Premessa doverosa: ho avuto la fortuna di incontrare un po’ tutti i membri di questa band e sono tutti delle persone in gamba.
Hena è un po’ “fuori” ed alla sera allo showcase presso l’Inkubo Cafe ci ha regalato un’annuncio-saluto davvero sopra le righe (complice un tasso alcolico abbastanza alticcio).
Steve sa come metterti a tuo agio con la sua semplicità ed il suo “take it easy” ed è dotato di una notevole dose di umanità.
L’intervista, fatta insieme ad arianna di Metalshock, infatti è più che altro stata una piacevole chiaccherata avvenuta nella hall dell’Hilton Hotel ed il tempo è davvero volato.
Piccola parentesi:lì è arrivato anche un tizio che mi hanno detto fosse il cantante sanremese Paolo Meneguzzi con una manciata di ragazzette/fans intorno ai 13/14 anni (apperò!!) e lui che manco le ca*ava…che tristezza.
Infine un grazie grande come una casa a Pamela di Kizmaiaz per la consueta disponibilità.
Come è stato il processo di composizione del nuovo album, Domino Effect? Raccontateci qualcosa!
[Steve Lee]:Il tour di Lip Service è durato quasi il doppio del normale nel senso che ci piaceva suonare finalmente in paesi nuovi sopratutto per il cambio di casa discografica infatti da quando lavoriamo con la Nuclear Blast sembra che loro abbiano davvero gli appigli giusti che ci mancavano invece con la Bmg che in paesi come l’Italia non ha fatto assolutamente niente per promuoverci al meglio.E’ stato un lungo tour e ci siamo presi poco tempo per scrivere le canzoni e registrarle.
Direi che è stato un tour de force però il fatto positivo è che eravamo ancora freschi e gasati dai concerti e tra tutto siamo stati in ballo un paio di mesi. [Hena Habegger]: Abbiamo cominciato a scrivere ad inizio Novembre ed ad inizio Dicembre abbiamo iniziato a registrare.
Avevamo qualche demos e qualche idea da parte già da questa estate ed il mixaggio del disco è stato ultimato a febbraio calcolando anche il mastering. [Steve]: Ma il tempo è stato poco calcolando che abbiamo inframezzato anche un set acustico qua un’intervista di là…altri si prendono più di un’anno e dire il disco esce quando esce,ma noi in questo caso non abbiamo voluto perdere colpi perchè sta iniziando oggi dopo 16 anni,9 dischi all’attivo (con questo,ndr) a girare bene per noi in certi paesi e si sà,se perdi il treno… [Hena]: E lavorare sotto un po’ di stress non è male,la giusta via di mezzo fra niente e troppo,insomma,un po’ di pressione ci vuole per favorire la creatività..
Quindi non avete alcune songs nel cassetto o qualcosa di già pronto?
[Steve]: No,intere no,ogni tanto qualche idea gira,ma non siamo una di quelle band che scrive in tour,magari qualche riff o parte di un testo,ma nulla di più. Siamo una di quelle band che ha bisogno di staccare da una parte per dedicarsi solo alla composizione,alla parte creativa del rock’n’roll.
Parlaci dell’artwork di Made in Switzerland e di come vi è venuto in mente di creare una cosa del genere!
[Steve]: Volevamo fare una cosa tipica svizzera.nel 92 all’epoca del primo disco l’idea era quella di un Toro-Gotthard che si montava una mucca,una cosa un po’ scherzosa,ma a quei tempi non avevamo la sfacciataggine per farlo e adesso invece il grafico ci ha proposto questa idea molto svizzera con il prato,i fiorellini,le montagne e la mucca ed il risultato è stato molto scherzoso..mancava solo Heidi che quel giorno era impegnata!!!(risate generali).
Il concerto è stato bello,14mila persone,che in Svizzera è difficile radunare.
