Milano, 10 Marzo. In questo martedì apparentemente anonimo, in quella che è ormai la capitale italiana indiscussa a livello di concerti, si sono sovrapposti due grandi eventi live per gli amanti del Metal. Il primo, sicuramente di grande richiamo è il Priest Fest al Palasharp di Milano che vedeva i mostri sacri Judas Priest accompagnati da band del calibro di Megadeth e Testament. Il secondo, che trovava sul palco del Rolling Stone gli Hammerfall, freschi di un nuovo album, poteva sicuramente risultare penalizzato da questa concomitanza, ma il pubblico ha risposto alla chiamata degli svedesi, e chi ha scelto la band di Joacim Cans non si è sicuramente pentito!
Le porte del locale milanese si aprono puntualmente alle 19, il pubblico non è ancora numerosissimo quando alle 19.15 sale sul palco il primo gruppo di supporto, i Bullet. Sicuramente praticamente sconosciuti qui in Italia, i quattro svedesi, capeggiati dal corpulento frontman Hell Hofer cominciano subito con convinzione. La loro proposta è un heavy metal schietto e di impatto, che subito nel breve convince e conquista il pubblico. I ragazzi sembrano giovani ma già sanno tenere in maniera efficace il palco, il pubblico lo percepisce e si diverte. Per loro una mezzora davvero convincente e piacevole!

Dopo un breve cambio di palco, giunge il momento del secondo gruppo di supporto, ovvero i Sabaton. Ero davvero curioso di vedere il quintetto svedese dal vivo, anche perché sono state molto poche le apparizioni del gruppo in Italia. Inoltre ero davvero ansioso di sentire dal vivo alcuni pezzi del fantastico album targato Maggio 2008 The Art of War, a mio parere uno dei più bei dischi power degli ultimi anni. Si comincia alla grandissima con Ghost Division, singolo dell’ultimo album, una song con un tiro davvero pazzesco. I cinque non si risparmiano e pestano subito alla grande. Il pubblico alla prima canzone è già conquistato e inneggia sempre di più i Sabaton, che stupiti del calore del pubblico, mettono ancora più energia. Il frontman Joakim Brodèn .è una furia, coadiuvato alla grande dagli altri membri della band. Si alternano parecchi brani del nuovo album, come la strepitosa e travolgente 40:1, che davvero non fa prigionieri in sede live, e l’epica Cliffs of Gallipoli, con brani del passato, dei precedenti due album , come Primo Victoria, Altero Dominatus e la conclusiva Metal Machine che conclude il concerto dei Sabaton, davvero una sorpresa per chi ancora non li conosceva, e una grandissima conferma per chi non aveva ancora avuto il piacere di poterli apprezzare in sede live!E’ sicuramente nato un gran feeling con il pubblico italiano, e speriamo che il gruppo, sorpreso da tanta calorosa accoglienza e partecipazione, torni presto a suonare da noi!

Ora però tocca agli indiscussi paladini del power metal assalire con la loro potenza e la loro classe il pubblico che ormai si è fatto numeroso all’interno del locale, ed assapora l’evento aspettando con impazienza.
Ore 21.20 puntuali si spengono le luci, e una voce fuori campo chiede ai presenti Templars of Milano, are you ready?? Il boato del pubblico è il segnale che tutto e pronto e gli Hammerfall cominciano alla grande con la potente Punish & Enslave tratta dal loro ultimo fantastico album. La scenografia è abbastanza scarna solo qualche struttura simil- torre di castello, segno che stasera conta la musica e il metallo, non altro, anche se da questo punto di vista la serata presenterà qualche piacevole sorpresa!Un laser montato sopra la batteria creerà particolari giochi di luce durante alcune canzoni, dando vita ad immagini tridimensionali davvero notevoli, dal logo degli Hammerfall all’immancabile mascotte-guerriero armato di martello. Una trovata semplice ma dannatamente originale ed efficace, abbinata anche a particolari giochi d’acqua grazie ad un effetto cascata!La scaletta scelta dalla band, è direi ottima, tutto quello che un fan degli Hammerfall si potrebbe aspettare, sapientemente dosata con le migliori canzoni del nuovo album, a mio avviso sicuramente uno dei più belli sfornati dalla band negli ultimi anni.Si passa perciò dalla classica Crimson Thunder, alla nuova e stupenda Legion, probabile nuovo singolo in vista per gli svedesi. Poi un binomio di energia pura con Blood Bound e una violentissima Renegade, che scatena le prime file del pubblico in un pogo coinvolgente!Dal nuovo album vengono poi proposte Hallowed be my name, il bellissimo primo singolo Any Means Necessary, anch’esso molto acclamato dal pubblico, ed anche la strumentale Something For The Ages, davvero notevole in chiave live, e la ballad Between Two Worlds. Soprattutto in queste due ultime songs si è potuto apprezzare il nuovo chitarrista della band, Pontus Norgren, sicuramente un ottimo chitarrista, che ha dimostrato di essere oltre che bravissimo, già in sintonia con i suoi nuovi compagni, Oscar in primis!
Riders of The Storm chiude la prima parte del concerto, e per la conclusione, gli Hammerfall tornano richiamati a gran voce da un pubblico assolutamente entusiasta, per gli ultimi tre pezzi della serata, coinvolgendo più che mai tutti i ragazzi presenti al Rolling Stone. Una infuocata, è proprio il caso di dirlo, Hearts on Fire conclude un concerto davvero intenso e spettacolare!!
Che dire dunque, a mio parere una serata davvero strepitosa!Penso che la concomitanza con un evento metallico di alto livello, abbia comunque reso molto più speciale questa serata. Gli Hammerfall hanno dato l’anima e hanno suonato con una passione e una carica fuori dal normale, forse anche per premiare adeguatamente chi ha scelto loro in questa serata di Marzo!E credo che nessuno dei presenti al Rolling Stone si sia pentito!Una nota anche alle band di supporto, che se la sono cavata egregiamente e hanno conquistato con la loro passione buona parte del pubblico, specialmente per i grandiosi Sabaton che spero di rivedere al più presto in Italia!
Setlist Sabaton:
The Ghost Division
Panzer Battalion
40:1
Cliffs of Gallipoli
Attero Dominatus
The Price Of A Mile
Primo Victoria
Metal Machine + Metal Crue
Setlist Hammerfall:
Punish & Enslave
Crimson Thunder
Legion
Blood Bound
Renegade
Hallowed Be My Name
The Abyss
Last Man Standing
Heading The Call
Glory To The Brave
Something For The Ages
Any Means Necessary
Natural High
The Way Of The Warrior
Between Two Worlds
Riders Of The Storm
Trailblazers
Let the Hammer Fall
Hearts On Fire