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BLOOD THIRSTY DEMONS – Christian Mustaine

Oh mio Dio, si stanno per sciogliere i Death SS!! I padrini dell’horror metal chiuderanno con ogni probabilità il sipario con l’esibizione di quest’estate all’Headbangers Open Air, lasciando un certo vuoto nella scena musicale di casa nostra. Eppure ci sono già pronti gli eredi, che in verità sono in giro già da più di 10 anni e, se da un lato ricordano le prime prove del gruppo di Steve Sylvester, dall’altro mostrano una spiccata personalità, che meriterebbe un maggior risalto da parte di critica e pubblico. Abbiamo chiesto al mastermind del terzetto, Christian Mustaine, di dissipare la coltre di mistero che avvolge la sua creatura.

Ho trovato il vostro disco molto interessante, perché mischia un approccio all’heavy metal alla primi Death SS, un tocco di NWOBHM più oscura e un certo spirito rock’n roll selvaggio. Quale pensi che sia l’elemento più personale che vi caratterizza?

Penso che l’elemento più personale nostro sia proprio il modo in cui riusciamo a mettere insieme tutto quello che ci piace!!Ad esempio io adoro il thrash alla Megadeth e in alcuni passaggi lo puoi notare molto, cosa che proporremo maggiormente nei nostri prossimi lavori. Non è molto semplice unire così tanti generi in un unico stile, che comunque definiamo horror metal. Ma ci viene piuttosto naturale. Ovviamente l’horror e il doom sono prevalenti su tutto il resto.

Pensavo, erroneamente, che Mortal Remains fosse il vostro secondo album, invece ho scoperto che avevate già pubblicato due dischi. Cosa ci puoi dire di quel primo periodo della vostra storia?

Mah, diciamo che nei nostri 11 anni di storia ci siamo tolti grandi soddisfazioni, tra cui suonare coi Death SS, suonare davanti ai nostri fan all’estero e crearci una nicchia di sostenitori che ci ha sempre seguito. Musicalmente siamo sempre cresciuti, ma non ci sentiamo mai arrivati. In quegli anni eravamo più o meno allo stesso punto di ora, anche perchè avevamo avuto la fortuna di averci fatto ristampare tutti i primi demo dalla Horror Records e dalla Metal Coven su 7” e 12”. Quei vinili hanno girato molto e ci hanno consentito di farci conoscere.

imm

Cosa cambia in questo disco rispetto al passato? Dove vi sentite particolarmente migliorati?

Siamo migliorati parecchio nel songwriting. I nuovi pezzi sono molto più maturi nella loro intera composizione. Inoltre è cambiata la mia impostazione vocale che mi permette di esprimermi meglio e interpretare meglio le mie canzoni.

I brani sono abbastanza vari e tutti in possesso di un tiro notevole, è difficile trovare un giusto connubio tra impatto ed atmosfera?

Io credo che l’horror lo devi avere dentro. Allora tutto ti viene naturale, ma se non lo capisci non riuscirai mai ad interpretarlo. Tante band straniere ci provano, ma spesso dicono che solo gli italiani sanno fare un vero horror oscuro, perchè è un po’ nella nostra tradizione. L’impatto lo ottieni assicurandoti che sei tu che suoni il pezzo ad essere il primo a cui lascia delle emozioni.

Il primo paragone che salta fuori in questi casi sono i Death SS, cosa pensate di avere in comune con il gruppo di Steve Sylvester?

Eeh,lo so….sono 11 anni che mi fanno questo paragone!! Beh, credo che con i Death SS degli ultimi anni non centriamo proprio niente, in quanto noi seguiamo sonorità più anni settanta e ottanta. I primi invece ci hanno influenzato parecchio anche se ritengo il nostro sound molto più metal e personale.

Scelta affascinante quella della copertina, come mai avete optato per un quadro così famoso come cover?

Cercavo qualcosa che si potesse legare al concept di questo disco, ovvero la morte vista secondo il mio più spirituale punto di vista. E quando ho visto questo quadro ho detto:”eccola!!”.

Da che film arrivano i samples che avete inserito qua e là nell’album? Come mai avete scelto proprio questi?

I film sono Dracula di Bram Stoker, l’Anticristo e The Passion. Non c’è un motivo vero e proprio per questa scelta. Diciamo che queste parti davano quella giusta atmosfera che cercavo in quei precisi punti.

Visto il vostro amore per gli horror e l’inserimento dei samples, che arricchiscono il tessuto sonoro, avete mai pensato di strutturare i vostri dischi come un concept, alla maniera di King Diamond?

Tutti i nostri dischi sono dei concept, ma non nello stile di King Diamond. Le canzoni trattano lo stesso argomento visto da più punti, ma senza seguire una storia specifica.

imm

Per il ruolo del tastierista avete un guest, non prevedete l’inserimento di un elemento in pianta stabile, vista l’importanza che le keyboards rivestono nel vostro sound?

No, anche perchè di così bravi e disponibili non ce ne sono in giro e perchè dal vivo, i nostri pezzi senza tastiera hanno più impatto. Ma su disco la riproporremo sicuramente.

Il vostro primo disco è uscito solo su vinile e in pochissime copie, intendete ristamparlo a breve?

Non è il primo disco, ma la raccolta dei primi due demo. Il primo è “In the grave” seguito da “Let the war begin”. Comunque in futuro non lo escludo,perchè ci ho pensato spesso e se ne avrò la disponibilità economica o lo vorrà stampare qualcuno sicuramente si farà.

Cosa ne pensi oggi dei vostri dischi precedenti? Ne sei pienamente soddisfatto?

Credo di si.Certo oggi il nostro sound è più avanti, ma è giusto crescere nel tempo e i primi dischi sono quelli che ci han fatto conoscere alla gente.

Alle tenebre del disco si contrappongono musicisti dello stesso umore, o i Blood Thirsty Demons sono solo il riflesso delle vostre passioni per il genere horror, in tutte le sue forme?

I brani vengono scritti tutti interamente da me e non ho mai nascosto la mia passione per l’horror, anzi! Certo, la maggior parte dei miei pezzi li compongo nei momenti in cui non sto benissimo come umore.Questo mi aiuta a distrarmi dai miei problemi e a creare maggiormente quell’atmosfera oscura nei brani.

Non sono in molti ad avere un approccio musicale simile al vostro, c’è qualche altro gruppo in circolazione, tra quelli emergenti, che senti vicino per musica e feeling che trasmette?

Tra quelli emergenti proprio no, o almeno non ne conosco. Non è semplice suonare l’horror, ma soprattutto per farlo devi importelo come stile di vita, per farlo bene.

imm

Ma si riesce ogni tanto a placare la vostra sete di sangue, non ne siete davvero mai sazi? Dai, un po’ di moderazione….

Il sangue a dire il vero ci affascina sempre. Può rappresentare sia la vita che la morte e quindi quello che è in riassunto la nostra esistenza. Non credo che ne saremo mai sazi…

Tornando ai Death SS, pensate di portare anche voi delle belle pulzelle discinte a far da contorno ai vostri prossimi shows?

Non lo so, ma ci abbiamo pensato, anche se preferirei che la gente guardasse il nostro show e non un paio di culetti che si muovono sul palco….anche se fa sempre piacere:)