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STORMLORD + FUROR GALLICO

Ha fatto tappa a Grandate, Como, il “Tour di Mezzo” dei Furor Gallico, con una band di supporto di tutto rispetto, gli Stormlord. Appena arrivate notiamo un enorme “vessillo” della band meneghina, vari scudi e lance sparse per il locale, nonché già un buon numero di fans pronti per lo spettacolo.

E finalmente si alza il sipario bianco del Woodstock:

STORMLORD

La band sale sul palco mascherata, pronta per un pezzo in latino, “Aeneas” tratto dall’ultimo album “Hesperia”, riuscendo fin dalle prime note a conquistare il pubblico. Segue “Dance of Hecate“, pezzo meno recente ma di grande impatto live. Tutta la scaletta è un alternarsi di pezzi tratti dall’acclamato “Hesperia“(“Motherland”, “My Lost Empire”) e da “Mare Nostrum” (“The Legacy of the Snake”, “And the Wind Shall Scream My Name”) senza dimenticare i classici come “I Am Legend” e “The Curse of Medusa“, creando una setlist in grado di soddisfare i fans della nuova ora ma anche quelli che seguono questo gruppo romano da anni. Tutto il locale si gode il grande spettacolo e partecipa attivamente ai cori, sia durante la maestosa “Mare Nostrum” che durante la potente “Onwards to Roma“. In generale la band si conferma, soprattutto dopo l’ottimo “Hesperia“, una delle più interessanti realtà metal italiane che riesce a tenere altissimo l’interesse nel pubblico grazie alla grande capacità tecnica e l’affiatamento tra i musicisti. Gli Stormlord sono di sicuro una ottima band live, provare per credere!

FUROR GALLICO

Il momento dei Furor Gallico è accolto da un boato da parte dei fans: i musicisti, pronti in kilt e trucco di rito salgono sul palco e iniziano fin da subito con una grande forza: estremamente energici la band non fa mancare niente ai propri fans: “The Song Of The Earth“, “La Caccia Morta“, “Banshee” in chiusura e una canzone tratta dal nuovo album in uscita. Il frontman della band, Davide Cicalese, riesce a catalizzare tutte le attenzioni sulla sua band e non perde l’occasione di correre per il Woodstock riprendendo i fans in delirio. Momento di particolare interesse è stato invece il pezzo “Medhelan”, quando la band invita sul palco a cantare Cristiano Borchi, degli Stormlord. Live molto buono, energico e supportato dal carico pubblico comasco.