In un momento storico tra i più fertili per la comunità death metal mondiale, fa piacere constatare che anche le label italiane, in questo caso la Permeated, sanno accaparrarsi i migliori talenti della scena. “1000 Doors”, secondo disco degli Infested, merita di entrare nelle case di tutti i death metallers là fuori; la sua miscela di grind psicotico e brutal death al tritolo saprà spappolare cuore e materia grigia di tutti gli amanti dell’estremo intelligente, violento e piacevolmente complicato, quindi sintonizzatevi sulle frequenze dei quattro di Amburgo e saziatevi fino a creparne del loro allettante marasma sonoro. A voi l’intervista col chitarrista Jochen.
”1000 Doors” sembra un viaggio in una mente disturbata, incapace di uscire dalla propria condizione malata. Era questa l’idea che avevate in mente per il disco, quando pensavate a quello che avrebbe dovuto comunicare?
Le lyrics di “1000 Doors” sono scritte seguendo un concept, per il quale siamo stati influenzati da un libro polacco che avevamo letto qualche tempo fa, anche se poi la storia l’abbiamo scritta completamente noi. A dirla tutta, in fase di composizione noi tutti, io, Pawel, Niklas, Simon, eravamo molto più interessati a scrivere i riff che non i testi delle canzoni, ah ah ah! Comunque sì, riguarda una mente umana davvero molto malata e che non riesce ad uscire dallo stato in cui si trova. Abbiamo cercato di scrivere una storia interessante, nella quale tu non sai cosa sta per accadere, come procederà la storia, intanto che ascolti i primi pezzi.
Ci sono già così tante band che parlano di gore e cose simili, tutte cose che non fanno assolutamente per noi, quindi abbiamo pensato a qualcosa di un po’ diverso.
Credo che abbiate molte somiglianze con i Cephalic Carnage, anche se trovo che siate più vicini al brutal death che non al grind. Concordi con questa mia opinione?
Grazie mille, i Cephalic Carnage sono sicuramente una nostra grande influenza da anni, ma non la sola, ascoltiamo tantissima roba. Altre band che ci hanno influenzato parecchio sono Psyopus, Ion Dissonance, Meshuggah, Guttural Secrete, Resection… La lista è lunga, per esempio io oltre al death/grind ascolto cose come Tom Waits, musica classica, soundtrack, il compositore italiano Ennio Morricone.
Ci sono così tante buone band e generi musicali interessanti, io credo che si dovrebbe ascoltare ogni cosa. Se vuoi, puoi trovare buona musica dappertutto.
Qual è la canzone del disco che rappresenta meglio la vostra musica? La title-track, per esempio, potrebbe essere un manifesto ideale del vostro sound.
Mmmh, domanda difficile. Io penso che ognuno di noi della band abbia la sua canzone preferita. Per me, per esempio, le migliori sono “Metaphysical Grotesqueries”, “Spineless”, “Trascendental Habitat” e “Sane Asylum”, ma è davvero difficile sceglierne una sola. Ciò che ci rappresenta appieno è il concept dell’album, abbiamo cercato di creare un’atmosfera strana, molto particolare, e siamo contenti del risultato finale, credo che siamo riusciti nel nostro intento.
Quante volte dovete provare le vostre canzoni per arrivare a un risultato che vi soddisfi? Sono molto complicate da suonare…
Abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo per scrivere il disco, ognuno di noi viveva in una città diversa quando abbiamo cominciato a scriverlo. Era abbastanza difficile questa situazione e abbiamo dovuto imparare le canzoni ognuno a casa propria per poterle registrare in studio. Sfortunatamente non so dirti con precisione quanto tempo abbiamo impiegato a scrivere l’album date le circostanze sfavorevoli, ah ah ah!
Qual è l’idea di base che si cela dietro la copertina del cd?
L’artwork è stato eseguito da Niklas (cantante del gruppo, n.d.r.), ci ha mostrato alcuni suoi lavori e quello che vedi è quello che abbiamo scelto. Noi tutti abbiamo pensato che si adattasse perfettamente alla nostra musica, al nostro stile e riflette anche l’atmosfera che si respira in “1000 Doors”.
Credo che abbiate le qualità per scrivere song molto tecniche, dotate però di riff che possono essere ricordati dall’ascoltatore senza alcuna difficoltà. Lavorate in maniera specifica su quest’aspetto?
