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SONATA ARCTICA – Tony Kakko, Henrik Klingenberg

In un giorno decisamente troppo estivo per aprile, ho trascorso una piacevole mezz’ora in compagnia di Tony ed Henrik a discutere del loro nuovo album in allegria.. ecco cosa ne è venuto fuori!

LFN: Salve ragazzi!!
Parliamo del nuovo album UNIA. Perché avete scelto questo nome? E’ una parola finlandese vero?

Tony: Si, significa sogni!Avevo per le mani diversi nomi e la mia scelta è cambiata pù volte durante gli ultimi due anni.
Intorno a Natale ho pensato di aver finalmente trovato il titolo giusto, ma, dopo che quasi tutte le pratiche era stato evase, ho realizzato che il significato del titolo sarebbe stato stravolto dalle persone a causa del suo doppio stupido significato.
Avevo scelto la parola “gay”, ovviamente inteso come felice.
Tu cosa ne pensi della parola gay? (ride).

LFN: Be’… significa anche omosessuale!!

Tony: Esattamente! Non volevo che la gente malignasse sul significato e così sono stato costretto a sceglierne un’altra. Dovevo trovare un nuovo titolo che fondamentalmente significasse la stessa cosa e potesse andare bene con le pratiche già firmate, dacché sarebbe stato troppo costoso ripartire da zero.

Henrik: si infatti!

T: e Unia è stata la cosa più elegante a cui sono arrivato.

LFN: Il titolo è in qualche modo correlato con i testi delle canzoni?

T: no non sono connessi in verità. Ovviamente c’è “My dream’s but a drop of fuel for a nightmare” ma è solo una coincidenza.

LFN: la copertina è differente dalle precedenti ed anche il logo dei Sonata Arctica è cambiato. Come mai? Tutto cio’ può essere collegato al cambiamento di sound avvenuto con questo album?

H: Si, in pratica volevamo avere una copertina ed un logo che andassero di pari passo con la nostra musica. Se avessimo usato quelli vecchi, non credo che sarebbe stato così. Ma usiamo ancora il vecchio logo!!

T: già, infatti anche nel merchandising li usiamo entrambi! e quelli che si sono fatti tatuare il vecchio logo dei S.A. possono dormire sonni tranquilli! (ride). Questa scelta è stata dovuta al fatto che alcune persone non compravano i nostri album perché pensavano, guardando il layout degli album, a qualcosa di completamente diverso da quello che è in realtà. E’ stata quindi necessaria questa modifica, affinché la grafica parlasse lo stesso linguaggio della musica.


LFN: Capisco. Unia rappresenta in modo più profondo il cambiamento già avvenuto in Reckoning Night, con più parti melodiche e coretti. E’ un’evoluzione naturale del sound della band o è qualcosa di volutamente ricercato?

T: Credo entrambe le cose: è stato naturale ed anche ricercato. Volevo abbandonare il vecchio genere ed ho sentito di aver fatto e detto tutto quello che volevo.

H: e quattro album erano abbastanza!!

T: dovevo cambiare qualcosa, ma alla fine è accaduto tutto in modo naturale. Ho scritto le canzoni più di due anni fa.. ognuna mi provoca una diversa gamma di emozioni, e ognuna ha un significato per me, ovviamente, ma questa volta il legame è davvero più forte. Ho trovato una qualche tipo di profonda reazione in me stesso. C’è da dire che la maggior parte delle canzoni è allegra, ma per alcune persone questo è un “dark album”.. per me è un “fun album”: è pieno di buon umore e secondo me, le persone dovrebbero cercare di percepirlo!

LFN: infatti c’è sempre un po’ di umorismo nelle canzoni dei S.A, come per esempio, parlando del nuovo album, alla fine di “Good Enough is Good Enough”; si possono sentire degli strani rumori.
E’ per caso una mucca o qualcosa di simile?

T e H: ridono.

H: non è una mucca, è un rumore proveniente da un essere umano.

LFN: mi ricorda il suono di un gioco per bambini: avete presente quello in cui bisogna capovolgere una piccola scatola per sentire il verso di un animale?

T: (fa il verso di una pecora) si, il mio cane fa lo stesso suono.
(risate generali)

LFN: nel nuovo album usate anche strumenti particolari come in “The harvest”..quali esattamente?

