Luca T. Mai e Antonio Zitarelli…ovvero menti, cuori e mani del progetto Mombu, una delle uscite attese con maggior curiosità in questo 2011 che si sta rivelando un anno prolifico…poche parole, molti concetti, chiarezza di idee e perseveranza; questi sono i concetti che si permeano ‘tra le righe’ di questa intervista, rivelando una band modesta nell’autoanalisi ma cosciente delle proprie capacità…un mondo in espansione perpetua. Un consiglio: leggetela più volte per capirla, perchè (e la loro musica ne è l’esempio) non sono parole di assimilazione istantanea.
Ciao Luca e Antonio, benvenuti su Heavyworlds.com…come vanno le cose?
Ciao, le cose procedono molto bene, è da novembre che non ci fermiamo un attimo.
Da pochi giorni abbiamo tra le mani la prima creatura a nome di Mombu, vi va di presentarlo con vostre vive parole?
Come accennato prima siamo partiti a novembre 2010 prefissandoci tre obbiettivi: finire la composizione dei brani entro dicembre, registrare per gennaio e pubblicare il disco a marzo il tutto condito da tour in italia e all’estero. Ci riteniamo molto soddisfatti di aver portato a buon fine le mete prefissate.
Nonostante l’utilizzo di sax e batteria, il sound appare pieno e magicamente compatto…cosa vi ha dato, come musicisti, questo progetto?
Il fatto di aver approfondito, tramite l’ascolto, la conoscenza della musica africana e il lavorare con strutture ritmiche che per noi non sono usuali, e poi il piacere di vedere sviluppato un immaginario che potrebbe sembrare impossibile come l’unione tra musica heavy e afro.
Il filo conduttore del disco è la passione verso la musica percussiva africana, anche se le ‘tipiche’ sferzate jazz del vostro stile permeano nelle strutture…da dove è partita l’idea di unire due mondi tanto diversi, ma in fondo (e l’avete dimostrato) tanto simili?
Sono circa due anni che oltre a parlare delle soluzioni musicali che più ci appartengono facciamo delle lunghe discussioni sulla musica africana in generale. Già in UDUS c’è una piccola componente africana ma poco sviluppata, in Mombu c’è stata la scelta consapevole di usare l’afro come filo conduttore da unire poi a soluzioni musicali altrettanto aggressive come il metal.
Cos’è Mombu? Premesso che siete un duo prettamente strumentale, ma cosa vuol diffondere il concetto ‘lirico’ del disco?
Mombu è un loa del voodoo, dalle caratteristiche che rappresentano al meglio la nostra musica ovvero balbuziente e creatore di piogge torrenziali. Abbiamo voluto chiamare il disco con il nome del loa e della band per rappresentare l’aspetto magico e rituale presente nella nostra musica.
Nel leggere le credits del disco compare il nome di James Plotkin…cosa vi ha spinto ad affidargli il processo di masterizzazione di “Mombu”?
Avendo già collaborato con James Plotkin, abbiamo pensato che fosse l’orecchio adatto per valorizzare al meglio il nostro suono.
Entrambi arrivate da due realtà, Zu e Neo, che sono in continuo movimento e che nel corso degli anni hanno aperto la strada a certe sonorità poco ‘ortodosse’…guardandovi alle spalle, cosa vi ha spinto a ‘sperimentare’?
In realtà non ci sentiamo sperimentatori ma “manovali” della musica per quanto riguarda la composizione e quando siamo in tour dei traslocatori.
Sul vostro sito ci sono numerose date dal vivo, qualcuna in Italia e un discreto numero all’estero…ma com’è strutturato uno show dei Mombu?
In totale tra gennaio e marzo abbiamo fatto circa 40 date che hanno permesso di migliorare la struttura del nostro live.. ..sudando sempre di più e cercando di far prendere al nostro live un aspetto magico-rituale.
Ultima domanda…cosa dobbiamo aspettarci dal duo Mai/Zitarelli in futuro? Quali sono le vostre prossime ‘mosse’?
Stiamo lavorando per realizzare uno dei nostri obiettivo principali: la Mombu Orchestra che prevede l’aggiunta di diversi percussionisti africani, un chitarrone metal e con un punto interrogativo.. ..una grande voce!!
Siamo in chiusura…grazie per il vostro tempo prezioso! Vi lascio carta bianca per salutare tutti i vostri fans…
Ciao fans!
Ciao a voi mitici Mombu, e grazie per le vostre parole!!! Aspetteremo la Mombu Orchestra per imparare nuovamente qualcosa!!!