E’ frustrante che a 50 km di distanza (qui in Italia) non succede assolutamente niente e lì la frustrazione c’è, perchè ti dici che non è possibile che fai da spalla a Ac-DC o Scorpions e non trovi un nostro disco od il nostro primo dvd nei negozi.
Però adesso penso che abbiano il contatto giusto e tramite la promozione che stiamo facendo stiamo vivendo una nuova primavera per noi.
Parecchi gruppi dopo 15 anni smettono e direi che noi invece abbiamo ancora tanto da scoprire e siamo caldi per il resto.ci siamo scaldati per 15 anni ed ora siamo pronti a partire.
Quindi energia e gioia ritrovate?
[Steve]: La gioia c’è e l’energia c’è sempre stata, ma forse mal sfruttata; però il cuore batte per questo genere di musica che sia di moda o meno e noi siamo fiedi di poter suonare e vivere di questo.Devo essere sincero:per qualche anno abbiamo ricevuto condizionamenti da gente che diceva “dovere fare questo”, “modificare questo”, “cambiare look”…
Ti riferisci al periodo di Human Zoo?
[Steve]: Non solo,si può avvertire già da Open si sente che c’è stato un freno a mano,ma che non è mai stata la band che ha sempre voluto dare il massimo però siamo stati mal consigliati.non dico che rifarei le stesse scielte,ma abbiamo imparato tante cose del music blitz,ci è servito da lezione per crescere.
Ora però la band è al top e sono fiero di tutti i dischi e le canzoni che abbiamo fatto.

Il titolo del nuovo disco, Domino Effect, ha qualche significato particolare?
[Hena]: E’ una cosa che inizia e non si può fermare,come quando si dice “una cosa tira l’altra”. E’ una cosa positiva.[Steve]: Il testo è sul chiaccherio,sulle chiacchere che girano sulle labbra della gente fino a che non iniziano a montare diventando un cataclisma di balle (bello questo termine!) che non centrano più niente.
L’idea era di fare qualcosa su questo effetto domino che sia positivo o meno comunque quello che butti fuori ti ritorna indietro in un modo o nell’altro e il prossimo che andra avanti a raccontarlo è la logica conseguenza…
A noi piaceva l’idea più scherzosa,più rock’n’roll della cosa…Sulla copertina ad esempio c’è il nostro simbolo modernizzato con il push-play,il bottone verde come a dire se tu premi play il domino effect che ne scaturirà è che devi sentirti tutti i pezzi fino alla fine!
Non siete proprio uno di quei gruppi che si prendono sul serio, mi pare di capire…
[Steve]: Infatti ci piace considerare quello che facciamo -il rock’n’roll- in modo un po’ leggero..”divertiamoci..si vive una volta sola” -dicono- e quindi cerchiano di vivere nel migliore nei modi dando il nostro piccolo contributo per un mondo migliore.Quali sono le differenze rispetto a Lis Service?
[Steve]: Il sound è un po’ più scuro e le chitarre un po’ più cattive,ci sono più synth ed il suono è più moderno e cupo.Ci sentivamo di farle così,tante canzoni sono nate da Leo che si è divertito con il detune della chitarra che ha contribuito ad appesantire il suono.
Lui è più judas priest,ac/dc,io sono più per la melodia,ognuno mette il suo e dice la sua nella band.
Nicolò Fragile che fa parte in pianta stabile del gruppo (in italia è conosciuto come produttore, ndr) è una persona simpaticissima e ha aggiunto una bella dose di fantasia,ha messo del suo. C’è il buon vecchio hammond e anche synth usati in una maniera un po’ più fresca.
Direi che a noi fa molto bene,visto che spesso siamo paragonati ai gruppi hard rock americani ed anglosassoni degli anni 70/80 per cui un tocco di modernità va anche bene per evitare di ancorarci a qualcosa di passato,che magari sta anche tornado di moda…ma dipende molto dalla qualità,sennò non fai altro che fare la copia della copia della copia e la tua musica poi sennò si perde nel tempo.