T: mmm..uno è sicuramente il buzuki.

H: si, è uno strumento simile ad una chitarra.

LFN: di dov’è originario? Sembra avere un nome giapponese.

T: non credo sia giapponese.

H: in verità non ne abbiamo la più pallida idea! C’era un ragazzo, Peter, nella sala di registrazione che aveva portato tutti gli strumenti strani che possedeva.

LFN: e gli avete semplicemente detto: “Suona tutto quanto?!?”

T: si l’abbiamo chiuso in una piccola stanza di registrazione e gli abbiamo detto :”Fai tutto quello che vuoi!”. Aveva portato anche un’arpa e altre cose strane, incredibile e divertente quello che è riuscito a tirarne fuori!!

LFN: così avete usato parte dei suoni registrati e li avete mixati nelle canzoni?

H: si, ha registrato e poi abbiamo ascoltato tutto il materiale.

T: Ha registrato anche delle parti con le chitarre acustiche: ad esempio all’inizio di “ Fly with the black swan” (qui T simula a voci e a gesti la parte acustica in questione) molto strano no?!

LFN: infatti, ho notato questa “country guitar” e mi sono chiesta, ma siamo sicuri siano i S.A?!?

H: (ride) si si,infatti è lo stesso ragazzo.

LFN: Non possiedo i testi delle canzoni e chiedo scusa se sono in errore.
Il nome Caleb, dall’omonima canzone di Unia, fa riferimento per caso al personaggio biblico? Siete religiosi?

T: no, non c’entra nulla. Ho scelto questo nome perché lo sentivo appropriato per un ragazzo, già apparso in precedenza nelle nostre canzoni! E’ stata una grande idea pensare ad un nome per lui, questa volta.

LFN: è strano perché nei vostri album ci sono sempre nomi di ragazze ma praticamente mai nessun nome maschile. Come mai questa scelta e a quali canzoni è legato questo ragazzo?

T: “The end of this chapter” e “Don’t say a word” parlano entrambe di quest’uomo pazzo che pedina le sue vittime. La canzone Caleb si riferisce alla prima parte della storia, quando era ancora un bambino. E ora finalmente si conosce il suo nome.
Comunque non sono affatto religioso.

LFN: Henrik, nel nuovo album le tastiere mi sembrano molto più utilizzate rispetto agli album precedenti e le melodie sono più complesse: è solo una mia impressione o è veramente così?

H: si, è così. Perché Tony ha deciso di mettere più tastiere nel nuovo album!

LFN: avete usato anche dei veri archi nella canzone Good enough is good enough, me lo confermate?

H: si, è una cosa che mi ha suggerito di fare Tony.

T: si, conoscevo qualcuno che poteva fare gli arrangiamenti con violini, viole e violoncello.


LFN: nel tour questi suoni verranno campionati o avete intenzione di portare Peter e i suoi strumenti con voi?

T: no no, non possiamo portare persone esterne a suonare con noi sul palco, quindi saremo costretti a campionarli.

H: sempre che si voglia suonare quella canzone!

T: ..infatti in paio di canzoni canta una ragazza ventenne e purtroppo non possiamo portare neanche lei (ridono).

LFN: è vero che Jani non potrà partecipare al vostro prossimo tour promozionale, che avrà inizio il prossimo settembre?

T: no, purtroppo non potrà esserci.

LFN: Chi lo sostituirà?

T: un ragazzo che si chiama Elias Viljanen.
Lo abbiamo scelto perché ci ha fatto da supporter in un paio di show negli ultimi tre anni; l’abbiamo visto suonare ed era fantastico.. davvero un bravo chitarrista. Sin dal momento in cui abbiamo saputo che Jani doveva essere sostituito abbiamo pensato: “ vogliamo lui!”.
Sapevamo che ci sapeva fare, e dopo aver suonato un po’ insieme, abbiamo capito che effettivamente aveva tutte le carte per sostituire Jani.

LFN: quindi ci avete preso in pieno!

T: si, poi abbiamo iniziato a bere! (ridono).
Sai bisogna vedere con che tipo di persona si ha a che fare, sotto molteplici aspetti. Abbiamo passato molto tempo sul tourbus (lo chiama “small bus”)come band, e abbiamo visto che se la persona con cui devi trascorrere molto tempo è un idiota, è un problema per tutti quanti. C’è bisogno di una certa intesa tra i membri di una band. Elias sembra un bravo ragazzo.

