Nell’ambito musicale italiano si sta facendo sentire una band dal sound molto particolare, i TeodasiA, che già nel 2012 hanno fatto qualche show in giro per l’Italia nonostante il tour con gli Elvenking e i Secret Sphere sia saltato per problemi di salute della cantante.
Un passo molto importante quello di questa serata per i nostri TeodasiA: suonare su uno dei palchi più importanti di Italia, l’Alcatraz di Milano.
MUGAEN
Ad aprire la serata salgono sul palco i Mugaen, giovane band italiana, dal sound molto particolare: un misto di musica elettronica e metal. Canzoni piene di energia accompagnate dalla voce della bravissima Sara Manea, da tastiere, chitarra e batteria: una formazione un po’ insolita per un genere in cui ci aspetteremmo anche un bassista. Riscuotono un successo incredibile tra il pubblico lì presente ad aspettare gli headliner della serata.
I brani presentati son stati presi dal loro EP “Acid” e dal loro prossimo lavoro “Chronophobia” prossimamente in uscita. Un gruppo innovativo che non va sottovalutato.
TEODASIA
E’ finalmente arrivato il momento di vedere sul palco gli headliner della serata, i TeodasiA, che danno inizio allo show sulle note di “Eulogy”, intro strumentale del loro album di debutto “Upwards”. La band durante questa serata ci presenta sia brani presi dal loro ultimo capolavoro, inclusi i loro due singoli “Lost Words Of Forgiveness” e “Hollow Earth”, che altri tratti dal loro EP “Reflections”, prossimamente in uscita, con i quali hanno riconfermato la loro unicità nel creare un sound particolare e non etichettabile.
I ragazzi ci sorprendono a metà serata con un set acustico di “Close Call”, “Windy Night” e “Aurora” dove vengono evidenziate le grandi doti canore della bravissima e talentuosa Priscilla Fiazza, oltre ad un simpatico scambio di ruoli fra i membri della band: Michele Munari (tastierista) alla chitarra e Francesco Gozzo (batterista e compositore della band) alla tastiera. Tre ballate, che hanno lasciato tutti senza parole, seguite da una serie di brani la cui progressione è organizzata secondo lo stile. Molti i commenti positivi da parte del pubblico, che sebbene poco numeroso, è riuscito ad apprezzare la band pienamente.
Di certo un gruppo che merita, già ascoltando il disco ne ero sicura, ma dopo aver appurato le loro abilità musicali e le doti canore di Priscilla nel live, son sempre più convinta che questo concerto all’Alcatraz sia stato il primo grande passo per un grande successo. Certo, diffondere un genere musicale così particolare con la mentalità ben poco aperta alle novità che troviamo, purtroppo, in Italia sarà difficile, ma la speranza è sempre accesa.
Possono farcela, basta continuare a lavorare, ma soprattutto a crederci. Vi assicuro che chi li ascolterà e soprattutto riuscirà a sentirli suonare dal vivo se ne innamorerà perdutamente.