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AMANDA SOMERVILLE

Passare praticamente due giorni alla mercè di un artista è un’esperienza infinita…alla fine della seconda serata, dopo due concerti, un’intervista e attimi passati a parlare e a ridere con lei e con la band rimane un vuoto profondo. Se si sceglie di viverle con il cuore, l’emozione arriva fino al profondo della spina dorsale. Amanda Somerville è una grande…un’artista che pochi mesi fa ha ‘affrontato’ audience capienti con Avantasia e Rock Meets Classic riesce a trovare lo stesso piacere e le stesse “good vibrations” anche di fronte a platee intime e poco affollate (vedesi la data a Cannobio), esprimendo la propria arte al meglio, complice una band giovane ma che sa supportarla a dovere. Organizzato da Abbey e Carlos di VivaVCO (www.vivavco.com), le quasi quattro ore totali di concerto sono un ottimo merge della carriera della bionda di Flint…

imm

15/03/2011 – CANNOBIO

La pioggia incessante sarà stata un deterrente probabile, ma non accettabile. Nemmeno una sessantina di persone sono presenti quando Amanda viene annunciata sul palco. “Clean” apre il viaggio musicale che la vocalist offre…tra qualche battuta in italiano (discreto) e qualche storiella qua e la (‘E’ stupendo quando ti chiama un californiano e dice che vuole usare una tua canzone per un film porno cinofilo’…parole sue!), Amanda attraversa la propria carriera, tra una “Blue Nothing” toccante, una dolcissima “Puzzling Rapunzel” e la più frivola “Point Of Safe Return”. Lo show è diviso in due parti, la prima semiacustica (con tanto di jumbe e cajon) che vede incastonare anche la stupenda “All That I Am”, e una seconda elettrica che oltre a proporre songs dalla propria produzione solista (su tutte “Inner Whore” e “Get”) si lascia andare a un episodio scritto per una band olandese (“Bad Girl”) e a ben tre songs dall’album “Kiske/Somerville”. Il pubblico sostiene Amanda e la band il più possibile, ma la poca affluenza nega alla vocalist il feedback che avrebbe meritato…a chiudere lo show arriva un inedito (“Path Of Least Resistance”) e la ovvia “Windows”, dove Amanda si siede al pianoforte per regalare una delle songs più emozionanti della sua carriera. Applausi lunghi e a non finire, così come la presenza della stessa Amanda all’esterno del Teatro per firmare autografi e fare foto. La prima fatica è passata…

16/03/2011 – OMEGNA

Cambio di lago (si passa dal Lago Maggiore al Lago D’Orta), cambio meteorologico, cambio di audience…ma Amanda non cambia mai! Alle 21:05 arriva sullo stage e questa volta di gente ce n’è (il teatro sarà quasi pieno a fine serata)…la scaletta rimane la stessa, ma le emozioni e le stesse performance cambiano. Già da “Clean” si capisce che la serata è quella giusta, come feeling e come performance. Su tutti, Simon Oberender si dimostra un vero professionista, sostenendo Amanda nei duetti e negli approcci polifonici ma anche avvolgendoci nelle sue tastiere…”Blue Nothing” sa di altri tempi per pathos e sentimento, così come “Point Of Safe Return” e “All That I Am” lasciano sbalorditi per presa sul pubblico. Ottime anche “Moth”, “Mayday”, “Get” e la trascinante “Inner Whore” (uno degli highlight della serata). La scaletta prosegue tra songs e allegorici aneddoti, mentre la conclusione è affidata (con tanto di boato dei metallari presenti) al trio “A Thousand Suns”, “Arise” e “Set Afire” direttamente dallo spettacolare “Kiske/Somerville”. In sede di bis, “Path Of Least Resistance” è utilizzata per presentare la band (si vede che Amanda tiene moltissimo ai suoi musicisti), allungata tra soli e aneddoti vari (‘è la prima volta di Mark (bassista) in Italia e ha mangiato la sua prima vera pizza!!!’), mentre la sentitissima “Windows” chiude lo show tra gli applausi dei presenti e una commossa Amanda Somerville.

Ciò che rimane ai presenti (e al sottoscritto) è la sensazione di un’artista umile e versatile, che ha piena coscienza dei propri mezzi (e della propria fortuna), per nulla montata o boriosa…anzi, Amanda ha regalato alle città di Cannobio e Omegna due serata importanti, che hanno chiamato gente di ogni tipo e da ogni dove (alcuni sopraggiunti da Bologna). Per quanto se ne possa dire, serate come questa dimostrano che la musica persiste e continua a mostrare il proprio fascino.

SCALETTA

Clean
Blue Nothing
Puzzling Rapunzel
Point Of Safe Return
Control
Sugar Shock
All That I Am
Carnival
Moth
Mayday
Inner Whore
Get Me
Out
Go
Bad Girl
A Thousand Suns
Arise
Set Afire
-encores-
Path Of Least Resistance
Windows

imm