Il death metal di stampo svedese sembra imperversare senza sosta come influenza tra le bands nostrane, ed i Lahmia ne sono una conferma; ciò può essere un’arma a doppio taglio: indubbiamente questi gruppi possiedono un livello tecnico notevole ma se guardiamo il rovescio della medaglia il marchio di fabbrica è talmente marcato che risulta difficile emergere dall’insieme.
Questo “Into The Abyss” è senz’altro un lavoro di pregevole fattura ma forse un po’ troppo scontato sul piano dell’originalità, si avvertono sicuramente gli spunti degli In Flames, band che ormai è diventata un must del death melodico scandinavo, ma la mole di band calibrate su questo esempio è tale da rendere insentibile quel pizzico di personalità che ci fa tenere le band in considerazione.
Comunque i brani hanno un buon tiro e come esordio discografico i Lahmia possono senz’altro ritenersi soddisfatti, il lavoro infatti è costituito da ottimi riffs ed alternanze di melodia e sfuriate death davvero ben piazzate, immancabile l’alternanza anche di voce screaming e pulito.Sul piano compositivo sono ottime le parti arpeggiate ed i fraseggi di chitarra anche se il meglio il chitarrista Flavio Gianello lo da nei solos, precisi e fantasiosi, il drumming è preciso ed impeccabile, con ottimi stacchi e passaggi inseriti su parti perfettamente lineari ed il basso si muove completamente a suo agio sui cambi di tempo.
Che dire insomma, tecnicamente parlando i Lahmia sono promossi a pieni voti ma forse la scelta dell’influenza svedese rende più difficile la varietà stilistica, aspettiamo comunque il secondo lavoro sperando che la personalità si faccia più visibile.