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ETERNAL TEARS OF SORROW – Altti Veteläinen

Ci siamo messi in contatto con gli Eternal Tears Of Sorrow, per chiedere loro quali fossero le novità riguardo la band e qualche curiosità in più sul nuovo album e la loro attività in generale.
Ecco cosa siamo riusciti a tirar fuori:

Prima di iniziare con le domande vorrei solo dirvi che siete una delle mie band preferite e che per me è un vero onore avere l’occasione di recensire il vostro album e scrivere questa intervista. Vorrei tanto potervi intervistare di persona, ma la distanza è un po’problematica. Spero vivamente che noni annoierete mentre rispondete.
Detto questo, inziamo.

Gli Eternal Tears Of Sorrow esistono da molto tempo, più di una decade. Che differenza c’è tra la band che scrisse Sinner’s Serenade e quella che ha scritto Children Of The Dark Waters?


Ci sono molte differenze, ma direi che la più importante è che siamo di 15 anni più vecchi e abbiamo 15 anni in più di esperienza di songwriting e del music business. Non ci sono scuole per il metal e tutto il business che ci gira attorno, quindi si tratta solo di imparare facendolo e vivendolo.

Nel 2001 avete deciso di fermare la band, ma qualche anno dopo eravate di nuovo insieme. Che cosa è successo in quegli anni?


Volevamo concentrarci su altre cose importanti nella nostra vita che durante gli anni trascorsi a lavorare con gli EToS abbiamo tralasciato e mettere qualunque altra cosa in secondo piano.

Qualcuno di noi ha continuato con altri progetti e altri hanno studiato o fatto qualcosa di totalmente diverso. C’è da dire che prenderci un po’ di tempo ci ha dato tempo per riflettere su cosa volevamo nella nostra vita e sul nostro approccio alla musica, alla carriera e alla vita.

Che cosa credete che accadrà nel futuro prossimo?


Ci concentreremo sulle prove per i concerti qui in Finlandia e dopo qualche mese partiremo per un tour all’estero.

Parlando del nuovo album, Children Of The Dark Waters sembra un po’ una sorta di seguito di Before The Bleeding Sun, infatti riprende da dove Angelheart Ravenheart ha finito. Ho ragione?

Sì, è vero. La titletrack riprende la storia che avevamo iniziato sull’altro album. Non è proprio in ordine cronologico, ma racconta un po’ di quei bambini che vengono menzionati in Angelheart Ravenheart Act I, come le loro vite furono sacrificate per risvegliare l’anima malvagia di Ravenheart e come dopo quel terribile evento siano stati sepolti in un profondo lago per tenere questo orrendo segreto nascosto cosicché nessuno potesse mai venire a sapere del destino di quei poveri bambini. Però ogni 7 cicli di luna piena i fantasmi di quei bambini si rialzano dalle acque del lago per vagare ancora nei luoghi della loro infanzia, praticamente tornano a casa. Però prima dell’alba devono tornare alle acque del lago, e il loro tremendo segreto rimane sempre nascosto dalla luce del giorno.

Quando avete iniziato a scrivere e canzoni, volevate che l’album suonasse così oppure sono venute fuori in questo modo in maniera naturale? È stata una composizione facile o ci avete dovuto lavorare molto?

Beh, come ogni nuovo album, non sapevamo minimamente come le canzoni sarebbero suonate alla fine, né volevamo darci un limite. Noi ci siamo messi a comporre e basta, facendo quello che piaceva a noi.

C’è una canzone nel nuovo album che sentite sia più significativa delle altre?

La titletrack. Ma preferisco sempre che gli ascoltatori sentano tutto l’album in una volta, perché tutte le canzoni hanno un ruolo nel creare l’atmosfera dell’album.

Come mai avete deciso di dividere Angeheart Ravenheart in due atti?

