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Live Report Luca Turilli’s Rhapsody + Temperance + Ancient Bards @ Estragon (BO)

Finalmente il grande show dei Luca Turilli’s Rhapsody giunge in terra italica. Dopo l’ottima prova del nuovo album “Prometheus – Symphonia Ignis Divinus“, è notevole la curiosità di sentire dal vivo la complessità di questa creazione. Il locale si riempie mentre suonano le due band di supporto: per le date italiane aprono gli Ancient Bards, gruppo coinvolgente, di grande carattere ed originalità, capitanati da una bravissima Sara Squadrani, radiosa ed in gran forma.

Il clima inizia a scaldarsi con i Temperance, band che ha aperto buona parte delle date europee di questo tour e che sembra perfettamente a suo agio sul palco bolognese. Il tiro e il ritmo sono quelli giusti, il pubblico si diverte, canta, segue uno show semplice ma d’impatto, che ancora una volta mette al centro della scena una bella voce femminile, quella di Chiara Tricarico.

Tutto fila liscio nell’organizzazione della serata e con gli orari ragionevolmente rispettati, arriviamo velocemente all’esibizione che il pubblico dell’Estragon attende con palpabile trepidazione, mentre rimbomba la voce dell’Angelo Trionfante con l’intro “Nova genesis (Ad splendorem angeli triumphantis)“.
L’impatto iniziale si affida alla rodata “Knightrider of Doom” e la prima impressione è quella che si consoliderà nelle successive due ore abbondanti di show: siamo davanti ad uno spettacolo eccellente, curato in ogni dettaglio, raffinato e mai banale.
L’energia sprigionata da questa formazione è incredibile: Luca Turilli appare in forma come non mai, esecutore impeccabile ma anche piacevolissimo intrattenitore, in totale armonia con una band che sembra essere la più convincente da molti anni a questa parte. Visivamente e musicalmente, assistiamo ad una prova di quelle da ricordare, impreziosita da tastiere e cori d’élite con Emilie Ragni e il Riccardo Cecchi.
Alessandro Conti si dimostra ancora una volta uno dei migliori cantanti della scena metal internazionale e la prova sulla successiva “Rosenkreuz (The Rose and the Cross)” basta a convincere tutti i presenti del suo ruolo fondamentale per questo gruppo.
Epiche “Land of Immortals” e “Unholy Warcry“, seguite da una vera e propria piccola chicca, “Son of Pain” (da “Triumph or Agony”); arriva quasi all’improvviso il cuore pulsante di questa serata, è il momento di “Prometheus”, pezzo di smisurata eleganza che acquista dal vivo un fascino particolare.
La scaletta appare davvero ben amalgamata e il pubblico sembra accogliere con entusiasmo sia i pezzi del passato rapsodico e solista di Turilli, sia la produzione degli ultimi due album della band.
Delizioso drum solo di Alex Landenburg, batterista dotato e di gran gusto, che introduce quello che è uno dei pezzi più amati del nuovo album, “Il cigno nero“. Sentir cantare il pubblico, in italiano, parola per parola, si rivela emozionante oltre ogni aspettativa e questa sensazione sembra riversarsi in un flusso continuo tra band e spettatori, per un momento davvero magico che si protrae con le suggestive “The Pride of the Tyrant” e “Tormento E Passione“. A spazzare via la commozione, arriva la potenza della travolgente “Demonheart“, uno dei pezzi più belli della carriera solista di Luca Turilli.
Il nero incedere di “Dark Fate of Atlantis” è preceduto e seguito dalle due parti della maestosa “Of Michael the Archangel and Lucifer’s Fall” (“Part II: Codex Nemesis”), in un crescendo che sfocia nell’esecuzione dell’attesissima “Dawn of Victory”, durante la quale tutti, ma veramente tutti, tirano fuori la voce per la gloria perpetua.
Un attimo di respiro e l’intro “Quantum X” indica il momento degli encores, con “Ascending to Infinity” e l’acclamatissima “Emerald Sword“.

Si tratta di una festa davvero grande quella a cui abbiamo appena assistito, un concerto che vola via velocissimo nonostante le oltre due ore di durata. La prima delle date italiane del tour è stata un successo e se le impressioni che abbiamo ricevuto sono giuste, ma difficilmente ci si potrebbe sbagliare davanti a tanta qualità, possiamo aspettarci un rush finale davvero epico. Next step: Roma.

SETLIST

Nova genesis (Ad splendorem angeli triumphantis) Intro
01. Knightrider of Doom (Rhapsody cover)
02. Rosenkreuz (The Rose and the Cross)
03. Land of Immortals (Rhapsody cover)
Aenigma Intermezzo
04. War of the Universe (Luca Turilli song)
Ira Divina (Intermezzo)
05. Unholy Warcry (Rhapsody cover)
06. Son of Pain (Rhapsody of Fire cover)
07. Prometheus
08. Drum Solo
09. Il cigno nero
10. Guitar Solo
11. The Pride of the Tyrant (Rhapsody cover)
12. Tormento E Passione
13. Demonheart (Luca Turilli song)
14. Bass Solo
15. Of Michael the Archangel and Lucifer’s Fall, Part II: Codex Nemesis
16. Dark Fate of Atlantis
17. Of Michael the Archangel and Lucifer’s Fall
18. Dawn of Victory (Rhapsody cover)

Encore:
Quantum X Intro
19. Ascending to Infinity
20. Emerald Sword (Rhapsody cover)