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[LIVE REPORT] Battle Beast + Delain + Sabaton @ Alcatraz (MI) – 03/02/2015

Non capita spesso di avere una tripletta della serie “Battle Beast + Delain + Sabaton” in tour insieme, questa data era una delle più aspettate del 2015. La giornata inizia presto per noi di Heavyworlds.com per via di alcune interviste – che usciranno presto, quindi stay tuned (ndr) – e già per ora di pranzo si può notare una notevole fila davanti all’Alcatraz di Milano, un freddo bestiale e qualche nevicata qua e là. Ma, si sa, freddo e neve non possono certo fermare i fans, e il loro amore per una band che vedranno sul palco ore dopo riesce a portare quel calore per farli stare in piedi ad aspettare – c’era gente in fila già dalle 7 del mattino (ndr).

Si aprono i cancelli e si vedono i fan correre per la prima fila, l’Alcatraz ha dimezzato il locale con un tendone e le band suoneranno sul palco più grande, motivo per cui i Sabaton si son portati tutta la sceneggiatura dietro.

BATTLE BEAST

È il turno dei Battle Beast, band che ero veramente curiosa di sentire dal vivo, e devo dire che hanno lasciato il loro segno. Una voce grintosa quella di Noora Louhimo, frontwoman della band finlandese, che ha portato dei miglioramenti allucinanti nella sua voce rispetto ai live dei primi anni con la band. Chi ancora non li conosceva inizialmente era un po’ freddo, ma poi il “famoso” entusiasmo del pubblico italiano è venuto a galla. Di certo non si poteva rimanere fermi alla terza canzone in setlist “Touch In The Night”, brano con sound elettronico che ricorda gli anni ’80. Notavo come il pubblico, a modo suo, la ballava durante tutto il pezzo. Già venuti in Italia, i Battle Beast conquistano una buona fetta di pubblico che, a fine live, stava a commentare la bravura di Noora e della band. Complimenti, ragazzi, non vediamo l’ora di ribeccarvi presto in Italia.

DELAIN

Cambio palco ed è la volta dei Delain, band aspettata per quasi tre anni in una data italiana; l’ultima, infatti, era stata a Romagnano Sesia nel 2012. Un gran peccato che siano venuti come band di supporto – e quindi con setlist corta – ma si spera tornino presto per un tour da headliner. È la prima volta che vengono presentati al pubblico italiano la nuova entry Ruben Israel, alla batteria, e la sostituta provvisoria di Timo Somers, assente per impegni in progetti personali, Merel Berechtold, classe ’92. Nonostante la giovane età, la piccolina ci sa fare e conquista subito il pubblico, soprattutto i fan dei Delain. Voce in gran forma quella della frontwoman Charlotte Wessels che ha una padronanza scenica sempre in miglioramento dagli scorsi live. Rispolverato l’abbigliamento che aveva addosso durante il tour americano: leggings di pelle nera, stivaletti e maglia scollata. 9 le canzoni suonate, di cui solo due tratte dal nuovo disco, “Army Of Dolls” e “Here Come The Vultures”, quest’ultima però toglie spazio alla classica The Gathering. Durante quest’ultimo pezzo è salito sul palco Anton Kabanen dei Battle Beast a suonare la chitarra, ovviamente, con Merel. Ancora non mi capacito di come non abbiano messo il singolo “Stardust” nella setlist ma, nonostante la scaletta, non mi lamento. La loro performance è stata eccezionale e sono riusciti a scaldare e far scatenare il pubblico, e a fine serata molti hanno chiesto ai membri della band se sarebbero tornati da headliner. Speriamo tornino presto, ché una data da protagonisti non farebbe loro male.

SABATON

È il turno degli headliner, gli svedesi Sabaton, che per l’occasione – dato che il concerto è stato spostato sul palco più grande dell’Alcatraz – si sono portati dietro il carro armato su cui sta la batteria (vedi foto). La band si fa aspettare facendo partire “The Final Countdown” degli Europe, una cosa che ha spiazzato un po’ tutti, ma si sa che sono molto scenici e pieni di sorprese. Vengono rispolverate sia canzoni vecchie, sia altre prese dal nuovo album. Interessante come cercano di coinvolgere il pubblico nei loro live: la scelta di “Gott Mit Uns” è stata fatta dal pubblico, ossia è stato chiesto se eseguirla in inglese o in svedese e, a seconda delle urla del pubblico, si è scelto di fare in svedese. Un’altra cosa interessante è stata come i Sabaton hanno suonato una canzone non presente in setlist, ma scelta dal pubblico. Yes, parlo proprio di “Swedish Pagans”. A un certo punto del live, viene riconosciuto un ragazzino tra il pubblico come protagonista di una video cover con chitarra su youtube di una canzone dei Sabaton, e viene chiamato sul palco a suonare “The Lion From The North”. Il piccolo dodicenne Tristan si ritrova così con una chitarra addosso a suonare con i suoi beniamini, e cavolo se il ragazzino ci sa fare! Ha fatto un assolo da paura lasciando a bocca aperta tutto il pubblico, me compresa! E così continua il concerto con qualche chicca come “Night Witches” e “Primo Victoria”. Viene fatto salire sul palco anche un bambino – che avrà avuto sui 5-6 anni – a cui Joakim regala i suoi occhialetti.

Interessanti i Sabaton, non li ho mai visti live, devo dire che fanno partecipare molto il pubblico nei loro live ed è una cosa molto apprezzata. Di certo non manca qualche chiacchierata del cantante che racconta come una volta avesse chiesto a qualcuno del pubblico di dire una cosa in italiano e si è sentito urlare una bestemmia, il classico P**** D**, e lui l’ha ripetuta e poi ha pensato che GOD fosse Dio e ha pensato di aver detto qualcosa come una bestemmia. A questo giro ha chiesto come si dicesse “goosebumps” al pubblico e gli è stato detto ”brividi” e ha detto che aveva i brividi, in effetti chiunque li avrebbe con un pubblico che si scatena così tanto per lui. Si rischiava di rimanere schiacciati, soprattutto nelle prime file.

Per chi si fosse perso questo live e dovesse mai essere indeciso se andare o meno a sentire una di queste band, consiglio vivamente di andarci. Sono band che meritano e beccarle tutte e tre in un colpo solo è stato non solo un onore ma anche un momento che non si dimenticherà mai.

SCALETTA BATTLE BEAST:

Far Far Away
Black Ninja
Touch in the Night
Madness
Iron Hand
Out of Control

SCALETTA DELAIN:

Mother Machine
Get the Devil Out of Me
Army of Dolls
Go Away
Pristine
Sleepwalkers Dream
Here Come The Vultures
Not Enough
We Are the Others

SCALETTA SABATON:

Ghost Division

To Hell and Back
Carolus Rex
Soldier of 3 Armies
Gott Mit Uns
The Art Of War
7734
Swedish Pagans
Resist And Bite
The Lion From The North
Uprising
Far From The Fame
40:1

—- ENCORE —-

Night Witches
Primo Victoria
Metal Crue