Serata interessante questa che viene proposta al Rock’N’Roll Arena di Romagnano Sesia…a farla da padroni sono i friulani Elvenking, act italiano dedito a un folk power metal ormai scafato e blasonato (tanto da pubblicare dischi sotto AFM), accompagnato dalle gesta dei meneghini Rhyme, forti di un grunge metal che a tratti sfocia nel groove, e dai Poltergeist. Tutti i presupposti, pubblico abbastanza numeroso e accogliente compreso, per una grande serata metal ci sono…c’è la birra, i cartelloni pubblicitari dei futuri show (tra i nomi in programma Death Angel, Rage e Bejelit) e tanta voglia di ascoltare musica di buona fattura.
Pago il biglietto d’entrata mentre i Poltergeist iniziano a infiammare il palco…avevo già avuto modo di vederli dal vivo lo scorso anno, con il loro heavy metal a tratti power e a tratti hard rock, e conservavo un ricordo positivo nonostante la loro giovanissima età! Propongono principalmente materiale proprio anche se, a dirla tutta, stasera appaiono piuttosto scialbi e con un tiro leggerissimo. Circa una mezz’oretta per loro nella quale pur risultando precisi e puliti non riescono a esaltare e a dare la giusta spinta a una kermesse del genere.
Dopo un velocissimo cambio palco ecco salire i più scafati Rhyme…il sound con il quartetto meneghino si sposta verso un metal più americaneggiante, a tratti con ritmiche groove e a tratti con aperture degne di un grunge cupo e marcio…il livello semiprofessionale della band è dimostrato dalla quadratura delle sezioni ritmiche, da una chitarra che bada molto più alla sostanza che alla forma, e da una voce capace di emozionare e donare impatto. Propongono esclusivamente materiale proprio, totalmente estratti dal debut “Fi(r)st”,eccezion fatta per una “Man In The Box” degli Alice In Chains non impeccabile (ma del resto ricreare quanto Staley e soci sapevano fare non è facile)…il pubblico si dimostra caldo nei loro confronti, regalando applausi e urla alle varie sollecitazioni del singer Gabriele Gozzi. Circa tre quarti d’ora a loro disposizione per esprimere la loro non facile scelta sonora, ma a parere di chi scrive il risultato ottenuto va ben oltre la sufficienza.
Si chiudono le tende per preparare lo stage degli headliner, qui chiamati a una prova potente. Fans e curiosi si assiepano sotto il palco, mentre sulle note dell’intro di “Downmelting” il sipario si apre…i suoni sono esageratamente forti e chiassosi (sarà un problema per tutta la durata del concerto) e a tratti non si riesce a sentire ciò che Damnagoras canta. Lo show prosegue con un altro estratto dall’ultimo e ottimo “Red Silent Tides” e trova in “The Scythe” il degno seguito. Il sound è molto compatto, la caratura professionale del sestetto è invidiabile, a dimostrazione che non abbiano nulla da invidiare agli act stranieri più blasonati…la tracklist prosegue intervallando songs recenti con materiale più datato…colpiscono nel segno entrambi i singoli dell’ultimo platter, “The Cabal” e “Your Heroes Are Dead”, mentre “This Nightmare Will Never End” colpisce per sentimento e pathos coinvolgendo al 100% il pubblico sottostante…se il folk metal proposto dagli Elvenking già su disco è penetrante e godibile, dal vivo diventa un vero e proprio inno alla vita e al metal in generale, capace di estrarre passione e divertimento anche dall’audience più svincolato…a chiudere lo show ci pensano i due inni della band, la poderosa “The Divided Heart” (forse l’apice dell’intero show) e la più datata “Skywards” che fa esaltare chiunque, muri compresi.
Gli Elvenking ci salutano dopo quasi settanta minuti di grande musica, lasciando solo un leggero amaro in bocca a chi si aspettava un bis o due…un complimento lo spendo per l’organizzazione del Rock’n’Roll Arena, capace da un paio d’anni a questa parte di portare su questo stage (un vecchio cineteatro-ndr) un calendario variegato e pieno, passante da tribute band a artisti internazionali (hanno suonato tra gli altri Pino Scotto, Eluveitie e Nile), e che sta iniziando ad essere un valido punto di ritrovo in una zona totalmente desolata e priva di grandi attrattive rock (anche se pure qui di accrediti non se ne parla)…