Persi nella dimensione onirica evocata dagli otto ammalianti brani di “Nocturnalight”, l’album di esordio di questa promettente gothic band parmense, ci lasciamo condurre da Edera, leader del gruppo, nel suo magico mondo notturno.
Ciao Edera! Ti chiedo come prima cosa di raccontarci come sono nati i Domina Noctis.
La nostra band nasce nella sua prima forma nel 1998, come collaborazione tra Asher (chitarre) e me (voce). Il nostro intento è quello di dare voce alle nostre emozioni, trasformare malinconia in melodia. Così nascono le nostre prime composizioni che poi decidiamo di sviluppare all’interno di una formazione propriamente metal. Nel 2001 esce il nostro primo promocd e inizia la nostra esperienza live, per arrivare poi al 2005 con il nostro debut album “Nocturnalight” pubblicato da Officina Rock Records.
Domina Noctis, significa “La signora della notte”. Vorresti spiegarci la scelta di questo nome? Come mai avete usato proprio il latino?
La “signora della notte” è la luna: io e Asher siamo sempre stati molto ispirati da tutto ciò che ha a che fare con la luna, la notte, il femminino. Non so dirti perché abbiamo scelto proprio il latino, forse perché l’inglese ci sembrava inflazionato, forse perché il latino ha un fascino particolare, arcano, e Domina Noctis ha un suono “quadrato”, dalla pronuncia abbastanza univoca… Ci sembrava perfetto per noi.
C’è un tema che lega le canzoni del vostro debut-album, “Nocturnalight”? Ho notato che nei testi ritorna spesso l’oscurità: cosa vi affascina del mondo notturno?
I pezzi inclusi in Nocturnalight non sono propriamente legati da una storia, non in senso stretto… In generale diciamo che i miei testi, anche se non li ho scritti con l’intento preciso di costituire un concept, costituiscono i tasselli di un mosaico che altro non è se una ricerca all’interno dell’uomo, dell’ambiguità, dell’ambivalenza, delle contraddizioni. E’ la mia personale ricerca della verità, attraverso l’odio e l’amore, la sofferenza e la meditazione, è un percorso di crescita, strettamente psicologico, in cui utilizzo la simbologia mistica per dare un nome alle parti di me e alle fasi che attraverso. Una sorta di rielaborazione dell’esperienza che ha come risultato quello di portare a una rivelazione della realtà.
So che recentemente avete avuto l’occasione di suonare in Russia per un mini-tour: cosa ci puoi raccontare di questa esperienza? Come vi siete trovati con i Dark Princess, la band che ha aperto i vostri concerti?
E’ stata decisamente un’esperienza unica, abbiamo avuto occasione di suonare in bellissimi locali, di apprezzare l’accoglienza di un pubblico caloroso, che da subito ci ha chiesto autografi e foto ricordo, cantando le nostre canzoni mentre suonavamo… Abbiamo ricordi meravigliosi di quei giorni, nonostante il viaggio estenuante e la mancanza di sonno! I Dark Princess, che purtroppo sono sconosciuti fuori dalla Russia, sono ottimi musicisti e suonano un emozionante gothic metal con voce femminile. Nonostante alcuni problemi di lingua ci siamo trovati benissimo con loro, sono dei ragazzi d’oro, Olga è una vera amica, oserei dire sorella!
Per quanto riguarda i concerti italiani, dove suonerete prossimamente?
Il 7 aprile saremo alla birreria “Alle Streghe” di Piove di Sacco (Padova) e il 19 maggio saremo al DARK FEST warm-up al People di S. Damaso (Modena) con i Talisman Stone e i Theatres des Vampires.
Chi sono i Domina Noctis nella vita di tutti i giorni?
Siamo cinque amici che mettono enorme passione in quello che fanno, lavoriamo, studiamo, e dedichiamo tanto tempo al nostro progetto sperando di farne la nostra professione.
Edera, so che tu sei un’appassionata di arte digitale e ho apprezzato moltissimo le tue opere su Deviantart.com. L’artwork di “Nocturnalight” è opera tua, com’è nata la composizione?
Adoro la digital art. E’ un mezzo di espressione che mi permette davvero di sperimentare con le immagini, creare mondi di fantasia e immagini ora oniriche, ora oscure, ora fatate…
L’artwork di Nocturnalight è nato intorno all’idea di ambivalenza… Qual è la figura che meglio rappresenta questo concetto? La sirena. Mezza donna e mezzo pesce. Eterna tensione tra due mondi, quello dell’uomo (la spiritualità) e quello dell’animale (l’istintualità), un essere tormentato e misterioso, che vive tra le mille luci ed ombre del fondale marino…
Quali sono i gruppi che, a livello musicale, vi hanno ispirato?
Credo che le nostre influenze siano infinite, come sempre nella storia di ogni musicista e di ogni gruppo… Sicuramente gruppi come Katatonia, Paradise Lost, Sentenced, The Gathering, Black Sabbath, e ovviamente molti, molti altri.
Potresti illustrarci il significato della canzone “My Book of Shadows”? C’è, in qualche modo, un legame con il paganesimo e la Wicca?
My book of shadows è una canzone che parla di misticismo, di contatto con la Natura, di fusione con la Terra, ma a livello assolutamente personale. Sono una persona molto curiosa, leggo molte cose diverse tra loro e quindi ho letto anche vari libri sulla Wicca ma non sono assolutamente una seguace! Il libro delle ombre, che è il libro segreto delle streghe, qui rappresenta semplicemente un luogo dove scrivere i propri pensieri, riflettere su se stessi, incontrare la propria spiritualità.
Il testo di “ Shades of Dark and Light” è molto intenso e rimanda al binomio oscurità/luce. Da cosa prendi ispirazione per scrivere i tuoi pezzi?
