Loading

DISHAMMER – Vintage Addiction

“Vintage Addiction” non è il nuovo disco dei Dishammer, trattasi semplicemente della ristampa dell’unico album prodotto, nel 2008, dal combo spagnolo, la cui storia è condensata nella mezz’ora scarsa di questa uscita, l’unica su lunga durata, e su un pugno di split, ep e singoli apparsi nei due anni successivi. La band si è già sciolta, non ha avuto modo di diffondere per il mondo il proprio violaceo condensato di d-beat da vecchi Discharge, thrash/death sporchissimo e attitudine nichilista. L’oscillamento fra le connotazioni del punk estremizzato e del death/thrash efferato porta invero a risutati altalenanti. I pezzi più sintetici e hardcore-oriented, costituiti da rasoiate attorno ai due minuti o meno, sono tanto furenti quanto incapaci di lasciare il morso letale; una “Wish Of Suffering”, per dirne una, dà giusto quel piacevole scuotimento da volumi esagerati e confusione ben organizzata, palesando discreto mestiere, forza distruttiva ma incisività non eccezionale. Spostandosi su lidi veramente metallici, le cose migliorano e la band, pur senza far gridare al miracolo, piazza alcuni brani davvero validi. “Pain In The Ass” si snoda su schemi black/thrash, un filo death, da galoppata verso gli inferi, in un turbine di riff nero pece grattuggia interiora, suffragate da vocals sporche in odore di growl ma non gutturali fino in fondo, un approccio vocale sgraziato che non delude per l’intera release. Fa capolino, abbastanza prevedibilmente e al solito in modo convincente, l’ombra motorheadiana, che fa accostare “Into The Bong” e “Age Of Disgrace” a una sorta di Impaled Nazarene in versione più rolleggiante e ingrassata, e nella loro incarnazione da vecchio heavy metal, palesata con orgoglio in opere come “All That You Fear” e “Absence Of War Does Not Mean Peace”.

La botta iniziale in “Vintage Addiction” c’è tutta, poi affiora la sensazione di incompiutezza e di un songwriting privo di quel non so che permeante ad esempio “Misanthropic Generation” e “Live The Storm” dei Disfear, che su un terreno simile si distinguono per ben altra caratura artistica. Per i fautori del lato selvaggio della luna metallica “Vintage Addiction” costituirà comunque un lavoro appagante, non si tratta di una release dozzinale, anche se credo che l’eccellenza stia altrove.

  • 6,5/10

  • DISHAMMER - Vintage Addiction

  • Tracklist
    1. Smoke Of Death
    2. Wish Of Suffering
    3. The End Here And Now
    4. Exterminate The Parasite
    5. Werewolves On Wheels
    6. Pain In The Ass
    7. Into The Bong
    8. Asmodeus (By My Side)
    9. Blessed With Catalepsy
    10. Age Of Disgrace
    11. Bomb In The Womb
    12. Vintage Addiction

  • Lineup
    Inaki - basso
    Victor - batteria
    Raùl - chitarra
    Jose "Dopi" Dopico - voce