Quando abbiamo scritto la prima pare non avevamo la storia completa, così abbiamo deciso di completarla nel seguente album, riprendendola da un certo punto. E anche con questo album, la storia non è completa, e sono sicuro che riprenderemo nel prossimo o in quello dopo.


Forse mi sbaglio, anzi sicuramente, ma mi pare quasi che Eternal Tears Of Sorrow e For My Pain… siano le due facce della stessa moneta.

Beh, io non la vedo proprio così. Ci sono dei membri in comune, ma sono due band e due generi differenti, per cui credo che l’unico punto in comune siano i membri che condividono.

Nelle vostre canzoni spesso parlate di elementi naturali, come fuoco e acqua. Sentite qualche particolare connessione tra la natura e la vostra musica o è solo una fonte di ispirazione?

Hai ragione. La natura ci ha sempre influenzato parecchio sia in ambito di testi che di musiche. E io sento una fortissima connessione tra me e la natura che mi circonda. Mi piace vagare un po’ nella foresta e in autunno vado anche un po’ a caccia. È come usare gli istinti più naturali e sfidare la natura stessa.


Questo album è particolarmente malinconico, e la voce di Jarmo da un tocco di gothic alle canzoni, è questo il risultato che volevate ottenere?

Sì, è effettivamente un album particolarmente oscuro e molto più aggressivo di quelli precedenti. Direi che questo è come vogliamo che gli EToS siano ora e che l’album rappresenta lo stato attuale della band in maniera perfetta.


Come vanno le cose dopo la rivoluzione di line-up?

Perfettamente. Stiamo provando per gli show futuri e i ragazzi nuovi si sono integrati perfettamente, come se fossero nella band da anni, direi che tutti questi casini ci hanno portato fortuna.

Questo album, come quello precedente, è pieno di ospiti, come Miriam from Ram-Zet e Heidi dagli Amberian Dawn. Credete che l’usare voci così diverse vi permetta di completare meglio la vostra musica?

Sì. È un ottimo modo per finalizzare il pacchetto. Abbiamo sempre usato voci in pulito o ospiti e ci sembra che diano un tocco extra agli album. Quindi il fatto che ci siano così tanti ospiti è che sentiamo veramente che diano un po’ di più alla nostra musica.

C’è una vostra canzone che proprio non vi piace o una che considerate la massima espressione degli EToS?

Non credo ci sia una canzone che non ci piace, anche perché ogni canzone rappresenta lo stato della band a quel punto. Sono orgoglioso di ogni album, canzone e storia della band. Per quanto riguardo la massima espressione, credo che sia nell’ultimo album. Non una sola canzone, ma tutto l’album per intero.

Quando avete cominciato, negli anni 90, quali band erano le vostre maggiori influenze?

Credo che fossero Gothic dei Paradise Lost e As Flowers Wither dei My Dying Bride, perché ci fecero veramente una gran impressione. Direi che sono state le maggiori influenze in quel periodo, poi anche band come Sentenced e Dark Tranquillity e Amorphis.

E ora?

Non c’è solo una band, anche perché ascoltiamo troppa roba di generi diversi per avere una sola band di riferimento ora.


Qual è la vostra band preferita di tutti i tempi?

Eh, nominarne una sola è difficile, ma direi che Helloween, WASP, Iron Maiden e Twisted Sister sono le migliori. Poi anche gente più moderna come Katatonia e Kamelot.

E fuori dal metal?

Direi Poets Of The Fall e PMMP, due band finlandesi.

Registrerete mai un video per uno dei singoli in uscita?

Eh, sarebbe una bella idea, però non ci abbiamo ancora pensato seriamente. Vedremo cosa diranno le case discografiche in futuro.


Ultima domanda: suonerete mai in Italia?

Eh non so. Sarebbe fantastico suonare in Italia. Non abbiamo ancora una scaletta pronta, però vedremo. Speriamo di venire al più presto!


Ok, è finita. Vi ringrazio infinitamente per il tempo che ci avete dedicato, un saluto e ancora grazie da HeavyWorlds.