Abbiamo raggiunto Gianni Pontillo, singer degli svizzeri Pure Inc, interessante rock band che ha sfornato un ottimo cd qualche settimana fa. Ecco cosa ci siamo detti:
Ciao e grazie per concederci l’intervista! Sono Alberto di heavyworlds.com, mi sono occupato della recensione del vostro album e sono rimasto positivamente colpito dal vostro lavoro!
Ciao Alberto, grazie mille.
Come ponete quest’album all’interno della vostra carriera? Forse il più completo e maturo dal punto di vista musicale?
Esatto, questo è il nostro lavoro più maturo, completo e omogeneo fino ad oggi. Inoltre con quest’album siamo riusciti ad esprimerci nel modo giusto secondo il nostro feeling.
Mi è piaciuto molto la definizione della vostra musica sul retro del promo cd (“10 grammi di Led Zeppelin, 20 grammi di Alice in Chains, 30 grammi di Black Label Society e 40 grammi di Soundgarden” ) e la trovo proprio azzeccata!
Era il risultato che volevate ottenere fin dall’inizio o qualcosa che è nato durante?
Beh, queste definizioni le ho partorite io quando ci hanno più volte paragonato a gruppi che, a dire il vero non ci azzeccavano proprio, per esempio gli Iron Maiden. Così ho deciso di mettere tutto in ordine e far capire alla gente con quali gruppi siamo cresciuti e quali sono le nostre origini musicali.
Come mai la scelta di un titolo così oscuro come Parasites and Worms? C’è qualche riferimento alla società odierna?
Esatto! Scrivendo i testi delle canzoni mi sono accorto che ero(e sono tuttora) incazzato con il modo di vivere di certa gente. Non è un caso che adesso esca fuori tutto questo casino con i noti problemi finanziari. Per me lo stile di vita che si mostra in televisione e tutte quelle cazzate come i Popstars, etc… e aggiungiamoci i Vip che se la tirano mi fa venire il la nausea. Ma è meglio scrivere canzoni che ammazzare. 🙂
C’è da aggiungere che i testi si rivolgono anche a delle persone che ci hanno deluso. Pensavamo di avere delle persone corrette che credevano in un progetto con noi ed invece ci hanno solo usato. Ora pero è tutto ok, Quando la rabbia che hai dentro la trasformi in parole dure e cattive fa molto bene; questa e l’arma più efficace.
In tutto l’album pervade un senso di cupezza e catastrofe, cosa che già dai titoli è evidente! Per esempio la prima canzone The End o canzoni come Drowning in Your Blood e Dead Calling. C’è un concept in tutto questo? Che significato ci sta in quelle lyrics?
Sì, il concept c’è ed è come ti dicevo prima. Parlando delle canzoni:
The End parla del nostro stile di vita, nel senso che se si va avanti così, e la fine, ragazzi!
Drowning in your Blood è una canzone scritta per quella gente che ci ha delusi ed usati.
Dead Calling e una canzone che s’ispira ad una storia di un ragazzo americano che fu ingiustamente incarcerato. Fu costretto dalla polizia ad ammettere un reato che non aveva commesso. Il ragazzo sarebbe finito sotto il braccio della morte se il vero assassino non si fosse consegnato alla polizia. Questa Canzone come anche Carrie’s Alone hanno un significato diverso perchè sono storie vere, anziché sentimenti personali.

Quali sono le canzoni dell’album che preferisci?A me sono piaciute molto due fra le più lente e introspettive come Carrie’s Alone e Dead Calling.
A me piace tutto l’album perché è vero, cattivo, malinconico e sentimentale allo stesso tempo e l’artwork…è…bruttissimo! ahahahah!
Gianni, come è cambiata la tua voce in questi anni? In Parasites and Worms secondo me offri una performance molto convincente e piena d’espressività. Hai lavorato molto per raggiungere quest’obbiettivo?
Chiaro che si lavora, però non ho avuto l’impressione che abbia dovuto raggiungere un obbiettivo. Le canzoni le scrivo e io così le canto, molto naturalmente senza uno studio preciso. La mia voce è molto variabile e mi permette di variare tra tenore e soprano.
Avete già programmato un tour? Ci saranno possibilità di vedervi qui in Italia? (Io vi avevo visto insieme a Masterplan e Circle II Circle qualche anno fa a Milano!).
