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Lacuna Coil + Dommin

Pieno di ottime speranze mi accingo ad entrare al New Age Club di Roncade per assistere all’ultima tappa dello Shallow Life European Tour 2010 dei nostri amatissimi Lacuna Coil. Già, speranze che non verranno disattese in quanto lo spettacolo è stato fenomenale!
Avevo qualche perplessità riguardo la resa scenica dei Dommin, ma me le sono dovute rimangiare quando il locale ha emesso un boato alla loro entrata sul palco. Con la loro aria un po’ dandy, un po’ rockabilly e un po’ dark sono riusciti a stregare il pubblico, peccato che abbiano eseguito solamente 6 canzoni fra le quali non poteva mancare My Heart, Your Hands, tutte comunque molto in linea con lo stile della serata.

Ringraziando gli headliner del tour, il quartetto californiano si fa da parte e i roadies allestiscono il palco. Una trentina di minuti e sullo sfondo, dietro la batteria, viene proiettato un video introduttivo alla esibizione dei nostrani Lacuna Coil, composto da immagini frammentarie che riprendono anche il tema del loro sito.
Entrano in scena Andrea, Maus, Chris e Criz, un attimo di suspense e si palesa al pubblico una raggiante Cristina, nonostante sia l’ultima tappa del tour è sempre piena di energia con il sorriso stampato sulle labbra mentre Maki non è presente per problemi di salute che lo hanno costretto a casa. Il gruppo non lascia spazio alle acclamazioni e sparano a raffica Survive, Underdog e Closer, dopodiché Cristina si sofferma a parlare dei sogni, sogni di una vita, sogni che si realizzano anche se qualcuno ci consiglia di mollare, ma bisogna tenere duro, tutto riferito alla loro esperienza di band. Piacevolmente mi ritorna in mente il concerto che tennero come supporter ai The Gathering nel ’98 a Bologna, nessuno li conosceva, tutti erano lì per Anneke Van Giersbergen e nessuno si filava Cristina, ma fecero un grandissimo show con le poche canzoni che avevano in repertorio. Oggi sono un gruppo affermato, richiesto in tutto il mondo: questo è il sogno realizzato!
Snocciolano rapidamente vari successi, compresa 1.19 che dedicano ai Dommin e Heaven’s A Lie in versione condensata fino ad arrivare a Wide Awake nella quale Cristina sfoggia tutta la dolcezza canora di cui è capace. Di seguito To The Edge, The Maze e Swamped per arrivare alla versione “karaoke” (cantata dal pubblico) di Enjoy The Silence.
Ora è tempo per una pausa, prima del gran finale, durante la quale sullo schermo viene proiettata una pubblicità autoironica nella quale si propongono come il gioiello “definitivo”, tratta dalla mini campagna mediatica, fittizia, realizzata durante le riprese del videoclip Spellbound.
Ritornano sul palco per concludere in bellezza con Not Enough, Spellbound e Our Truth. Al termine dell’ultima canzone ringraziano Maki anche se assente, i Dommin e tutta la crew che li ha seguiti durante il tour.

In conclusione ritengo che i Lacuna siano una ottima band, sia in studio che in live. I ragazzi si spremono fino all’osso per Andrea e Cristina, soprattutto sul palco e tutti assieme si spremono ancor di più per il loro pubblico. Sono orgoglioso di avere in Italia un gruppo di questo calibro.

imm