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Domine + Winter Haze

Guarda QUI la galleria fotografica della serata!

Questa serata mi ha dato la doppia occasione di sentire in qualità di headliner i Domine e nell’attesa del loro primo album, i Winter Haze (con la comodità d’averli ad una ventina di minuti di macchina che ha reso il tutto più piacevole).

Presa la fotocamera mi sono diretto verso il Tempo Rock arrivando largamente in anticipo
e notando con piacere che non ero il primo, si erano già formati dei piccoli
gruppi di persone che sono aumentati nell’attesa dell‘apertura del locale.
Appena entrato mi sono incontrato con i Winter Haze, parlando con Raffaele
(chitarra e voce) e Giorgia (voce) mi hanno confessato d’essere molto felici
dell’opportunità di suonare in apertura ai Domine e per Raffaele in particolare
era incredibile poter suonare al Tempo Rock, un sogno nel cassetto che si
realizzava, l’emozione per entrambi era ben percepibile e non mi hanno nascosto
(l’evidente) agitazione.
Tempo
una ventina di minuti e i Winter Haze hanno raggiunto il palco e via alla loro
esibizione. La band ha proposto una nutrita serie di nuovi brani che saranno
contenuti nell’album di prossima pubblicazione, un solo brano dal loro demo e
una cover degli Helloween riveduta in uno stile molto personale, per un totale
di sette brani.

La setlist
della serata:

– Deconstruction Of Mind
– White Witch
– Trail Of The Wolf
– I Want Out (Helloween Cover)
– Event Horizon (strumentale)
– Eyes To The Dawn

Complessivamente l’esibizione mi ha fatto apprezzare le doti canore di Giorgia
che conferma la buona impressione avuta con l’ormai datato demo, così come
l’intero ensemble ha dato una buona prestazione anche se non perfettissima, vuoi
l’emozione evidente e il non perfetto soundcheck (chitarra bassa all’inizio e
batteria “spenta”) comunque non imputabile interamente alla band, attendo
infatti di risentirli magari ad una loro esibizione e non solo per mezz’oretta
concessa in quest’occasione. Ho apprezzato in particolare il pezzo strumentale
Event Horizon e White Witch l’unica che conoscevo dal demo. Buona anche la
risposta del pubblico e non solo quella parte che segue la band, con questo non
posso che esprimere un giudizio positivo sull’esibizione nel suo complesso con
la curiosità di sentire il nuovo album e in futuro ancora live.

Ma parliamo del main event della serata: i Domine.
Il tempo
di riallestire il palco per l’esibizione dei Domine e parte l’intro, tra le
acclamazioni del pubblico e via con Thunderstorm che fa capire subito che Morby,
e del resto tutta la band, è in formissima. Subito dopo due pezzi (The Messenger
e On The Wings Of The Firebird) proveniente dall’ultimo album Ancient Spirit
Rising. Una breve pausa per tirare fiato e via alla favolosa The Aquilonia Suite
eseguita in maniera magistrale, per poi rallentare il ritmo con The Lady Of
Shalott cantata in modo da valorizzare il testo che personalmente trovo molto
bello.
Con
Icarus Ascending il pubblico è ormai completamente coinvolto e nei cori non si
tira indietro. Ma ecco
che con un’accellerata del ritmo con Tempest Calling si riparte alla grande e
con Ancient Spirit Rising terminano le canzoni tratte dall’album omonimo. E’ la
volta di Dragonlord che ci porta al passato della band con evidente gioia del
pubblico, alla fine i Domine lasciano il palco e il pubblico li acclama a gran
voce per il finale che molti speravano con due canzoni fondamentali: The Ride Of
The Valkyries e Defenders. La prima ha mandato in visibilio tutti, compreso il
sottoscritto, impossibile non cantarla dall’inizio alla fine. La seconda è stata
quella che molti aspettavano, infatti durante l’attesa all’esterno del locale ho
captato varie conversazioni e il desiderio comune era “speriamo facciano
Defenders”.

– Intro
– Thunderstorm
– The Messenger
– On The Wings Of The Firebird
– The Aquilonia Suite
– The Lady Of Shalott
– Icarus Ascending
– Tempest Calling
– Ancient Spirit Rising
– Dragonlord

– The Ride Of The Valkyries
– Defenders

Che
dire, un concerto ottimo sotto tutti i punti di vista da Morby ha fornito una
prova canora eccellente, ad Enrico Paoli alla chitarra e Riccardo Paoli al basso
perfetti, per arrivare a Riccardo Iacono (Keyboards) e Stefano Bonini (Drums)
bravissimi. Centratissima la setlist che ha proposto una buona varietà di
canzoni provenienti dai vari album.Ottimi anche i suoni che mettono in evidenza
un accurato soundcheck, forse unica pecca volume generale esageratamente alto ma
visto lo show che la band ci ha offerto è un dettaglio.