’Âme pochi giorni fa e non ho avuto il tempo di ascoltarlo a fondo. La prima impressione che ho avuto ascoltando il vinile è di un lato A più etereo e di un lato B più pesante.
Neige: Sì, forse, ma nella seconda parte hai una canzone che si chiama “Havens” molto calma ed eterea. Per il resto hai ragione!
Questo album è il passo definitivo per la creazione del vostro sound o volete sperimentare ancora?
Neige: Per come viene intesa la musica degli Alcest adesso sì, penso di avere raggiunto il limite. Se voglio ancora migliorare me stesso e aumentare la mia creatività devo trovare un nuovo modo di comporre canzoni. Penso di avere espresso tutto il mio lato pesante, nei prossimi album mi concentrerò solo sulle parti più eteree.
Parliamo del vinile. Le vostre edizioni sono sempre molto ricche e curate. Pensate che il vinile sia il modo migliore di ascoltare la musica?
Neige: Non penso per forza che sia il miglior modo di ascoltare musica, ma è un ottimo modo per opporsi al download selvaggio. Offrire all’appassionato una copertina diversa, un booklet curato e un poster è un’ottimo incentivo. Inoltre il rituale di posizionale il vinile sul piatto è molto affascinante!
Domanda scomoda. Perché certi critici e fan continuano a considerarvi una band black metal? sono completamente fuori strada o certi vostri passaggi più pesanti potrebbero essere influenzati anche da certi gruppi emoviolence francesi come i Saetia?
Sguardi atterriti e basiti, poi Winterhalter mi guarda con fare truce chidedendo: Ma stai davvero parlando di emo?
Sì, ma non di gruppi californiani col ciuffo! Se ascoltate qualcuno dei gruppi che ho accennato c’è qualche similitudine nello screaming…
Winterhalter: No, mai sentiti, mi spiace! (poi sorride e la tensione si stempera, ndr)
In questo album il colore principale è il blu…
Neige: (perplesso) Ma è il verde!
Nel vinile vira tutto molto al blu!
Neige: (ride) Ah è vero che tu sei un maniaco del vinile! Beh io automaticamente associo gli Alcest al blu e al verde, non chiedermi perché! Sono i due colori che hanno sempre rappresentato la nostra carriera.
C’è un concetto dietro questo viaggio dell’anima?
Neige: Sì. (poi mi guarda sorridente come ad implorare di non chiedere altro, ndr)
Troppo difficile da spiegare?
Neige: Sì, è un concetto troppo lungo!
La vostra musica è fortemente evocativa. Hai particolari immagini in mente quando componi?
Neige: Più che sequenze di immagini, penso soprattutto a colori…
Se doveste fare una colonna sonora, quale film o regista scegliereste?
Winterhalter: Questa è una buona domanda!
Neige: Sì,ne parlavamo la settimana scorsa! Ci sono veramente tanti film che mi piacciono ma non combaciano esattamente con ciò che esprime la nostra musica. Non lo so… (pensa a lungo, ndr) Ecco, se dovessi scegliere un regista, probabilmente sarebbe Miyazaki. Lo sai, il mio sogno sarebbe fare la colonna sonora di un film!
Di animazione?
Neige: No no, qualsiasi tipo di film!
Questa è la seconda volta di fila che suonate qui al Carlito’s Way. Vi piacciono questi tipi di locali piccoli ed intimi per avere un contatto maggiore col pubblico?
Neige: Sì, certamente. Amiamo fermarci a parlare con i fan e questi sono i migliori locali per farlo. Durante i concerti, noi diamo qualcosa ai fan e loro danno qualcosa a noi. Non è per forza che vogliamo suonare in posti piccolo, ma in questi ambienti questo scambio di energia è più naturale.
Winterhalter: Vero, noi non abbiamo il tipico fan che ci incontra e dice “Oh mio dio, siete stati grandi!”. Abbiamo un tipo di rapporto più intimo ed emozionale.
Avete mai pensato di fare un concerto acustico in una location particolare come un teatro? Credo che una buona fetta dei vostri fan apprezzerebbe.
Neige: Non ci abbiamo ancora pensato, ma penso che un giorno succederà (poi si guardano un attimo, ndr). Anzi, tra poco avremo uno show acustico per Kerrang Radio in Inghilterra!
Sarà la vostra prima volta vero?
Neige: Sì!
Avete già pronta la tracklist?
Winterhalter: Più o meno… (poi si mette a ridere, ndr) Assolutamente no!
Quest’anno suonerete all’Hellfest sullo “Stoner stage”. Non avete paura che qualcuno non possa apprezzare del tutto la vostra musica?
Winterhalter: Beh abbiamo suonato una volta ad un festival Black Metal con Watain ed altri gruppi e non abbiamo avuto nessun problema, quindi siamo tranquilli!
Beh, non suonerete mai ad un festival Thrash!
Winterhalter: Non si sa mai, abbiamo incontrato solo gente di mentalità aperta sulla nostra strada!
Ok, vi ho chiesto tutto direi! Se volete fare un saluto speciale ai fans italiani…
Neige: Un saluto e le scuse perchè ogni volta che veniamo in Italia riusciamo a fare solo una data al nord. Ci piacerebbe tanto poter fare qualche data in più e riuscire a suonare a Roma!
In un prossimo tour?
Entrambi: Certo!