L’ispirazione può partire, per quanto mi riguarda, da piccoli pensieri o emozioni che diventano versi, brevi poesie, che poi sviluppo mentre si lavora alla canzone in sala prove. Spesso sono visioni della realtà, improvvise rivelazioni sulle mie emozioni, ad ispirarmi… Shades of dark and light parla della bellezza delle emozioni che si provano nell’essere una sola cosa con la Natura. Ho scritto il testo pensando all’ambivalenza dei sentimenti umani, alle contraddizioni, al fatto che l’uomo è luce, ombra e mille sfumature che stanno in mezzo. Il difficile sta nell’accettare che siamo fatti così.
Dal punto di vista musicale, come nascono le vostre canzoni?
Le nostre canzoni nascono in gran parte nel lavoro di gruppo, in sala prove, a partire dalle idee di Asher.
Asher infatti porta un riff, un’idea, ce la fa sentire e iniziamo a lavorarci. Quando la struttura e l’arrangiamento di base sono pronti, inizio a lavorare alla composizione della linea vocale, che molto spesso si fonde con la composizione del testo. Sebbene sia Asher il compositore e l’arrangiatore del gruppo, nell’ultimo anno e mezzo abbiamo lavorato sempre di più tutti insieme su ogni particolare delle nostre canzoni, in modo sinergico, tanto che gli ultimi pezzi, che faranno parte del nostro secondo album, sono nati interamente in sala prove.
Edera, dando un’occhiata alla tua pagina personale (http://digilander.libero.it/ladygoth/ederahome.htm) ho scoperto che sei anche una scrittrice! Ho apprezzato in modo particolare il tuo racconto “La congrega”. Quali sono i tuoi autori preferiti? Quali differenze e affinità hai notato tra la stesura di un racconto e quella di una canzone?
Mi piace molto scrivere, anche se mi dedico alla scrittura solo di tanto in tanto. Leggo molti libri, quando posso, e di molti generi diversi. Adoro i classici dell’Ottocento inglese e francese, leggo molte raccolte di poesie, adoro soprattutto John Fante, tutti i suoi libri, è geniale!
Per rispondere alla seconda parte della domanda, posso dire che scrivere un testo significa scrivere in versi, quindi per quanto mi riguarda è una scrittura poetica. A volte si ha una storia da raccontare, come in un racconto, ma il testo di canzone è per sua natura poesia, e non prosa. Scrivere un racconto è propriamente scrivere una storia.
Sono due dimensioni che amo. In generale potrei dire che quando si scrive, non importa cosa o come, a mio parere bisogna avere qualcosa da raccontare, un’urgenza, un bisogno di esprimere, di dire. E credo sia un principio che vale per ogni forma d’arte.
Cosa pensi delle altre bands italiane con voce femminile, come Lacuna Coil, Macbeth & Theatres des Vampires?
Penso che siano ottime bands con dei sound decisamente diversi dal nostro. Abbiamo avuto il piacere di suonare con i Macbeth e suoneremo presto con i TDV, speriamo di avere anche l’oiccasione di suonare con i Lacuna Coil prima o poi!
Il vostro primo promo cd, “Venus In A Dust Whirl”, è del 2001, mentre il secondo promo, “Nevermore…” è del 2003. Sono entrambi cd autoprodotti: quali sono le loro caratteristiche?
Si tratta di semplici esperimenti della nostra… Giovinezza! Eravamo inesperti e squattrinati e avevamo voglia di registrare le canzoni che stavamo componendo. Alcuni dei brani che erano presenti in questi due promo-cd sono stati poi inclusi, anche se ampiamente riarrangiati, all’interno di “Nocturnalight”.
E’ stata dura la gavetta prima di arrivare alla pubblicazione dell’album, nel Novembre 2005?
Certo che è stata dura! Ma abbiamo anche molte persone da ringraziare per il loro supporto e il loro aiuto, e molti bellissimi ricordi ed esperienze collezionate in questi anni. Preferiamo guardare al futuro ora, sappiamo che la strada è ancora lunga, e il lavoro anche più duro di quello che abbiamo fatto finora. La gavetta non finisce mai.
Avete alle spalle una grande esperienza nelle esibizioni dal vivo. Cosa provi ogni volta che sali su un palco?
E’ difficile descrivere la grandissima quantità di emozioni che si provano quando si suona davanti a tanta gente che è venuta lì a sentire proprio te e che ti guarda e ti ascolta con attenzione… Col tempo ci si abitua a non farsi prendere dal panico, si impara a calmarsi, e a trasformare l’ansia in energia positiva, in voglia di comunicare, emozionare, spaccare!
Che ricordo hai del vostro primo concerto in assoluto?
E’ stato ormai tanto tempo fa, non ho un ricordo molto preciso, ma ricordo che ero molto emozionata e ho cantato quasi tutto il tempo con gli occhi chiusi perché non osavo guardare il pubblico! Cantare per la prima volta le NOSTRE canzoni è stato come mettermi a nudo, un’esperienza fantastica che mi ha permesso di superare molte paure.
Qualche anticipazione sui vostri progetti futuri?
Ultimamente abbiamo stretto delle nuove collaborazioni: di management, con Alkemist Fanatix Europe, e di live booking con la Black Dahlia.
Stiamo organizzando e partecipando a molti eventi live, e stiamo lavorando assiduamente al nostro prossimo album, quindi speriamo di entrare in studio molto presto.
Un saluto per i lettori di Heavyworlds.com
Visitate il nostro sito www.dominanoctis.it e aggiungeteci ai vostri amici su myspace! www.myspace.com/dominanoctis!! Un bacio a tutti da Edera! Horns up & headbang!
Grazie mille per la tua disponibilità, alla prossima!!