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BIOHAZARD – Reborn In Defiance

Non appena ho ascoltato questo nuovo lavoro dei Biohazard mi sono precipitato a rimettere nello stereo quel “State Of The World Address” che, in pieno periodo scolastico, mi aveva esemplificato il vero significato di ‘violenza musicale’. Quella brutalità grezza, arcigna; pugni dati con rabbia e maestria e lividi da asfalto su tutto il corpo.
Non c’è che dire: avevo perso I Biohazard da tempo; dopo “Mata Leao” ho stanziato le mie preferenze su lidi più melodici e ‘europei’ e di loro non ho più avuto traccia fino a questo giorno; risentirli nella loro forza originale (su “Reborn To Defiance” oltre a Graziadei, Schuler e Hambel è presente anche Evan Seinfield) e con la stessa motivazione di un tempo mi ha quasi stupito, pensando di trovare una band alla frutta che prova la mossa commerciale sotto la major metal per eccellenza.

Invece “Reborn To Defiance” mostra come le decadi siano passate ma il temperamento sia lo stesso: pur dotati di una produzione migliore, di suoni più definiti e di un mastering di maggior effetto, I Biohazard puzzano sempre di sobborgo, specie negli incastri strutturali delle tracks. L’alternanza vocale rimane sempre uno dei marchi di fabbrica che delineano il valore del quartetto che in questo capitolo riprende quanto lasciato negli anni 90 e lo rinverdisce con qualche idea più sperimentale; le performance sono mirate ad un solo obiettivo: la denuncia di quell’essere incazzato che portano in pancia.

Violenza e velocità passano sopra all’ascoltatore senza respiro in “Vengeance Is Mine” (un titolo, un programma), “Reborn” e “Come Alive” mentre midtempos cadenzati come “Decay”, “Countdown Doom” e “Waste Away” imprimono l’impronta della suola sulle nostre chiappe…da annoverare anche le più ‘difficili’ “Vows Of Redemption”, “You Were Wrong” e il binomio finale “Never Give In” e “Season The Sky” che suggellano un disco dal forte retrogusto.
“Reborn To Defiance” rimane l’ultimo vero testamento dei Biohazard ‘veri’: Scott Roberts è entrato nella band e qualsiasi cosa verrà dopo, suonerà diversamente (ma non per questo peggio). Un tassello che, in un grande pezzo di storia, mancava…ora tutto quadra.

  • 7,5/10

  • BIOHAZARD - Reborn In Defiance

  • Tracklist

    01. 9:IIIX6.941
    02. Vengeance Is Mine
    03. Decay
    04. Reborn
    05. Killing Me
    06. Countdown Doom
    07. Come Alive
    08. Vows Of Redemption
    09. Waste Away
    10. You Were Wrong
    11. Skullcrusher
    12. Never Give In
    13. Season The Sky


  • Lineup

    Billy Graziadei: Vocals and Guitars
    Bobby Hambel: Guitars
    Danny Schuler: Drums
    Scott Roberts:  Vocals and Bass