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Epica – Coen Janssen

A pochi mesi dall’intervista alla brava e bella Simone Simons, abbiamo re-incontrato gli Epica a Roma durante in occasione del tour per la promozione dell’album Requiem For The Indifferent. Questa volta si è concesso ai nostri microfoni il tastierista della band Coen Janssen. Buona lettura.

A cura di Sabrina Agasucci

Ciao Coen, come stai?

Sto benissimo, grazie!

Prima di tutto bentornati in Italia! Come ti senti ad essere di nuovo qui?

Siamo contenti, è la prima volta che veniamo a suonare a Roma! E’ stata una bella giornata oggi, con un bel sole. Ieri abbiamo trascorso il giorno di riposo a Firenze, anch’essa una bella città e domani saremo a Milano; è sempre divertente suonare lì.

Che cosa ti aspetti stasera dal pubblico italiano?

Il pubblico italiano è sempre grandioso! E ancora non so se i romani sono più matti dei milanesi perché ancora non abbiamo mai suonato qui.

Ma questa volta potrai vedere la differenza!

Sì. Vedremo stasera se sarete più carichi di loro, sarà una piccola sfida!

“Requiem For The Indifferent” è uscito da poco. Qual è l’idea principale che ruota intorno a quest’album e come sta andando?

L’argomento centrale di quest’album è basato sul fatto che la gente deve pensare a se stessa. Questo è il tema principale. E RFTI sta andando alla grande, sia nelle classifiche che nelle vendite.

Descrivici l’art-work.

Nella copertina è raffigurata l’immagine di una ragazza intrappolata nel mondo così com’è adesso, con tante macchine che ci dicono cosa dobbiamo fare. Anch’io per esempio ho sempre vicino il mio computer. Si diventa schiavi delle macchine. La ragazza scopre di voler tornare alla natura ma deve fare un cambiamento perché questo avvenga, poiché è totalmente dentro lo stile di vita odierno. Allunga le mani verso l’albero della vita. Spero riesca a raggiungerlo, hehe!

Quale canzone ti da più soddisfazione suonare durante i concerti?

Mmm… una impegnativa. Penso sia “Internal Warfare” oppure “Deter The Tyrant”. Sono entrambe molto potenti e veloci, sono quasi una sfida. È sempre divertente affrontare piccole sfide quando si è sul palco.

Raccontaci qualcosa riguardo l’evoluzione della band, dopo tutti questi anni di carriera!

E’ molto difficile! Allora: ci sono stati alcuni cambiamenti nella formazione e penso che l’attuale sia perfetta, tutti vanno perfettamente d’accordo tra di loro. Ci stiamo divertendo molto in questo tour ed è veramente bello essere ancora in grado di farlo, dopo dieci anni e penso che nonostante la grande esperienza accumulata stiamo continuando a crescere, spero! Stasera vedremo cosa ne pensano i fan. L’essere ancora contenti di appartenere alla band è la cosa più importante.

Cosa pensi della scena metal al giorno d’oggi?

Sono molto contento della scena metal attualmente. Le persone scaricano tutto da internet, non comprano più album. Ma il pubblico metal è un pubblico ancora conservatore. È contento di supportare le band, comprare album, andare a concerti e festival e questa è un’ottima cosa. Il pubblico metal è il migliore al mondo. Sembrano arrabbiati! Però nei concerti metal non vedi mai risse o girare droga. La gente dovrebbe saperlo, loro pensano che siamo i cattivi! Siamo cattivi, sicuramente, ma siamo anche molto a modo hahaha! È un mondo strano.

Qual è il momento più imbarazzante on tour che ricordi? magari proprio qui in Italia!

Non ti posso raccontare quello più imbarazzante in assoluto, haha! Diciamo che, l’ultima volta che eravamo in Italia ero troppo ubriaco. Abbiamo suonato a Bologna ed in quel periodo ero sotto antibiotici. Dopo lo show ho bevuto un po’, quel tanto che basta per  fare reazione e rendermi ubriaco; ancora non ricordo nulla. Il giorno dopo mi sono svegliato a Milano e ognuno mi raccontava cosa avevo fatto. Ho dunque smesso di bere vodka!!

Parteciperete a qualche festival estivo quest’anno?

Non a molti! Solo qualcuno in Europa dell’est ed in Germania, ma sfortunatamente nessuno in Italia. Lo scorso anno abbiamo suonato al Gods Of Metal, quindi probabilmente quest’anno no.

Chi è il tastierista che ti ispira di più?

Sono un grande fan di Jordan Rudess (Dream Theater, ndr).

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Mi piace giocare con i videogames e guardare film soprattutto in tour dove ci sono dei lunghi momenti d’attesa. Sul tour-bus non ci manca nulla: playstation, birra…

Il tuo saluto personale per i fan italiani ed i lettori di Heavyworlds.com?

Spero che non mi deludano stasera perché sicuramente faremo un bel casino sul palco! I fan italiani sono sempre divertenti, sarà una bella festa!