H: Si, credo che si troverà bene nella band.

LFN: Tony, scrivi sempre le tue canzoni in inglese. Ho letto in una vecchia intervista che lo fai perché il finlandese è sconosciuto al di fuori della vostra nazione e nessuno lo capirebbe. Ora ci hai ripensato?

T: si, in verità ho scritto alcune canzoni in finlandese,non per i S.A., ma per alcuni progetti precedenti. Attualmente ne sto scrivendo una, ma è una cosa che faccio solitamente o per ragioni “esotiche” o per qualcosa che mi sentirei di dire solo in finlandese. I Nightwish lo hanno fatto nel loro album,quindi molto probabilmente potrebbe risultare una brutta copia farlo: sarebbe percio’ una “cosa alla nightwish”.

H: secondo me sarebbe divertente!

T: si, c’è da dire che un po’ di finlandese è presente nella bonus track della versione limited dell’album. La canzone si chiama“Out on the fields” ma le parti in finlandese non sono cantate da noi, ma da altri ragazzi.

LFN: Tony, ho sentito che comporrai alcuni pezzi per il nuovo album di Ari Koivunen, il vincitore di Idols finlandese. Come mai hai deciso di partecipare a questo progetto? Ho trovato stupefacente il fatto che un metaller abbia vinto un programma televisivo. In Italia non sarebbe mai potuta accadere una cosa del genere.

T: la prima volta che Idols ha suscitato il nostro interesse è stato quando Agnes Pihlava, lo scorso anno, cantò Tallulah in tv. Diventò una hit in Finlandia: in ogni karaoke c’era la nostra canzone ed è diventata così un classico dei S.A. E dobbiamo tutto a lei!
Per questo ho scritto una canzone, anzi in verità tre, ma una era “paid in full” ed era troppo azzeccata per il nuovo album dei S.A., quindi l’ho tenuta per me.

LFN: Ho visto uno dei filmati su youtube dove Ari canta Fullmoon in tv. Davvero strano!

T: Già, quella puntata ha registrato 1,4 milioni di telespettatori e calcolando che in Finlandia ci sono 5 milioni di persone, è più del 20% della popolazione.

LFN: Wow!!
Quando siete in tour dovete suonare le stesse canzoni quasi ogni giorno, non vi stancate a lungo andare?

H: Si, ma cambiamo la scaletta. Fondamentalmente scegliamo sempre canzoni che ci piacciono e le ruotiamo ad ogni data del tour.

T: Praticamente come fa un conducente di autobus, (Tony finge di guidare un autobus) e ovviamente in alcuni momenti ci si stanca di fare sempre la stessa strada.

LFN: be’… immagino che la stanchezza sopraggiunga specialmente alla fine del tour: credo sia difficile dare il massimo come all’inizio!

H: no, in verità, è più facile! Siamo più contenti perché pensiamo:” pochi giorni ed è finita!” e quindi diamo il massimo.

T: C’è da dire che comunque ogni show è divertente! Sono i fans che ti danno l’energia: se sono annoiati (mima un pubblico smorto ) è deprimente stare sul palco ma, se invece si divertono(mima un pubblico scatenato), allora ti caricano!E’ una delle cose più belle dei concerti.


LFN: allora credo vi divertiate da matti qui in Italia!

T: si, assolutamente!

H: yeah! Se dal vivo suonassi delle canzoni in maniera ripetuta e sempre uguali, allora si che ti annoi.

T: inoltre c’è molta spontaneità dal vivo,ne succedono di tutti i colori e gli errori sul palco rendono il tutto molto più eccitante.
Poi è una cosa che abbiamo sempre voluto fare, quindi non può annoiarci.

LFN: ritieni che la parte di registrazione in studio sia la più noiosa?

T: penso che si abbia bisogno di entrambe: sono le due facce di una stessa medaglia.

H: non credo sia noioso perché lo facciamo solo per un breve periodo di tempo, se lo facessimo per due anni di seguito allora si che sarebbe estenuante!

LFN: sono passati 11 anni dalla fondazione dei “Tricky Beans”! C’è qualcosa che rimpiangi o che vorresti cambiare del tuo passato?

