Eccoci qui in compagnia di Fernando Ribeiro, leader carismatico dell’oscura band Moonspell. Lo abbiamo incontrato a Milano, prima dello show di supporto all’ultimo album Memorial. Ecco cosa ci siamo detti…
Iniziamo a parlare del vostro ultimo album “Memorial”. Si trova l’uso di molte atmosfere gotiche e decadenti, le quali mi ricordano il sound del vostro primo album “Wolfheart”. Trovi qualche affinità o differenze fra questi due lavori?
Penso ci siano più affinità che differenze. Wolfheart fu un album registrato in un momento in cui non eravamo del tutto consapevoli della nostra abilità musicale; eravamo una band molto giovane, irrequieta e vogliosa di far vedere al mondo la musica potente che sapevamo fare. Mentre in “Memorial”, sebbene siamo sicuramente una band con molta più esperienza che sa far tirar fuori al proprio ascoltatore migliori emozioni rispetto che in “Wolfheart”,penso che ci sia una specie di continuità della nostra carriera musicale, che è fatta da diversi elementi, come le persone sanno. Non intendo musicalmente Memorial come un “Wolfheart” parte 2, perchè non lo è del tutto, ma ci sono molti “dead spirits”. Penso che “Wolfheart” sia stato un album che ci ha lasciato molte linee guida per il futuro e con “Memorial” a distanza di anni le abbiamo raccolte ma senza tentare di fare un album che suonasse come quelli passati. Non mi piacciono le band che guardano solo al passato, perchè la gente dimentica che la musica è vincolata al tempo in cui è composta e di conseguenza cambia. Penso che molti fans siano legati a “Wolfheart” e lo ascoltino tutt’ora. E’ bello questo, ma non potremmo rifare un album come “Wolfheart”, perchè esso era nato in un contesto e con sensazioni differenti da quelle che ora proviamo. Concludendo penso che “Memorial” possa essere come un album retrospettivo in cui molti elementi di “Wolfheart” sono stati modernizzati.
Qual’è il significato della copertina di “Memorial”? Si ha la prevalenza del colore rosso, cosa significa?
Abbiamo passato molto tempo prima di creare l’artwork dell’album perchè “Memorial” è una parola molto concreta, ma può significare molte altre cose e normalmente, quando diamo il nome ad un album dei Moonspell, cerchiamo di creare parole dal significato molto forte, che la gente possa ricordare ed essere colpita da esse, senza dare solo una prima interpretazione. E’ stato creato dopo una serie di coincidenze: l’elemento del sangue era molto importante, lo si trova molto anche nei testi dell’album. E’ un colore molto bello, sensuale e anche compromettente. Ho subito pensato che sarebbe stato il colore prevalente per questo nostro ultimo album. Abbiamo voluto creare qualcosa di semplice ma solenne, importante allo stesso tempo, per questo l’artwork dell’album è basato su elementi semplici ma anche forti come alberi, la luna, qualcosa non solo di clichè, ma anche forte visivamente, qualcosa che si calzasse bene con la musica, qualcosa di diretto, qualcosa che non offrisse troppe interpretazioni ponendosi la domanda “ma cosa significa questo?” Penso che “Memorial” piacerà alla gente e ritengo che sia più diretto rispetto agli altri nostri album, richiederà più ascolti per farsi un’idea di esso, è il nostro album più spontaneo.

Cosa rappresenta per te la luna? Usi molto questa parola e voi ovviamente siete i Moonspell…
Beh, normalmente la luna, non solo per noi, ma per tutti gli esseri umani, influenza il tuo comportamento. E’ una strana realtà che succede di giorno o di notte e c’era interesse riguardo alla luna già dai tempi antichi. Per me, già da quando scegliemmo il nome della band nel 1992, ho sempre sentito una semplice spiegazione riguardo alla luna: come se fosse sempre una specie di luce nell’oscurità, qualcosa che può nascondere ma anche rivelare i segreti. Trovo che la sua natura sia molto simile alla musica dei Moonspell, alle emozioni che questa musica fa nascere nei nostri fans e nelle persone che ascoltano la nostra musica. Quindi di base la luna farà sempre parte come elemento nelle nostre canzoni, è come un’immagine che non lascerà la band, ci sarà sempre, come in Fullmoon Madness, Lunar Still, nelle nuove canzoni che noi stiamo scrivendo. Ci sono molte canzoni differenti in cui esprimiamo l’effetto che la luna ha su di noi, come in Fullmoon Madness, che è una canzone che parla di noi ed i nostri fan, mentre Luna è qualcosa di più intimo, come in Luna Still che è presentata come in una fiction horror.