Ci sono tante band degli anni ’80 che stanno tornando. Qual è la tua impressione riguardo a questo?
[Steve]: Non vorrei fare nomi,ma tante di quelle band si appoggiano solo al loro passato,e non è abbastanza perchè la pancetta sul palco si fa sentire e ci sono tanti giovani che spaccano!Nell’hard rock purtroppo non siamo più in tanti,anzi,ma è importante che ci sia posto per tutta la musica. Stanno spingendo tutto in una nicchia,c’è il businnes che dice quello che devi sentire,che devi comprare,che devi ascoltare,ma i giovani dovrebbero essere messi in condizioni di decidere.
E’ logico che le mode ci sono e se i miei compagni ascoltano rap, prima o poi scoprirò questo dannato classic rock che magari mi piace di più. Speriamo!
C’è qualche gruppo nuovo che avete ascoltato o scoperto di recente?
[Hena]: Ogni tanto scanalo su Mtv così a caso e se sento qualcosa che mi piace mi fermo un po’…Ultimamente ho visto Billy Talent,My Chemical Romance,Kaiser Chiefs…In questo periodo il mio cd preferito è l’ultimo dei Coldplay. [Steve]:ognuno di noi ascolta musica molto differente e cerchiamo comunque di ascoltare un po’ di tutto. Mi piace molto una canzone o due di Thirty Seconds to Mars o My Chemical Romance però faccio fatica a trovare un album intero valido. Mi sembra che la tendenza sia di fare il singolo che viene spinto fino alla nausea per trainare il disco pero poi quando lo compri fa cagare (testuali parole!) e allora i giovani fanno prima a scaricarsi solo il singolo.
Avete in programma un nuovo video tratto dall’ultimo album?
[Steve]: Sinceramente so che si farà un video,ma non so nè che pezzo sarò scelto nè come sarà il video.Il discorso del video per noi è sempre stata una cosa che scotta..non siamo mai stati una band da Mtv o da Viva,nel senso che non abbiamo nè la possibilità di farlo promuovere granchè, nè abbiamo il budget per competere con un video degli U2, per cui si cerca di trovare un compromesso.
Il singolo dell’album lo avete già deciso?
[Steve]: Il singolo è The Call,ma verrà fuori ufficialmente solo in svizzera e l’idea è di mettere fuori qualcosa di una volta tanto anticommerciale nella speranza che la gente poi si vada a comprare il disco intero. E’ una scelta un po’ fuori dal comune,ma magari alla lunga pagherà…Dove avete registrato il disco?
[Hena]: Come gli ultimi tre a Lugano nel nostro studio privato,mentre è stato mixato e masterizzato in Belgio ai Galaxy studios (è impressionante la sfilza di nomi che va a farsi masterizzare i dischi lì!!!).Prima di iniziare le sessions di registrazione abbiamo migliorato diverse cose,tipo i microfoni e si sente che è un suono un po’ più..più con i coglioni!!! (risate generali, ndr). [Steve]: Assieme a Leo c’è Ronald Prent come produttore..lui è un guru ed un maestro del suono molto specializzato,fa i suoni 5,1 ed i mix fuori di testa.
E’ un lusso quello di registrare tutto da noi,dormire nel tuo letto che si dorme anche meglio.
Se un giorno avevo la voce che non era al top dicevo “vengo domani” e poi andare a mixare al galaxy ha dato davvero il tocco in più, ma calcola che la registrazione l’abbiamo fatta a costo zero,mentre il mix ci è venuto a costare 3mila euro al giorno!!! E se consideri che con il problema del download un artista che si chiami Madonna o Gotthard perde in media il 35-40% delle vendite,capisci che non hai più la possibilità di investire come in passato!!
Sul tour ci sai già dire qualcosa?
[Steve]: Sono state già pianificate parecchie date in Germania e qualcuna in Svizzera. In Italia ancora nulla,ma sicuramente salteranno fuori. Nell’attesa vi aspetto tutti il 19 maggio a Lucerna!!