T: mmm… se tornassi indietro nel tempo, credo che farei questo genere di musica alla “Stratovarius” molto prima, già a partire dal ’96.

H: io se tornassi io indietro nel tempo…

T: Oh no!

H: tornerei al momento in cui i miei genitori stavano facendo sesso, per concepire me, e darei uno schiaffone sul sedere a mio padre!Gli direi: “sono il tuo futuro figlio!” (Henrik mima lo schiaffo).

T: (mima Henrik) “chiamatemi Heinrik!!”

LFN: ho letto che stanno lavorando ad un gioco chiamato Winterheart’s Guild, basato sull’omonimo album dei S.A.

H: si, ci vorrà qualche anno prima che sia finito, dato che si tratta di un gioco molto complesso.

LFN: Ho visto alcuni screenshots dal sito. Sembra avvincente!

T: Si, assolutamente, anche perchè ci saremo anche noi come personaggi! Quante persone potranno dire: “ hey, sono Henrik!”

H: il prossimo passo per noi nello sviluppo del gioco sarà infatti registrare le nostre voci per i personaggi.

T: Infatti al momento stanno scrivendo i dialoghi, quando saranno pronti, registreremo le nostre voci.Per esempio potrete ascoltare Henrik che urla “muori, muori!” (mima una sparatoria contro i nemici).

LFN: come è nato tutto? Di chi è stata l’idea?

T: è stata un’idea della casa di produzione. Ci hanno contattati e ci hanno mostrato alcune idee che avevano sulla futura realizzazione del gioco; ne siamo rimasti molto colpiti.

LFN: è la prima volta che un gioco è pienamente ispirato ad un album? Cioè, so che i Kiss ne hanno fatto uno,ma fondamentalmente non aveva nessuna attinenza con l’album dal quale traeva ispirazione, a parte il titolo..

H: in verità, anche questo gioco non riflette l’album ma ne trae ispirazione..

T: riprende soprattutto la grafica di winterheart’s guild.

LFN: qual è la canzone dei S.A. a cui siete più affezionati e perché?

T: beh nel tempo sono cambiate molte cose.. dannazione… è difficile dirlo perché sono legatissimo al nuovo album del quale adoro ogni singola canzone.
Dai vecchi album sicuramente “Broken”, Don’t Say a word”, “ The boy who want to be a real puppet”, “White pearl, black oceans”, “the power of the one”..

LFN: toglimi una curiosità, come mai è stata fatta una versione revisited “San Sebastian”? Il motivo è da ricercarsi nel sound più power di Silence, a cui si mal adattava la prima versione della canzone?

T: si, l’idea è partita dalla nostra etichetta: ci hanno obbligato a modificare la canzone per poterla inserire in Silence e così abbiamo fatto.

LFN: l’ultimo concerto al quale avete assistito come spettatori?

T: uhm… credo di qualche artista finlandese, un chitarrista, verso lo scorso dicembre mi sembra.

LFN: il vostro cibo preferito?

H: carne!

T: mi piace molto il cibo, se devo scegliere: insalata di pollo!

LFN: strano perché so che in Finlandia la maggior parte dei piatti è a base di pesce e si mangia praticamente solo quello! Non è così? (e dopo questa domanda si apre il siparietto tra i due)

H: si, ma alcuni non ne mangiano per niente!

T: si, il pesce è molto salutare. Henrik, tu dovresti mangiarne due tre volte alla settimana!

H: lo so, se solo avesse un buon sapore lo farei!

T: dovresti assaggiare il tipo giusto di pesce!

LFN: che tipo di musica ascolti ultimamente? Metal o anche altri generi musicali?

T: ascolto più altri generi che il metal in verità. Mi piacciono davvero pochi gruppi, ultimamente sto riascoltando Once dei Nightwish, poi c’è questa band Old Stamina che mi piace parecchio e rockeggia alla grande, Ray Charles e Johnny Cash.

LFN: preferisci i gruppi europei che americani?

T: mah, c’è buon materiale in ogni parte del mondo, ascolto la musica che mi piace.

LFN: con questo ho concluso! grazie mille ragazzi! ci vediamo a novembre quando tornerete in italia per il tour promozionale di Unia!!

T e H: ciao, alla prossima! Yeah! m/