Abbiamo incontrato all’Artefact Festival di Strasburgo Martijn Westerholt, tastierista e fondatore dei Delain.
Parlaci della genesi del progetto Delain.
E’ iniziato poco a poco, non ho pensato che dovevo fare questo questo e quell’altro, è stato un processo… Ero malato e molto debole ma volevo veramente comporre e non solo per divertimento. Poi qualche tempo dopo ho avuto bisogno di altri artisti perché ad esempio, io posso comporre per le chitarre e so anche suonare la chitarra ma penso che qualcuno possa farlo meglio di me :->>
All’inizio che tipo di progetto avevi in mente: un progetto solista con altri artisti o un gruppo?
No, non volevo fondare un gruppo perché in quel momento non sapevo se mi sarei ripreso dalla malattia e le mie condizioni fisiche non mi permettevano di esibirmi live, quindi non aveva senso pensare ad un gruppo; l’altro motivo era che io avevo la possibilità di collaborare con molti grandi musicisti e quindi sembrava una scelta logica comporre qualcosa di molto bello e proporre a loro di contribuire. Questa era l’idea all’inizio del progetto ma poi ho cominciato a sentirmi meglio fino al punto di pensare “ehi, sarebbe veramente bello esibirsi di nuovo live” e quando vedevo altre band suonare pensavo “Voglio farlo anche io!!”; infine anche la mia casa discografiche mi chiese se me la sentivo di fare concerti per promuovere l’album… ecco, tutte queste cose alla fine mi hanno fatto cambiare il progetto da solo a band
Eri già sotto contratto con la Roadrunner quando iniziasti?
No, stavo già registrando ancora prima di avere il contratto, ma ero così sicuro che l’avrei ottenuto grazie ai grandi ospiti, grazie al mio passato ed alle mie conoscenze nell’ambiente e naturalmente la cosa più importante grazie alla mia musica, così ho pensato “andrà bene” ed ho iniziato a lavorarci; volevo proprio iniziare perché se aspetti che tutte queste cose siano a posto rischi di aspettare fino al 2020: quindi sono partito e poi il contratto con la Roadrunner è arrivato.

Quale è stata la prima canzone che hai composto?
Daylight Lucidità, è la più vecchia….
Ah, quindi è per questo che l’album si intitola Lucidità?
Sì, ed anche perché il testo della canzone si adatta alla totalità dell’album per così dire; io non sono lo specialista dei testi, quello è il campo di Charlotte: io scrivo solo la musica e lei si occupa dei testi; io mi limito a piccole cose tipo “mi piacerebbe questo o quello” e piccoli cambiamenti ma il grosso lo scrive Charlotte.
A proposito di Charlotte: quando è entrata a far parte del progetto? Era una vicina dei tuoi genitori giusto?
Sì esatto!! Stavo veramente cercando una cantante che non fosse né famosa né che arrivasse da un’alta band. Il rischio di un progetto è di ritrovarsi con una specie di puzzle musicale, invece io volevo che noi avessimo una nostra propria identità, un nostro sound originale; inoltre volevo qualcuno che oltre a cantare fosse anche in grado di partecipare al processo compositivo, scrivere i testi ed anche delle linee melodiche e quindi non era facile trovare qualcuno; era da un po’ che cercavo e finalmente trovai Charlotte; da quando è entrate lei il progetto ha preso una forma più chiara e le cose hanno cominciato a scorrere fluentemente. Ho iniziato il tutto nel 2002 circa e Charlotte è entrata nel 2004
Fino a quel momento quante canzoni avevi già scritto?
Penso avessi già scritto sette canzoni quando la incontrai ma molti piccoli particolari poi sono stati cambiati, per fare in modo che le cose fossero giuste per lei.
Una canzone composta dopo l’ingresso di Charlotte?
See Me In Shadows… In questa canzone Charlotte ha scritto il testo e linee vocali mentre io ho composto tutta la parte musicale e strumentale, quindi è proprio una collaborazione 50-50.
All’album hanno partecipato molti artisti famosi: come è avvenuta la scelta delle canzoni rispetto agli artisti?
Io gli ho parlato del progetto, ho fatto sentire loro le canzoni e loro mi dicevano quale gli piaceva e a quale avrebbero voluto collaborare; poi naturalmente stava a me dare l’ok o meno se la scelta non mi sembrava adatta; praticamente ci siamo sentiti e ne abbiamo parlato assieme anche se la decisione finale stava a me; penso sia utile e divertente per un musicista avere spunti da altri artisti ma alla fine io sapevo esattamente quello che volevo quindi da un lato ho lasciato pieno spazio alla loro creatività ma da un altro ho cercato un po’ di controllare per mantenere coerente il progetto. Con Marco per esempio: inizialmente doveva solo suonare il basso in tutto l’album, poi però gli è venuta una specie di infiammazione ad un dito che gli ha impedito di continuare a registrare e addirittura l’ha costretto ad andare in ospedale; a quel punto abbiamo deciso… in realtà a me è sempre piaciuta la sua voce quindi io già da prima avevo sperato che Marco potesse anche cantare qualche parte, giusto per vedere come andava… beh ci abbiamo provato ed il risultato era talmente buono che alla fine ha cantato in cinque canzoni ma non era assolutamente una cosa programmata!! E’ divertente come a volte vanno le cose: tu devi sapere esattamente quello che vuoi ma al tempo stesso devi essere aperto a nuovi stimoli ed idee, così otterrai il miglior risultato
Alla fine il risultato è stato ottimo e gli artisti che hanno collaborato hanno dato un ottimo contributo musicale all’album: hai mai pensato “Mio Dio!! Come faccio a suonare queste canzoni dal vivo??”