Sì! Siamo in Tour con Jorn Lande. Ecco alcune date interessanti per voi italiani!
Z7 – Pratteln (CH) – 20.11.2008
Legend 54 – Milano (IT) – 22.11.2008
In occasione di quella volta a Milano, mi ricordo che scambiando qualche parola con te, mi dicesti che non potevi dedicarti alla musica a tempo pieno e facevi un altro lavoro nel frattempo. Sono cambiate le cose oggi?
No caro amico, anzi le cose sono ancora peggio e devo lavorare ancora di più! Non ha senso credersi musicista e non avere un soldo in tasca; a me la vita da vagabondo non piace anche perché tutto quello che facciamo lo si deve pagare. Purtroppo non vendiamo 10 milioni di CD… Almeno non ancora! Ahahah!
Siete soddisfatti del lavoro della Dockyard1? Se non sbaglio prima eravate con AFM. Quali differenze avete notato?
Ecco la domanda cruciale. Da quanto Andy Allendörfer, il capo dell’AFM morì tragicamente, per noi è tutto cambiato. Lui era un fan e aveva un progetto con noi che purtroppo non sì e avverato. La sua morte ci ha dato tanto dispiacere perché, a parte il lato musicale, lui era una persona corretta e se lui credeva in qualcosa potevi stare sicuro che quello si avverava. Grazie a lui gli Edguy oggi sono così famosi!
Che ne pensi della scena Rock/Hard Rock attuale? C’è qualche band con la quale vi piacerebbe suonare?
I DOWN sono il mio gruppo preferito attualmente. Credo che il Rock e il Metal stiano rivivendo momenti di gloria. Altri 2-3 Anni e saremo all’apice come negli 80’s e 90’s, credimi….

Ti chiedo qualche parola per ognuna di queste band e se hanno influenzato la vostra musica in qualche modo:
Gotthard:
Sono svizzeri e bravi. Gli ho visti un paio di volte dal vivo e sono veramente bravi. Abbiamo anche aperto una serata per loro. Ho l’impressione che non riescano più a scrivere delle canzoni come facevamo nei primi due album. Peccato!
Black Label Society:
Grandi melodie e un suono roccioso delle chitarre veramente stupendo. Spero di vederli presto dal vivo e anche a Sandro piacerà ne sono sicuro!
Soundgarden:
Sanno trasmettere dell’energia con delle scappate in suoni sferici e raffiche melodiche che non ti escono più dalla testa.E poi hanno un cantante veramente eclettico, con una voce e un timbro unico.
Alice in Chains:
Beh, vengono subito in mente i mitici Lanye Staley e naturalmente il grande Jerry. Se devo dirti la verità a me l’album che più mi ha colpito è quello unplugged perché non è assolutamente facile suonare un repertorio fatto per chitarre elettriche solamente con le acustiche! Mi fa piacere che si sono riuniti anche senza Layne perché credo che sia importante dare ancora ai fans la possibilità di vedere il gruppo dal vivo.
Deep Purple:
Con questo gruppo ci sono cresciuto, anche se è una paio di anni che li ho un po’ persi di vista, ma se suonano nei dintorni ed ho tempo, vorrei vederli di nuovo. Ian Gillan, per me è uno di quei cantanti che hanno scritto la storia del Rock e poi Child in Time è una delle canzoni più belle mai scritte.
Una curiosità: qui in Italia il ritorno degli ACDC ha fatto registrare sold out in neanche un’ora di vendita dei biglietti. Cosa ne pensi del loro nuovo album? Hai intenzione di andare al loro concerto?
Per dirti la verità gli AC/DC non sono proprio il mio gruppo preferito, però li rispetto con tutto il cuore. Credo anche che siano un buon segnale questi sold out perchè significa che la gente sta ritornando ad andare per concerti! Gli AC/DC hanno scelto il momento giusto, bravi.
Ok, ora saluta i lettori di Heavyworlds.com come meglio preferisci!!! Grazie della disponibilità e speriamo di vederci presto in Italia!
Ragazzi venite al “Legend 54” di Milano il 20 novembre cosi facciamo un po’ di casino insieme. God Bless you and Keep Rocking! Salutoni