Più di un anno dopo un live eccezionale nello stesso club di Roma, esibizione che era stata registrata per la release Odyssey/Scala, i TesseracT tornano nella capitale accompagnati dai The Contortionist.
La serata promette bene: già dalle 6 del pomeriggio la gente comincia ad arrivare davanti ai cancelli del locale che saranno aperti non prima delle 21, ora solita per Roma, dove guai se si comincia prima di cena! Già da subito il locale si riempie e fino verso le 22:15 il pubblico, sempre più numeroso si riscalda chiamando in scena gli artisti.
THE CONTORTIONIST
Le luci si spengono ed entrano sul palco i The Contortionist con “Language I – II” che incantano con atmosfere ambient molto sognanti interrotte da rotture di ritmo di stampo deathcore, con riff pesanti e growl i quali fanno impazzire il pubblico che, fomentato, esplode in un pogo coinvolgendo tutta la sala, piena come mai prima!
Senza grandi stacchi tra una traccia e l’altra, la band prosegue nella scaletta che risulta essere come le montagne russe, un sali-scendi continuo tra suoni taglienti e atmosfere dolci, dall’inizio alla fine senza sosta. Le canzoni sono scelte con cura da tutti e tre gli album della band con maggiore attenzione verso l’ultimo lavoro “Language”, da cui ne eseguono quattro delle otto totali della serata.
Sempre estremamente pacati e composti sul palco i The Contortionist da cui sinceramente mi aspettavo un po’ più calore almeno nell’esecuzione della tanto ambita e richiesta “Flourish”, durante la quale il pubblico si scatena in un pogo esagerato.
Dopo circa quarantacinque minuti di concerto, lasciano il palco ai TesseracT concludendo con “The Parable” e ricevendo un caloroso applauso dagli spettatori che chiedevano a gran voce, ma inutilmente, altre canzoni.
TESSERACT
Dopo una lenta preparazione del palco, quasi mezz’ora dopo i The Contorsionist, salgono sul palco inondato da fumo artificiale i TesseracT e improvvisamente si viene proiettati in un spettacolo di luci e di musica totalmente inaspettato in un locale piccolino così come il Traffic. Si parte con “Phoenix”, che anche se tratta dal nuovo album, Polaris, tutti i presenti conoscono e cantano insieme a Daniel Tompkins, che, come al solito, è impeccabile. Rispetto alla band precedente il tono e l’atmosfera cambiano totalmente: al pogo scatenato si sostituisce un pubblico in balia della musica che canta, balla e si lascia trasportare dalla musica.
La band continua con “Messenger”, anch’essa di Polaris, molto ritmata – anche se a tempi dispari, e piena di energia. Dopo un rapido cambio di chitarre e basso – perché la band ha preparato tre chitarre e tre bassi diversi per le canzoni dai tre diversi album, Daniel annuncia le classiche dal primo album One, “Conceiling Fate: part 2” e “part 3”, accolte con grande energia dal pubblico.
Non si fanno attendere nemmeno “Proxy” e “Retrospect” di Altered State eseguite con una perfezione maniacale dal punto di vista strumentale, tuttavia con qualche calo di prestazione vocale da parte di Tompkins.
Forse per il cantante non è una serata eccezionale dal punto di vista vocale, preferendo non uscire dalla sua comfort zone nell’esecuzione di tracce anche del nuovo album, mantenendosi basso ed evitando, pur con maestria, gli acuti, in particolare nella bellissima “Hexes”, in cui l’atmosfera si alleggerisce e tutto il pubblico canta insieme.
Si alternano canzoni da tutti e tre gli album, tra breakdown sincopati e melodie mellow che incantano e tra una canzone e l’altra Daniel si complimenta con il pubblico romano per il comportamento estremamente “educato”. Nonostante sia solo la seconda volta per i TesseracT a Roma, si sentono a loro agio e sul palco offrono il meglio di sé, tanto che il cantante si dimentica di qualsiasi stress vocale che poteva essere sorto precedentemente ed esegue le ultime canzoni della serata perfettamente con degli acuti da maestro. “Survival”, “April” e “Nocturne” sono le canzoni che portano uno spettacolo audiovisivo completo verso la conclusione, ma la vera chiusura è affidata alla tradizionale “Conceiling Fate part 1: Acceptance” durante la quale il pubblico e la band danno fondo a tutte le energie rimaste.
Dunque anche questa volta i TesseracT non si smentiscono e riescono a mettere su uno spettacolo incredibile con giochi di luci e nebbia artificiale e soprattutto musica eccellente. In più di un anno da quando non tornavano a Roma, la band è maturata tantissimo, mostrandosi molto più professionale e meno “pazza” e allo stesso tempo sono riusciti a raddoppiare, come minimo, il numero di fan ai loro live. Speriamo di rivederli presto!
SETLIST THE CONTORSIONIST
Language I – II
Thrive
Solipsis
Causality
Flourish
Geocentric Confusion
The Parable
SETLIST TESSERACT
Phoenix
Messenger
Conceiling Fate Part 2: Deception
Conceiling Fate Part 3: The Impossible
Of Matter: Proxy
Of Matter: Retrospect
Dystopia
Hexes
Exile
Survival
April
Nocturne
Conceiling Fate Part 1: Acceptance