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Die Apokalyptischen Reiter – Fuchs, Volk-Man

In occasione dalla data italiana a Romagnano Sesia del tour dei tedeschi Die Apokalytischen Reiter abbiamo avuto l’occasione di incontrare sul tour bass il frontman Fuchs ed il bassista Volk-man. Due persone fantastiche, disponibili e rilassate, lontanissime dal cliché delle rockstar nonostante l’enorme successo che riscuotono in patria. A volte sembravano quasi timidi e schivi, quindi vedrete come in certe domande fosse difficile tirargli fuori una risposta esaustiva. Ecco la nostra chiacchierata!

Siamo qua con Die Apokaliptischen Reiter, volete presentarvi ragazzi?

Volk-man: Io sono Volk-man, il bassista.

Fuchs: Ciao, sono Fuchs, cantante e chitarrista del gruppo!

Lo scorso anno avete fatto uscire un “best of”. L’avete realizzato per guadagnare nuovi fans o per fare un sunto della vostra carriera?

Fuchs: Penso che sia per entrambe le cose. Ma devi sapere che l’idea viene dal Giappone. Non avevamo mai fatto uscire un album ufficialmente laggiù, quindi la cosa migliore per fare un ingresso sul mercato era realizzare un best of.

Ormai avete una lunga carriera alle vostre spalle. Quando guardate indietro, quali sono i momenti più esaltanti che l’hanno contraddistinta?

Fuchs: Oh, ce ne sono così tanti… Ogni volta che vai in tour è un’avventura, non sai mai cosa succederà. Un giorno ti trattano come un re e il giorno dopo non sei niente. Diciamo che è il music business, fa parte del gioco, comunque… mi piace!

All’interno di “Greatest of all the best” ci sono canzoni molto vecchie come “Metal will never die”. Cosa provate quando risentite pezzi come quello?

Fuchs: Mi ricordo di quando ero giovane! Mi vengono in mente le prime volte in studio, le jam sessions, era tutto completamente diverso. Non avevamo niente, eravamo semplicemente un gruppo di metalheads arrabbiati. Adesso quel feeling non c’è più, molte cose sono cambiate, ma posso dire che erano bei tempi.

Vorrei parlare di quella che è la mia canzone preferita che avete scritto, ovvero “Revolution”. Chi ha avuto l’idea di mescolare metal e musica messicana?

Fuchs: Io ho scritto la canzone, all’inizio non avevo assolutamente idea di cosa sarebbe venuto fuori. Avevo solo un bel riff e delle lyrics forti, quasi come un bambino che pensa: “Questo non mi piace, quest’altro nemmeno, cosa posso fare per cambiare le cose?”. Quindi la risposta è quella di andare in un altro paese, con uno spirito e un pensiero un po’ naif, e creare qualcosa di nuovo. E questo è tutto.

Allora possiamo parlare un po’ di politica, oppure non è nei vostri interessi?

Fuchs: Vai pure!

Come vedete l’attuale situazione europea? Vedete una ipotetica luce alla fine del tunnel? Sapete, qua in Italia siamo nella me**a fino al collo…

Entrambi: (dopo essere scoppiati a ridere per la mia schiettezza) Siamo tutti nella stessa barca…

Sapete, forse non è una situazione molto evidente vista dall’estero, ma la mia opinione è che in Italia ci sia una mancanza di democrazia. Berlusconi si è dimesso, ma non ci sono state elezioni e il nuovo premier ci è stato imposto senza che potessimo decidere.

Volk-man: La gente è stanca della politica…

Fuchs: Il problema è il vero potere che sta dietro la politica e i politici, le corporazioni che hanno il potere di decidere tutto.

Volk-man: I governi non hanno il potere di decidere niente di concreto, questa crisi è controllata da altri…

Altra situazione spinosa: in Germania concerti con tematiche nazi sono assolutamente proibite, mentre qua in Italia concerti di gruppetti dalle tematiche fasciste vengono in un certo modo tollerati e non repressi adeguatamente, a mio parere.

Fuchs: Mah, è più o meno così anche da noi, non si riesce a fermare del tutto quel movimento.

Tornando a parlare dell’album, avete scritto una canzone meravigliosa chiamata “Der Seemann”. Sentite un legame particolare col mare?

Fuchs: (ride) Sì, quando sei in tour è più o meno come se navigassi…

Volk-man: Sì, la strada è più o meno come il mare, sempre piena di pericoli!

Parlando della vostra musica, è ormai noto il vostro mix di veri generi come death metal e folk, ma pochi parlano delle influenze punk…

Fuchs: Beh, certo, il punk è stato molto importante per noi!

Gruppi come Wizo e Die Toten Hosen?

Fuchs: No, assolutamente non quei gruppi! Ascoltavo un sacco di punk-rock quando ero giovane, e tuttora ne ascolto un po’. Devi sapere però che in Germania il punk è molto diverso dal resto del mondo. Spesso è molto politico e arrabbiato, niente chitarrine e sorrisi.

Volk-man: Ma puoi trovare influenze punk anche nei Venom e nei Motorhead nell’uso di semplici riff. Anche l’attitudine di suonare semplici e diretti è qualcosa di importante, da tenere in considerazione.

Parliamo un attimo dello show. Ho visto qualche video su internet e mi sono sembrati stupefacenti. Quanto tempo ci mettete a prepararli?

Fuchs: Se riusciamo a reggere sì! (ride) Dobbiamo essere in buone condizioni fisiche! Ci vuole molto tempo per preparare un buon live. Discutiamo molto tra di noi, quali canzoni fare, come presentare ogni brano per fare qualcosa che vada al di là della semplice musica. Con una buona presentazione scenica, la gente in Italia o in Spagna può capire di cosa trattano le canzoni.

Cosa vi aspettate dallo show di stasera?

Volk-man: (si guarda intorno un po’ sconsolato) Non lo so, mi sembra che siamo un po’ fuori dal mondo qua, avrei preferito suonare in una città più grande.

Beh, vedetela così, i locali più piccoli possono trasmettere più energia perché siete a diretto contatto con i fan…

Fuchs: Lo spero!

Ci sono dei film o libri che vi hanno ispirato a scrivere qualche canzone?

Fuchs: Film? Non credo… no. Viaggiare, vedere il mondo, quella è la mia costante ispirazione.

Stesso discorso anche per i libri?

Fuchs: No, con i libri è diverso, ce ne sono così tanti che mi piacciono e mi ispirano che è difficile sceglierne uno… Non direi di essere un appassionato, ma leggo tanti libri di filosofia. Nietzsche, giusto per citarne uno. Andrebbe letto e capito, è stato frainteso e sfruttato nel corso della storia, ma resta uno dei filosofi più ispirati. Se ti sforzi di vedere le cose in modo flilosofico, a volte la verità e più dura delle bugie. Puoi pensare di tutto e puoi dire di tutto, questo è quello che penso io.

Ok ragazzi, abbiamo finito, se volete dire qualcos’altro avete carta bianca!

Fuchs: Ok! Speriamo di poter tornare per qualche festival, magari estivo!

Volk-man: Abbiamo qualcosa in ballo, forse suoneremo a Bari per il Total Metal.

Spero davvero che la cosa sia confermata, perché il sud Italia ha bisogno di metal, raramente i gruppi si spingono più giù di Roma. Grazie mille per l’intervista, ci vediamo sotto il palco!

Entrambi: Ciao!