L’onore più grande che un recensore possa avere è quello di aver tra le mani uno dei propri idoli da intervistare e torchiare fino all’osso, spremendolo come un arancio per vedere se il succo che ne esce corrisponde a ciò che da sempre ci si immagina…e a quest’affermazione corrisponde Fish per il sottoscritto; l’ex leader dei Marillion, da molti giornalisti presentato come una persona dispotica e poco piacevole, si è dimostrato molto gentile e cordiale, specie nel rispondere a ogni domanda con una accurata introspezione, prendendosi tempo per riflettere e senza malmenarmi con frasi fatte o ‘clichè’ da rockstar. E come ogni timido fan, inizio con la più banale delle domande:
Ciao Fish…benvenuto nella magica giungla di Heavyworlds…come va? Ti piace l’Italia?
Amo l’Italia! L’ospitalità italiana e i fans italiani sono i migliori al mondo! Il problema è che ogni volta che vengo nel vostro paese metto su peso…sai: pasta, pizza,vino, limoncello… –RIDE!-
Durante il tour di “13th Star” hai fatto ben tre date sul suolo italiano…consideri il nostro paese un posto dove la tua musica ha un buon riscontro?
Certamente…L’Italia è sempre stata un posto con un grande attaccamento al prog in generale e alle mie uscite discografiche, anche se negli ultimi tempi pure qui da voi si è diffusa molta musica di merda.
Parlando della tua ultima uscita “13th Star”, il tuo nono album solista in studio…idee fresche, un ottimo sound e una performance maggiormente live dei musicisti…lo consideri come il tuo attuale miglior album?
Certo…direi di si. Anche se i testi sono stati piuttosto dolorosi da scrivere dopo tutto quello che è successo…ma ora sono guarito.

Come viene concepito un disco di Fish? Componete prima le musiche o i testi?
Beh…normalmente ho una idea iniziale sia del testo che della melodia, e solo in un secondo momento lo rielaboro e compongo il resto delle musiche assieme a qualcuno dei miei musicisti.
“13th Star” risale ormai a settembre 2007…stai lavorando a qualche nuova idea per il suo successore?
No, al momento proprio no…molto probabilmente l’anno prossimo.
Durante il tour di “13th Star” hai proposto dal vivo alcune song legate al tuo passato nei Marillion, specie da “Clutching At Straw”…è importante per te riproporre le songs di quel periodo?
Fanno parte del mio passato, ma sono anche parte della mia carriera e della mia vita…e continuo a pensare che alcune di queste siano tutt’ora delle ottime song ed è per questo che mi piace riproporle durante i miei show.
I tuoi concerti sono noti per le tue grandi e carismatiche performance…in che modo unisci musica e presenza sul palco? E’ un’indole naturale oppure qualcosa viene pianificata prima?
Sono un attore, prima di essere un cantante…Recitare ha sempre avuto una parte importante nelle mie performance live, ma non viene pianificato nulla a tavolino, esce al momento e nel modo che vuole, tutto naturale…
Tu sei nel mondo della musica da oltre trent’anni…come si è evoluta la scena rock in tutto questo tempo?
E’ evoluta, si, ma in negativo…c’è così tanta merda musicale (testuali parole “Shit Music”-ndr) che passa per radio, musica fatta di plastica senza che batta un cuore all’interno di essa. Io continuo ad amare la musica degli anni 70, quella con la quale sono cresciuto.

Facciamo un salto all’indietro nel tempo solo per questa domanda…quali sono state le maggiori influenze del giovane Fish?
Come ti dicevo, adoravo (e adoro) il rock anni 70…la PFM era una delle mie preferite, li ho incontrati recentemente e la cosa mi ha reso particolarmente felice: Franz Di Cioccio lo scorso anno a Milano, mentre stasera è qui Bernardo Lanzetti che ha cantanto con loro…
Un’altra grande caratteristica delle tue opere sono i testi composti di parole complesse o frasi colme di significati…da dove proviene questa tua vena poetica?
Leggo veramente tanto…e tutto quello che metto nei testi trae principalmente ispirazione da ciò che leggo: poesie certo, ma anche libri di storia o di politica. Al momento sto leggendo un libro sul “grande business” del calcio…e ci sono veramente molte molte storie all’interno.
Siamo in chiusura…ti ringrazio moltissimo del tuo tempo caro Derek, e ti lascio la possibilità di salutare il popolo di Heavyworlds in assoluta libertà, come vuoi!!
Grazie a tutti!! Ci si vede alla prossima!
Lascio Fish con la consapevolezza di aver imparato qualcosa da questa chiacchierata. Poche parole senza troppi fronzoli sono il suo “credo”, ma i concetti che porta nel cuore sono verosimilmente profondi. Alla prossima, Fish!!!