Grazie del complimento! Non penso che ci focalizziamo particolarmente sul fatto di suonare delle canzoni molto tecniche. Come dici tu, è più importante per noi che l’ascoltatore possa memorizzare i pezzi. Qualche volta una parte molto tecnica si adatta perfettamente al brano e la usiamo, altre volte è meglio mantenere una struttura più semplice per creare una certa atmosfera. Noi partiamo sempre con alcune idee di base sui riff e sui pattern di batteria e quindi vediamo cosa accade quando ci lavoriamo sopra.
Non conosco il vostro primo album, quali sono le principali differenze tra quest’ultimo e “1000 Doors”?
Ritengo ci siano grosse differenze tra il nostro disco d’esordio e “1000 Doors”, soprattutto per quel che riguarda le parti vocali. Sul primo cd il cantato di Niklas era quasi esclusivamente gutturale. Adesso canta in molti modi diversi, secondo me riesce ad essere ancora più aggressivo e complesso. Sul primo album ha cantato senza alcun dubbio in maniera killer, ma oramai riesci a sentire un gran numero di band death metal fare le stesse cose, così ha deciso di cambiare e di rendere le sue linee vocali più interessanti.
In “1000 Doors” puoi trovare song veloci, altre doom, tantissimi cambi di tempo e anche una certa dose d’atmosfera, c’è pure un brano strumentale. Al contrario, “Until It Breaks Down Again” è un album con solo materiale puramente death metal; certo, è pur sempre pieno zeppo di song tecniche e molto veloci, con alcune cose particolari e riff malati, ma suona sicuramente diverso da “1000 Doors”. Per noi quest’ultimo è venuto fuori come la logica conseguenza della nostra volontà di creare un disco valido e che non suonasse come qualcosa di già fatto precedentemente.

Amburgo ha una scena metal piuttosto famosa, voi cosa ne pensate della scena della vostra città?
Non credo che abbiamo poi una scena metal così famosa ad Amburgo. Altre regioni del nostro paese hanno la propria piccola scena con le loro band, noi abbiamo anche una scena punk, una scena hardcore e altre cose, sempre nella scena indipendente. Però nessuna di queste è realmente di alto livello e così importante, ah ah ah! Sicuramente qualche buon gruppo ce l’abbiamo e abbiamo buoni rapporti con loro. Alcuni nomi da tenere in considerazione sono Irate Architect, Sufferage, Into Oblivion, Resection. La maggior parte di loro sono nostri grandi amici.
Tu credi che un death metal fan possa comprendere tutto l’universo di sensazioni racchiuso nella vostra musica? Le emozioni che trasmettete non sono così semplici da comprendere come per tanti altri gruppi death.
Io penso che chiunque intenda ascoltare riff cerebrali, cambi di tempo e stacchi malati e gli piacciono band come Cephalic Carnage, Meshuggah e Psyopus amerà il nostro ultimo album! Certo, coloro che preferiscono il death metal old-school non dovrebbero comprare un disco come il nostro, eh eh eh. Dategli una possibilità, comunque, a me piace molto questo disco, se a voi non piace va bene comunque, non è un problema se a qualcuno non piacciamo.
Qual è la miglior recensione che avete letto di “1000 Doors”?
Non saprei. Direi ogni buona recensione sull’ultimo album, ah ah ah! Al momento, abbiamo letto solo un ristretto numero di recensioni, finora sono tutte positive e ne siamo contenti.
Al di fuori del death metal, qual è il gruppo che ha più influenzato il vostro sound?
Non posso risponderti su questo, perché ascoltiamo tutti quanti così tante band diverse e generi musicali differenti che è impossibile per me nominarti un gruppo su tutti come nostra principale influenza.
Il vostro disco esce per una casa discografica italiana, siete fans di qualche band del nostro paese?
Certo! Siamo in contatto con i Vomit The Soul e altre band italiane. Una delle mie favorite sono gli Hour Of Penance.
Dammi, in poche parole, una valida ragione per ascoltare la vostra musica.
Non intendo supplicare la gente per costringerla ad ascoltare il nostro album, ma se vi piace il brutal, il death/grind tecnico, atmosferico, con tonnellate di riff originali e molto particolari, batteria esplosiva e un vocalist che fa molto di più che cantare come una rana, ed inoltre siete aperti a differenti aspetti del songwriting, allora potere senza alcun dubbio acquistare “1000 Doors”.
Date un occhio al nostro myspace e al sito della Permeated Records!
Ringrazio Heavyworlds dell’intervista e spero che possiamo venire presto a suonare alcuni show nel vostro paese!