Loading

MACBETH – Morena

Abbiamo raggiunto la bella Morena, voce dei Macbeth, che ci ha raccontato qualcosa di più sulla band, i lavori passati e i progetti per il futuro.

Buona lettura!

Iniziamo l’intervista con una domanda di rito: come sono nati i Macbeth?

La band viene fondata da Fabrizio nel 1995, due anni dopo il gruppo registra una tape “Nocturnal Embrace” andata letteralmente a ruba in pochissimo tempo.
Nel 1998, dopo aver siglato il contratto per Audioglobe / Dragonheart records, i Macbeth registrano il cd di debutto “Romantic Tragedy’s Crescendo” che viene accolto molto bene sia dal pubblico che dalla critica.
Due pezzi di quell’album sono stati pubblicati di Nuclear Blast records su Metal Dreams vol. 2, con Stratovarius, Helloween, Skid Row e Mr. Big e su Beauty in Darkness vol.4 con Tiamat, In Flames, Dark Tranquillity, Nightwish e i nostri compaesani Lacuna Coil. Io sono entrata a far parte dei Macbeth da Vanitas, uscito nel 2001. Altro disco molto apprezzato che ci ha procurato diverse licenze in giro per il mondo; tra le quali: Scarecrow per il Messico, Laser company/Rock Brtigade per il Brasile, Rock Empire per Taiwan e Art of Music Group per Russia e repubbliche baltiche.
Dopo un cambio di line up siamo arrivati a “Malae Artes” che si presenta come punto di svolta per la band, per lo meno secondo grosse testate che hanno ascoltato il disco.
Abbiamo presentato il disco in sud america nel 2005 con un tour da headliners, abbiamo suonato inoltre in occasione di importanti festivals tra i quali il Metal Female Voices fest in Belgio, l’Evolution festival; siamo stati addirittura a Beirut come gruppo testa del Rock Nation fest.
In questo momento stiamo concludendo i lavori per il quarto album, ormai registrato, che uscirà presto.

Dopo Romantic Tragedy’s Crescendo c’è stato un cambio di line-up: Vittorio e Cristina, i due cantanti, sono stati sostituiti da Andrea e da te. Come sono state scelte le due nuove voci?

Beh, nel caso di Andreas è stato semplicissimo dato che si tratta del fratello di Fabrizio…
Per quanto riguarda me, non essendoci ai tempi ancora nessun tipo di rapporto tra me e Fabrizio, sono stata presentata da un’amica comune alla band che mi ha accolto a braccia aperte

L’artwork dei vostri album è sempre opera di Fabrizio, fondatore e batterista della band. Potete spiegarci il significato che si cela dietro le immagini di copertina di Romantic Tragedy’s Crescendo, Vanitas e Malae Artes?

Le copertine sono legate all’immaginario gotico, alla pittura, le nature morte in particolare. La cover del primo album è molto esplicita mentre quella di Vanitas rappresenta qualcosa di più introspettivo, oscuro.
L’ultimo lavoro pubblicato, Malae Artes, si differenzia per essere molto più moderno a livello di artwork, è stata una scelta. Ogni copertina rappresenta il lavoro contenuto; il fatto che siano state create da uno dei compositori è fondamentale.

A proposito del vostro ultimo album, nel booklet avete inserito alcuni disegni di Leonardo Da Vinci: come mai?

Ricadiamo sempre li, è uno dei “preferiti” di Fabrizio. Leonardo fu un artista o meglio un genio italiano riconosciuto in tutto il mondo.


Vanitas presenta molti richiami letterari italiani, Malae Artes è incentrato su temi attuali: qual è il filo conduttore di Romantic Tragedy’s Crescendo?


Il primo album non fa riferimento a nulla in particolare, credo esprima la voglia di fare musica della band che doveva ancora trovare la propria “via”.

A livello musicale, quali sono gli artisti che vi influenzano maggiormente?

Ascoltiamo di tutto.
Per farti dei nomi, io adoro: Tori Amos, Placebo, PJ Harvey, Rammstein, Muse e molti altri.
L’insieme dei nostri gusti musicali determina il nostro sound.

