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Flash Party 07

Guarda QUI le foto della serata!





VSteele

Ormai il Flash Party
è un appuntamento fisso della primavera metallica italiana.
Nato nel 2004 per celebrare i 15 anni dello storico magazine Hard
& Heavy nazionale, si è ripetuto negli anni
successivi adottando sempre la stessa collaudata formula: la Iron
Maiden Tribute band The Clairvoyants supportati da uno
special guest di fama internazionale. Nel 2004 i prescelti furono l’ex
Maiden Blaze Bayley e il cantante degli Stratovarius Timo Kotipelto,
nel 2005 l’ex Angra Andre Matos e l’anno successivo la
doppietta Jorn Lande e la metal queen per antonomasia Doro Pesch.
L’edizione di quest’anno si è tinta di stelle e strisce e
sono arrivati a calcare il suolo italico, direttamente dagli States, la
voce e la chitarra dei Virgin Steele, al secolo i signori David DeFeis e Edward Pursino. Su
chi siano i Virgin Steele non credo ci sia bisogno di soffermarsi, ma i
The Clairvoyants
meritano qualche parola in più. I cinque ragazzi comaschi
nella formazione attuale, ovvero – Gabriele Bernasconi alla voce, Paolo
Turcatti al basso, Luca Princiotta e Alessio Giovacchini alle chitarre
e Manuel Pisano alla batteria – sono una realtà importante e
consolidata fra le coverbands italiane e vantano un repertorio
vastissimo che copre tutti i lavori della vergine di ferro, dagli
esordi fino all’ultima loro fatica. Ma la band sta lavorando per anche
per produrre musica propria e verso fine 2007 dovrebbe essere pronto il
loro primo demo, che speriamo li porti a varcare orizzonti ancora
più ambiziosi!

Ma iniziamo con il resoconto della serata che, vista la portata e il
background degli ospiti, cercherò di stilare nella most epic
way. Con un Thunder Road a buon livello di pubblico tocca ai The
Clairvoyants aprire le danze e inondare di decibels le anime dei prodi
guerrieri venuti ad assistere ad una serata di puro metallo.
Ciò che ci propongono spazia dalla intro Aces High, ai
super-mega-classiconi Fear of The Dark, Hallowed be Thy Name, Iron
Maiden, Wasted Years alle hits dei Maiden anni 2000 come The Wicked Man
e The Reincarnation of Benjamin Breeg, tratta dall’ultimo A Matter of
Life and Death. La resa on stage è ottima, le canzoni dei
Maiden le conoscono tutti, i Clairvoyants ci sanno davvero
fare…quindi massimo apprezzamento da parte di tutti.

Dopo circa un’oretta dall’inizio dello show e dopo un prolungato
adeguamento della strumentazione ,ecco spuntare fra le nebbiose e
impervie lande del palco del Thunder Road la coppia stars and stripes
DeFeis – Pursino pronti ad esibirsi con il loro collaudato set acustico.
Sebbene l’audio non sia dei migliori in alcuni tratti, l’esibizione che
abbiamo avuto la fortuna di ascoltare è stata qualcosa di
piu’ unico che raro. Due ore abbondanti di epic metal interpretato con
maestria da DeFeis che ,a volte aggressivo e a volte delicato, ha
trovato nella chitarra di Pursino la giusta armonia musicale. Sebbene a
volte la mancanza della base ritmica si faceva sentira, come ad esempio
in Great Sword of Flame e Defiance (forse perchè abituati ad
ascoltarle in ben altra maniera), la maggior parte delle songs
proposte, dall’ultima tratta da Vision of Eden, God Above God, alle
vecchie hits anni ’80 tipo, Don’t Say Goodbye e Burning of
Rome ha soddisfatto la mia (e credo anche quella dei presenti) brama
musicale. Massimi momenti di ecstasi per il sottoscritto sono stati
sicuramente l’esecuzione di Child of Desolation, tratta da quel
capolavoro assoluto di Epic Metal che è The House Of Atreus
Act-1 e la cover di Purple Rain di Prince (lo so lo so non è
metal ma è comunque una gran canzone…).

Le due ore abbondanti passano velocemente e solo quando mi accorgo che
lo spettacolo è giunto al termine mi rendo conto che il mio
orologio segna le…3.00 a.m!!! Abbastanza esausto del mio Virgin
Steele day (si da il fatto che il mio arrivo al Thunder Road sia
avvenuto verso le 17.00), il mio lato piu’ false avrebbe voluto
portarmi a salutare tutti, salire in macchina e tornarmene beato e
soddisfatto verso la mia umile dimora. Ebbene no, grazie agli Dei e
allo spirito True che il Re ha forgiato in me, incoronandomi con il suo
spadone a due mani, la falseaggine è stata battuta e mi ha
permesso di compiere l’ultima battaglia prima del meritato riposo:
ovvero l’intervista con sua maestà David DeFeis, che si
è concretizzata, dopo festeggiamenti vari, dalle 4.05 alle
4.20 a.m! Per sapere cosa ci siamo detti aspettate ancora un
pò e troverete tutto online…



SET LIST VIRGIN STEELE

1. BLACK MASS BLUES
2. SNAKESKIN VOODOO MAN
3. BONEDUST
4. Egyptian intro-WINE OF VIOLENCE-Egyptian outro
5. DON’T SAY GOODBYE
6. VOW OF HONOUR-DEFIANCE
7. WINGS OF VENGEANCE
8. CHILD OF DESOLATION
9. GOD OF OUR SORROWS/ CHLOE DANCER/ PURPLE RAIN
10. GOD ABOVE GOD
11. WE ARE ETERNAL
12. A WHISPER OF DEATH INTRO-
13.WHEN DUSK FELL
14.LION IN WINTER

ENCORE: MEDLEY:
Serpent Intro-Agamemnon’s Last Hour
A Whisper Of Death,
Great Sword Of Flame
A Whisper of Death Reprise
EMALAITH/THE BURNING OF
ROME/PERFECT MANSIONS(Mountains Of The Sun)

PROMOSSI

– I The Clairvoyants e i Virgin Steele
– Fulvio Trinca: il manager della band e organizzatore della serata
– L’epic metal e lo spadone di DeFeis
– Il proprietario della Seicento con il lunotto posteriore con la
scritta Virgin Steele
– La location (perchè è a venti minuti da casa
mia?!?)

BOCCIATI

– La camicia di Pursino
– L’acconciatura di Pursino
– Le non-luci del Thunder Road che mi hanno fatto penare non poco per
fare foto decenti