Sai, non sono il tipo di persona che scende a compromessi quando si tratta di musica. Posso anche aver pensato nel corso del progetto “oh, ma potrebbe esserci la possibilità di suonare live, come diavolo faro??” ma poi ho anche pensato che le canzoni avrebbero dovuto rimanere esattamente com’erano e chi se ne frega come faremo live, si vedrà al momento; inoltre in quel periodo ero malato e non pensavo sarei riuscito a suonare dal vivo quindi il progetto si stava già sviluppando in quella direzione. Attualmente penso che stiamo facendo abbastanza bene, naturalmente le versioni live differiscono da quelle sull’album ma siamo perfettamente in grado di suonare tutte le canzoni con la band attuale. Sicuramente ho già parlato con Marco, Sharon e Liv e ci siamo detti che se partecipiamo allo stesso festival sarebbe bello averli sul palco, anche se non è così facile: per esempio stasera Sharon doveva cantare con noi ma non ha avuto tempo di provare quindi abbiamo rimandato ad ottobre quando faremo delle date assieme ai Within in Germania; e l’anno prossimo suoneremo in Olanda e probabilmente ci sarà la possibilità di avere sia Marco che Sharon assieme per cantare No Compliance…

Wow!! Che notizia!!!!
…sì, succederà e sarà una bella sorpresa!! Naturalmente è difficilissimo organizzare queste cose… uno sta in Finlandia…una sta in Germania
Ci siamo visti lo scorso ottobre al vostro quinto concerto e tu mi avevi detto che avevate appena iniziato assieme e dovevate migliorare parecchio per raggiungere il livello che tu avresti voluto. Ora, sette mesi dopo, a che punto siete? Avete raggiunto quel livello?
No, non ancora ma siamo migliorati molto… chiaro è la mia opinione ma penso che per essere una bad che suona assieme da soli sette mesi abbiamo fatto passi da gigante… e ieri suonavamo di fronte a 2500 persone prima di band come In Estremo e Within Temptation: indubbiamente una bella sfida ma l’abbiamo affrontata senza paura. Quindi penso che abbiamo fatto un miglioramento enorme ma che dobbiamo ancora crescere: è solo questione di continuare a suonare assieme concerto dopo concerto.
Ora l’album è stato pubblicato anche in Francia ed in Germania: altri paesi in futuro?
E’ come l’effetto domino… si pubblica in uno stato e si vede come va; siamo usciti in Francia con ottimi risultati, la Germania (Roadrunner Germania n.d.a.) ha visto il risultato ottenuto in Francia ed anche il tour che faremo con i Within nel loro paese e così hanno pensato che sarebbe stata un’ottima promozione, quindi l’hanno pubblicato; adesso anche in Spagna stanno osservando come vanno le cose e lo stesso anche in altri paesi e questa è una gran bella cosa. Non è una situazione definita ma le cose si stanno muovendo qua e là.
Lo vedremo pubblicato anche in Italia? Ti assicuro che da noi i Delain sono tutt’altro che sconosciuti…
Sai di cosa abbiamo bisogno? Che i ragazzi della Roadrunner Italia vadano negli uffici centrali che sono in Olanda e chiedano “Che mi dite dei Delain?” E’ così che funziona: ogni stato deve proporsi autonomamente
E’una buona notizia!! Significa che i fans possono concretamente fare qualcosa…
Sì certo!! Se voi italiani andate dalla RR o mandate delle mail dicendo che avreste voluto comprare Lucidity dei Delain ma non era disponibile e chiedete perché non è ancora stato pubblicato, sono abbastanza sicuro che loro lo faranno… funziona così.
Avete pubblicato il singolo Frozen in Olanda…. Suppongo anche in Francia e Germania assieme all’album…
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No, non ancora, solo in Olanda. Il mercato francese è così differente dal nostro, molto difficile per noi poiché una grossa percentuale della programmazione delle radio francesi deve essere in francese ed inoltre noi non siamo un gruppo di “grido”, quindi tutto ciò rende difficile la pubblicazione di un singolo.
quindi primo singolo pubblicato in Olanda, Frozen: visto che le cose stanno andando bene avete già in programma il secondo?
Si, ci stiamo già lavorando… abbiamo già scelto quale sarà e settimana prossima cominciamo a girare il video; dovrebbe essere tutto pronto per l’estate.
Ci puoi dire il titolo?
Beh, non sono sicuro di poter già dire qualcosa o se la Roadrunner mi punirà :->> Sarà See Me In Shadows, il lento
Per finire, vuoi dire qualcosa ai vostri fan italiani ed ai lettori di Heavyworlds?
Spero veramente che i fan italiani ascolteranno la nostra musica e, cosa più importante, che vi piaccia: questo è il complimento più grande che potrei avere. Spero che ci possano sostenere e si facciano sentire dalla Roadrunner Italia per farci pubblicare anche nel vostro paese, sarebbe fantastico!!
Per un ulteriore approfondimento segnalo l’intervista fatta a Martijn e Charlotte il giorno prima da Aurélie e Olivia del sito www.afterfloorever.com : abbiamo cercato di differenziare alcune domande per avere più materiale da condividere. Le ringraziamo anche per le foto.