Durante il loro recente live allo ZR di Bologna, noi di HeavyWorlds abbiamo avuto la magnifica occasione di intervistare Asis Nasseri, leader nonché fondatore degli Haggard, una band che non smette mai di affascinare, strizzando l’occhio ai metallari più incalliti ma anche agli amanti di musica classica. Ecco dunque le nostre curiosità soddisfatte dal grande (in tutti i sensi) cantante.
– Ciao Asis! E’ così bello avervi di nuovo qui in Italia, come va?
Siamo felicissimi! Anche se molto stanchi perché venire da Torino fino a qui dopo lo show è stato un po’ faticoso. Ieri comunque lo show è andato benissimo e ci aspettiamo lo stesso se non meglio dal pubblico di Bologna.
– Siamo tutti così impazienti di sapere qualcosa di più a riguardo dell’album che vedrà la luce nel 2015, “Grimm”. Già dal titolo possiamo immaginare di cosa parlerà. Che cosa ci puoi anticipare?
Stasera suoneremo “Seven From Afar”, una canzone tratta dal futuro album. Non abbiamo mai suonato una canzone non ancora registrata. Ma stavolta vogliamo far sapere a tutti i fan che stiamo preparando tutto al meglio. Vogliamo ispirarvi! Questa canzone racconta la fiaba de “I 7 corvi” (e qui Asis fa un breve riassunto della storia che potete trovare qui: http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/i_setti_corvi ); abbiamo modificato leggermente la trama di questa fiaba per renderla simile a come noi l’abbiamo percepita.
– La prossima domanda era inerente a probabile cambio di stile nelle melodie del nuovo album, ma ho l’impressione che stasera potrò rendermene conto ascoltando il nuovo brano…
Eh si, giudicherai tu!
– La produzione invece…quanto durerà?
Presumibilmente prenderà tutto marzo, facciamo parte per parte. Dovrebbe uscire verso fine estate e siamo così contenti di essere di nuovo “On the road”! Spero ti piacerà!
– Ovvio! E cosa ci puoi dire dei tanti componenti della band? Sono musicisti full-time oppure no?
Alcuni di loro sono musicisti di professione, altri hanno anche un altro lavoro; siamo molto variegati. Ci sono anche degli studenti. C’è pure un coro negli Haggard! Alcuni componenti partecipano per un periodo, durante i loro studi di musica. Tutti insieme formano un qualcosa di unico, è molto divertente suonare con tante persone e non potrei mai suonare nuovamente in una band di quattro persone.
– Allora ti chiedo qualcosa sulle origini della band; hai sempre pensato a qualcosa che includesse così tanti componenti o è successo tutto per caso?
Gli Haggard nascono nel 1989. Suonavamo technical death metal ed eravamo in 4. Io suonavo la chitarra e cantavo, poi c’era batteria, basso e un’altra chitarra. Era uno stile molto poderoso ma piano piano mi stavo avvicinando alla musica classica al punto che il metal da solo non faceva più per me, ma unito a quest’altro genere diventava a mio avviso qualcosa di meraviglioso. I musicisti classici li ho sempre ammirati per le grandi composizioni da loro prodotte e volevo fare qualcosa di simile. Non ho mai amato troppo le tastiere e per questo le ho inserite in forma minore, ma abbiamo tanti componenti come dicevamo prima, adoro il violino, il flauto, il cello. Abbiamo un tenore e un soprano… Anche per quanto riguarda l’esecuzione ci sentiamo molto dinamici. Iniziamo in maniera dolce ma poi all’improvviso arriva una scossa, forte come un pugno in faccia! Ed è questa un’ottima metafora per descrivere questi cambi repentini di ritmo e di intensità che caratterizzano i nostri pezzi. Alcuni ragazzi tempo fa mi mandarono una mail dicendo che la nostra musica regalava un’atmosfera perfetta per fare l’amore, ma si sono scusati in anticipo temendo di offendermi. In realtà mi sono sentito molto onorato di questo “complimento”! Gli Haggard sono qualcosa che ti coinvolge tantissimo se riesci a cogliere lo stile portante. Tantissima gente tra i nostri fan non ascolta metal! Ma questa componente non li disturba, possiamo riunire tantissima gente con il nostro genere e questo ci fa molto piacere.
– Bene, bene! Posso confermare! Ho diversi amici ai quali ho proposto un ascolto della vostra musica, i quali non ascoltano metal ma che hanno apprezzato tantissimo.
Ah, che bello!
– Parlando invece di un concerto al quale avrei voluto partecipare: il “Rock Off Festival” in Turchia, dove avete suonato in compagnia di altre band eccezionali come voi. Com’è stato?
Bellissimo! Organizzato da un mio amico poi, che ha un’agenzia, booking ufficiale della band in Turchia. C’erano gli Him, Orphaned Land ed altri, organizzati in un programma di più giorni. L’unico elemento negativo è stato la fortissima pioggia. Durante le prove e durante il concerto. Un telone si è squarciato dal peso dell’acqua, che poi ha invaso tutto il palco. Questo può essere molto pericoloso visto che tutti gli strumenti sono connessi con cavi all’elettricità. In ogni caso abbiamo apprezzato tantissimo i fan turchi, dei veri metal-heads ed il concerto è stato una piacevole esperienza.
– Adesso arriva la domanda di curiosità popolare, eheh! Avete un qualche rito pre-concerto?
Di solito no…niente di particolare. Di solito comunque ci vestiamo con magliette medievali…le ragazze hanno bei vestiti ma sono loro ad essere veramente belle e a calamitare l’attenzione! Le vedrai, stasera!
– Certo, già le ho viste due anni fa, sono bellissime e traspirano gioia mentre cantano o suonano!
Approvo in pieno. Non abbiamo bisogno di qualche rituale, abbiamo una grande energia che ci trasporta!
– Benissimo, non vedo l’ora che inizi lo spettacolo… avete un saluto particolare per i vostri fan italiani e lettori di Heavyworlds.com?
Ma certo, vi ringraziamo tantissimo! Ci piace essere qui e poi ho diversi componenti nella band che sono al 100% italiani! L’Italia è un grande paese dal grande passato, lingua e cultura. I politici non mi piacciono molto ma la parte magica del paese la si scopre nel passato, con Galilei, Michelangelo, Giordano Bruno e così via…è importante ricordarsi delle proprie radici e tenere vive le proprie origini. Molto spesso non ci pensiamo e questo secondo me è sbagliato. Gente che come Galileo ha combattuto per qualcosa contro chi non voleva ascoltare, come per esempio la chiesa che aveva bisogno di mantenere il controllo. La Terra è tonda e la chiesa lo sapeva ma non volevano ammetterlo, altrimenti avrebbero perso il loro potere! Ora apprezzo di più la situazione perché le cose si sono ridimensionate, specialmente negli ultimi tempi. Anche se il penultimo papa, Benedetto… “mamma mia! Che (beep)!” un esempio a caso: era contro i condom che invece in Africa servono a bloccare l’espandersi dell’HIV e questo è sbagliatissimo. Il papa attuale lo preferisco perché sembra più aperto di mentalità.
Mi sono dilungato un po’ forse…
– Ma così è meglio, siamo contenti di conoscerti più a fondo!
Perfetto, allora enjoy the show!