Loading

EF – Delusions of grandeur

Istruzione per l’uso di Delusions of grandeur. Trovate una location adatta, in cui potete contemporaneamente sia rivolgere l’attenzione alla musica che proiettare il vostro sguardo nel paesaggio intorno, ad esempio un treno ma vicini al finestrino. Trovate la giornata adatta e l’umore adatto, l’ideale sarebbe una giornata leggermente piovosa autunnale ed il vostro partner vi ha appena mollato/a, ci state un po’ male ma sapete benissimo che in fondo si può andare avanti. Ok, adesso immergetevi nel meraviglioso mondo crepuscolare degli EF, gruppo svedese dedito a un post-rock semplicemente fantastico, perfetto nel cullare la nostra mente in viaggi introspettivi in bilico tra la malinconia e la gioia. Dopo ormai un decennio fieramente underground in cui il quintetto ha costruito un percorso di crescita costante il grande salto sembra compiersi con il passaggio alla visibilissima Pelagic Records che per iniziare fa uscire questo EP solo in vinile. Ciò che per molti sarebbe solo un disco di passaggio per gli EF diventa invece un ulteriore passo in avanti verso una costruzione di un suono che abbandona completamente l’ispirazione hardcore degli inizi ma non l’etica, per andare ad abbracciare un’accessibilità quasi pop delle canzoni. Ho detto quasi perché i brani sono sì dolci, poetici e rilassanti, ma non concedono nulla che possa avvicinarli al grande pubblico, anzi nella loro lunghezza si rivelano ermetici per chi è lontano dal mondo del post-rock, in cui un pezzo si può costruire su pochi accordi di chitarra e un delicato violino. Chi invece è già avvezzo alle sonorità dei vari Mogwai ed Explosion in the Sky, nonchè alle lunghissime suite strumentali dei giapponesi Mono, saprà già più o meno cosa aspettarsi, anche se è indubbio che gli EF ci mettano del loro, non risultando per niente derivativi, riuscendo a creare un suono agrodolce e malinconico che ha dell’incredibile. Ogni brano di Delusions of grandeur è semplicemente un gioiellino, dalla opener che dà il titolo al dischetto quasi “tradizionale” nella sua forma, con le splendide vocals di Tomas Torsson ed un’utilizzo dei fiati da brividi, per arrivare alla magnifica “I never felt this way before”, che parte soffusa, cresce lentamente fino ad arrivare alla parte centrale che apre completamente il cuore con un sovrapporsi di spoken word e cori ed esplode nel finale lasciando praticamente senza fiato. Dieci minuti che passano senza che l’ascoltatore quasi se ne renda conto tanto mutevoli, a tratti quasi dense sono le sensazioni che questa canzone riesce a dare a chi ne vuole cogliere le sfumature. Ovvio che gli EF non siano una band per tutti, ma per chi ha voglia di staccarsi per una buona mezzoretta dai chitarroni distorti ed immergersi in un mondo che sa essere dolce ma anche maledettamente intenso, questo dischetto sarà un dono di incommensurabile valore su cui consumare puntine su puntine.

  • 8,5/10

  • EF - Delusions of grandeur

  • Tracklist
    1. Delusions of grandeaur
    2. Fem: 1
    3. Fem: 2
    4. I never felt this way before

  • Lineup
    Tomas Torsson. chitarra, voce
    Daniel Öhman. chitarra, tastiera, effetti
    Niklas Åström. batteria
    Erik Gustafsson. chitarra
    Emanuel Olsson. basso

  • GenerePost-rock/Experimental
  • Anno2012
  • Casa discograficaPelagic Records
  • Websitehttp://efmusic.se/