Nel 2003 avete registrato “I’ll see you in my dreams” che è stata soundtrack di un horror movie. Ci puoi dire qualcosa di più riguardo questa esperienza?
Siamo stati invitati alle fasi iniziali di questo progetto perchè il produttore, il quale lavoro principale è quello di pianista, suona jazz, ma è affascinato dai film horror, specialmente dai film con zombie. Ha avuto questa pazza idea di fare un film portoghese sugli zombie, che non era mai stato fatto prima, quindi ci è piaciuta l’idea di partecipare a questo progetto, anche per il fatto che il Portogallo è un paese vecchio stile ed ogni cosa nuova è vista come “eretica” e non seria. Abbiamo quindi voluto unire più band che potessero fare questo film con uno standard jazz, suonato da molti artisti prima di noi. Ci hanno invitato a questo progetto e noi abbiamo accettato. Penso che sia uscita una buona cover della canzone, differente da come la suoniamo ai concerti. L’abbiamo suonata anche un paio di volte durante dei festival che avevano a che fare con film ed il film stesso è stato un gran successo nel nostro paese. E’ stato fatto anche un DVD che è stato venduto tantissimo, non solo in Portogallo, ma ache in altri paesi come ad esempio è l’Olanda. Per noi questa è stato qualcosa che ci è piaciuta fare, ci siamo divertiti a farlo perchè siamo fan dei film horror. E’ stato come un matrimonio fatto all’inferno, sai… Moonspell, film sugli zombie, il Portogallo…ci piace aver preso parte a questo tipo di progetto.
La vostra prima band fu formata nel 1989 ed il loro primo nome fu Morbid God. Come vedi ora quel periodo e come mai avete voluto cambiare il nome della band?
In quel periodo eravamo molto giovani, pieni di entusiasmo nel formare una band, ma abbiamo dovuto affrontare molti problemi pratici, come non avere posti adatti dove provare, non avere gli strumenti, i soldi e non avere niente se non l’idea di formare una band. Trascorremmo questo periodo cercando di realizzare i nostri ideali sebbene non eravamo una band “politica”. Creammo 3 canzoni e la sola canzone che uscì fu “Serpent Angel”, la quale fu anche la prima canzone che registrammo in studio. Questa canzone in particolare ebbe una buona risposta dalla scena underground, andò sulle compilation, dischi, vinili. Penso però che il nostro nome in quel periodo non era un nome credibile, perchè era un nome da teenager. Infatti quando pensammo di diventare una band più seria e con più impatto sulla scena underground, cambiammo il nome alla band. Morbid God oltre che essere un nome per una band di ragazzini, aveva anche riferimenti poetici ed all’anticristo ed il nome Moonspell non riguarda questo. Così nel 1992 cambiammo nome e penso che da allora questo nome calza perfettamente con quello che siamo e facciamo. A quel tempo pensai che Moonspell era il nome perfetto.
In canzoni come Vampiria, Magdalene, Nocturna parlate di una donna malvagia. Qual’è il significato del personaggio femminile nell vostra musica?
Parliamo di donne malvagie, ma non vogliamo denigrare il sesso femminile. Penso che normalmente le persone, e specialmente gli uomini, abbiamo opinioni molto egoistiche riguardo le donne, come ad esempio pensano che siano il sesso debole. In queste canzoni valorizzo ed apprezzo molto le donne per questa differenza. Loro non sono malvagie o troppo dure, no, lo sono come tutti gli altri. Se leggi i testi di Nocturna e Vampiria c’è sempre una doppia natura in questi personaggi femminili. Nei Moonspell quello che penso sia interessante è l’ambiguità e tutte le nostre canzoni ed i testi non sono dichiarazioni di verità, anzi sono più delle domande, come posso dire…sono la ricerca di qualcosa più che l’affermazione di qualcosa che vogliamo esprimere. Penso che le donne siano in qualche modo più intelligenti e forti degli uomini e meriterebbero certamente delle canzoni migliori! (risata, ndr).

Hai scritto due libri di poesie in portoghese che sfortunatamente sono solo in portoghese…ci puoi dire brevemente le tematiche che tratti in questi due libri?
