Giungono al secondo disco i nostrani Ibridoma, gruppo di Macerata dedito a un heavy metal di chiara matrice ottantiana, e lo fanno in grande stile. A cominciare dalla produzione (affidata a Michael Elvis Baskette, già al servizio di gruppi quali Incubus, Ratt, Alter Bridge), passando per la grafica (curata da Vadim Vom, conosciuto per i suoi lavori coi Morbid Angel e gli Emperor, fra gli altri), i nostri non si sono risparmiati pur di offrire un prodotto eccellente dal punto di vista qualitativo. E la musica non è da meno del pur ottimo contorno: 34 minuti di heavy metal classico e granitico, un sapiente mix di brani cadenzati (come l’opener “Eagles From The Sky” ) con ritmi più sostenuti (“Cold Light Of Moon”); buone melodie, apprezzabili riff di chitarra, e il tutto supportato da una voce singolare, quasi un incrocio tra Geoff Tate, Michael Eriksen e Dave Mustaine (sentire “Seven Days Of Death” per credere).
Tutto bene, quindi? Più o meno, ci sentiremmo di dire. Le canzoni ci sono, il songwriting è buono, seppur non il massimo dell’originalità, la tecnica complessiva non manca. Il quintetto marchigiano sembra comunque più a suo agio quando spinge l’acceleratore (come nella già citata “Cold Light of Moon” o nell’ottimo refrain della titletrack ”Night Club”), ma appare un po’ privo di mordente in altri episodi, soprattutto quando il ritmo comincia a rallentare.
Non c’è molto altro da aggiungere: “Night Club” non è il disco che vi cambierà la vita, forse, ma nel complesso presenta sicuramente passi avanti rispetto al precedente “Ibridoma”, e ha tutte le carte in regola per soddisfare i gusti degli appassionati del genere. Un ascolto è consigliato.