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ANDRE MATOS – The Turn Of The Lights

Il terzo attesissimo album di Andre Matos è finalmente uscito e come al solito è un lavoro massiccio e pieno di atmosfere differenti, che per farsene un’idea generale un unico ascolto non basta. A questo d’altronde i fan sono stati già abituati da tempo, quindi al via con lo studio!
Sicuramente la prima impressione è che l’intero album sia di gran lunga più calmo rispetto ai precedenti. Nonostante tutto, il consiglio è di addentrarsi in maniera più profonda in questa giungla di sonorità e di ottime orchestrazioni perché il livello di sofisticatezza stavolta raggiunto è alto. Iniziando a descrivere lo stile, possiamo dire che si presenta basicamente come  Power Metal con molte influenze Rock e Progressive, ma ogni canzone si differenzia per alcuni elementi. In “Course Of Life”, ad esempio, alcuni riff sembrano di richiamo ai Viper, uno dei primi gruppi di Andre; tutti i brani poi sono ben presto orecchiabili, l’impronta che hanno descrive quasi una potenza controllata che dal vivo sicuramente verrà resa più heavy. Ogni melodia ha un’originalità ed un percorso propri, come se fosse una storia e come se i cambi frequenti di ritmo introducessero le varie scene.
Un trittico interessante è dato da “Oversoul”,“White Summit” e”Light Years”, poste verso la fine dell’album; l’intensità qui aumenta e ritroviamo anche ritmiche del precedente lavoro “Mentalize”.
Tutto ciò può dunque essere descritto come un’ evoluzione del sound di Andre Matos, che però trattiene una speciale concatenazione ai lavori precedenti tramite molti elementi che i fan di lungo corso possono facilmente individuare all’interno di ciascun album e in questo caso particolare, all’interno di “The Turn Of The Lights”.
Ballad degna di nota è “Gaza” che oltre al bellissimo testo rimane impressa per il cantato un po’ retrò.
Ma veniamo alla parte cover, alla quale Andre ha sicuramente dedicato importanza, visto che la versione giapponese ne ha ben 4! Le rivisitazioni dei due pezzi forti scelti dal repertorio degli Angra e dei Viper sono riprodotte molto bene e forse c’è un pizzico di nostalgia di quel periodo, ma interessanti sono le altre scelte perché qui vengono reinterpretate canzoni che fanno parte di generi totalmente diversi tra loro. Queensryche, Radiohead ed Enka, che mix!
Tirando le conclusioni, quest’album si può definire veramente un buon lavoro; vario, intenso e d’esplorazione. Cosa ci riserva il futuro con quest’artista è sempre una sorpresa. Intanto ci gustiamo “The Turn Of The Lights” aspettando di vederlo nuovamente dal vivo.

  • 9/10

  • ANDRE MATOS - The Turn Of The Lights

  • Tracklist

    1. Liberty
    2. Course Of Life
    3. The Turn Of The Lights
    4. Gaza
    5. Stop!
    6. On Your Own
    7. Unreplaceable
    8. Oversoul
    9. White Summit
    10. Light-Years
    11. Sometimes

    Bonus Track (Non presente nell’edizione giapponese):

    Wings Of Reality (Angra)

    Japan Bonus tracks:

    At Least A Chance (Viper)
    I Don’t Believe In Love (Queensryche)
    Fake Plastic Trees (Radiohead)
    Hisame (Enka)


  • Lineup

    Andre Matos - Voce e Tastiere
    Hugo Mariutti - Chitarra
    Andre Hernandes - Chitarra
    Bruno Ladislau - Basso
    Rodrigo Silveira - Batteria