Beh, solo per il fatto di essere scritte in portoghese sono molto diverse da quello che io scrivo con i Moonspell. Penso che la differenza principale sia nel modo in cui le scrivo, perchè le tematiche sono le stesse. Con i Moonspell provo a cercare un soggetto del quale nessuno abbia mai scritto prima, perchè penso che per un lettore come me, le storie d’amore, di morte, di soppravvivenza, di religione e spiritualità siano sempre l’elemento principale per il quale io leggo e scrivo, quindi anche con la poesia (che per me è un hobby) faccio la stessa cosa. Alla fine di questo tour, penso in Maggio, uscirà il mio terzo libro di poesie. Penso che un giorno se ne avrò il tempo tradurrò tutti e tre i libri in inglese. Certe volte penso che scrivere per una band non sia abbastanza, ed anche se scrivo degli stessi soggetti c’è sempre una grande differenza. Ma anche delle similarità penso, infatti in “Memorial” c’è una canzone, “Upon the Blood of Men”, che parla di guerra, di odio, qualcosa da cui nessuno può fuggire al giorno d’oggi. Come in questo mio nuovo libro, c’è un capitolo in cui si parla di guerra, ma è raccontato in modo differente e quando lo tradurrò il libro in inglese la gente capirà la differenza fra quello che scrivo con i Moonspell e quello che scrivo nelle poesie. Mi piace molto scrivere, ho bisogno di scrivere, ormai la scrittura fa interamente parte di me.
Cosa ci puoi dire del prossimo album, ci state già lavorando?
Si, veramente non ci siamo mai fermati, scriviamo sempre testi, lo facciamo da sempre, nei prossimi sei mesi prepareremo le canzoni e poi andremo in studio. Principalmente, ora come ora, anche se siamo in tour con “Memorial” pensiamo al nuovo materiale ed abbiamo 6 canzoni pronte che ascoltiamo e le facciamo sentire al nostro produttore. Ci stiamo portando avanti. Le canzoni saranno pronte fra i mesi di Settembre/Ottobre e registreremo in studio fra Ottobre e Novembre, così per il prossimo anno il disco sarà pronto per tutti i nostri fan.
Puoi darci qualche notizia riguardo al progetto Daemonarch?
No, nessuna nuova notizia, anche perchè quel progetto è stato qualcosa che ho fatto nel 1998 e non ho mai pensato che 9 anni dopo la gente mi chiedesse qualcosa a riguardo E’ stato una sorta di progetto che ho fatto, non ho mai pensato di fare interviste, dare informazioni a riguardo…mi piace che ci sia un alone di mistero su questo…Nella musica, mai dire mai! Penso che i Moonspell siano una band completa e i Daemonarch siano un esercizio. Non posso farlo con i Moonspell al giorno d’oggi, perchè musicalmente siamo diventati una band molto forte e per come la vedo io non c’è bisogno di avere un side project come quello. Magari farò qualcosa con altre persone e magari con stili diversi da quello che faccio ora, ma adesso i Moonspell sono la mia realtà e priorità e sono molto felice così.

Hai qualche ricordo di quando avete suonato qui in Italia al Gods of Metal e all’Evolution Festival? Vi siete divertiti?
Si, ci siamo divertiti molto! Al Gods of Metal ci abbiamo suanato due volte, abbiamo suonato anche a Milano al Palavobis (con gli Slayer) e c’era molta gente a vederci. E’ stato fantastico, ricordo anche la prima volta che siamo venuti a Milano, dovevamo suonare al Rainbow come spalla ai Morbid Angel, ma ci hanno fermati alla dogana. I fan rimasero molto dispiaciuti per non averci visto. Ho sempre dei bei ricordi dell’Italia.
Anche se il paesaggio italiano è molto diverso da quello portoghese, trovi del buon cibo, buon vino, le cose semplici della vita sono facili da trovare qui da voi, diversamente che negli Stati Uniti, dove ti senti come un alieno, sia dal punto di vista mentale che di stile di vita. Ci troviamo bene qui e siamo contenti di iniziare il tour a Milano
Ok, siamo giunti alla fine: vuoi dire qualcosa ai lettori di HeavyWorlds?
Ciao! E grazie a tutti voi. (In italiano) Un saluto da Fernando dei Moonspell, vi ringrazio per tutto il vostro supporto. Rock on! Support Moonspell, support Metal! Vi auguro il meglio, ragazzi!