Fin dagli esordi alternate il cantato maschile a quello femminile. Sia in Vanitas che in Malae Artes si nota un’ottima alchimia tra le due voci. E’ stato facile raggiungere il giusto equilibrio?

E’ stato facile perché nessuno di noi due vuole prevalere. Miriamo al risultato ottimale per la band e dividiamo così le parti.

Malae Artes si apre con Nuda Veritas, una sorta di invocazione alla musa. Parlando, invece, di Vanitas: a cosa vi riferite con “13 November”?


E’ una data importante di cui non posso rivelare il significato…

Recentemente avete partecipato al progetto Rezophonic: potete parlarci di questa esperienza?

E’ stata una grande esperienza, soprattutto per me che ho già suonato con loro in diverse occasioni.
E’ un immenso piacere poter dividere lo stesso palco con artisti di quel calibro.
La cosa che più mi ha fato piacere è che ho incontrato molte persone umili; nonostante ci siano artisti molto conosciuti, spesso ti ritrovi con gente simpatica che non si fa problemi. Mi capita più spesso di trovare musicisti che si sentono rockstars tra le bands che ci fanno da supporto!

Questa primavera verrà pubblicato il vostro quarto album: qualche anticipazione?

Non posso darti anticipazioni purtroppo…è tutto top secret! L’unica informazione che ti posso dare è che sicuramente non uscirà in primavera. Si tratta comunque di un lavoro nettamente superiore a quanto prodotto da noi fino ad ora sia per quanto riguarda il songwriting che la produzione. Sono fierissima di questo album.
Il sito ufficiale è comunque sempre aggiornatissimo, quindi ogni tanto date un’occhiata per avere informazioni sul nuovo album.

So che avete intenzione di girare un video. Come è nata la scelta del singolo?

Si, infatti. Se ne occuperà Mirco Andreis, regista torinese a cui abbiamo affidato la direzione dopo aver visto alcuni suoi cortometraggi. Il brano scelto è uno dei più diretti del cd, è stato semplice.

Avete in programma qualche tour? Qualche partecipazione a qualche festival estivo? Dacci qualche anticipazione

Abbiamo già diverse proposte connesse all’uscita del nuovo album, tra le quali un ritorno al sud america per un tour ancora più esteso. In Italia stiamo già suonando ma certamente in autunno gireremo ancora di più.
Abbiamo anche ricevuto proposte per festival estivi ma non posso aprire bocca fino a quando non abbiamo una firma sul nostro contratto

Morena, come è nata la collaborazione con Rock TV?

Dall’uscita di Malae Artes il nome dalla band gira parecchio.
Sono stata contatta da Rock TV circa un anno fa per partecipare al programma Database , da quel momento mi hanno proposto alcune collaborazioni tra le quali l’intervista ad Amy degli Evanescence, che viene riproposta spessissimo e Morning Glory. E da cosa nasce cosa.

Secondo te per una band italiana, è difficile oggigiorno emergere e riuscire a costruirsi una carriera? A tuo parere la situazione in altri paesi europei è diversa?

Si, lo è sempre stato. Il music business qui non esiste. Negli altri stati è diverso e ne siamo certi dato che lo abbiamo testato stando a contatto con bands che valgono ben poco ma che sono spinte all’inverosimile.
Spero che in futuro le cose cambieranno.

Una breve opinione riguardo queste band:

Lacuna Coil
Ci conosciamo. Hanno fatto del gran bene alla scena italiana e spero che continuino a crescere.
– Nightwish
Non li seguo, non mi piace molto il genere…
Within Temptation
Abbiamo chiacchierato in un paio di occasioni con la band, sono ragazzi molto in gamba e trovo che Sharon abbia una timbrica vocale molto bella.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Attendiamo ansiosi l’uscita del nuovo album!
Lo promuoveremo come non abbiamo fatto mai, sotto tutti i fronti, live compreso.

Un saluto per i lettori di Heavyworlds.com

Grazie ragazzi, continuate a supportarci, non siamo nulla senza di voi 😉
Visitate il sito: www.macbeth.it