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MURDER CONSTRUCT – Results

I Murder Construct sono il classico esempio di come la perseveranza paghi. Attivi da ormai dieci anni ma costantemente fermi ai box probabilmente per impegni con le band di provenienza e ripetuti cambi di line-up, questo supergruppo che è sostanzialmente un incrocio tra Cattle Decapitation ed Exhumed riesce finalmente a dare alla luce il proprio esordio discografico. Results è esattamente il disco che chiunque legga i nomi coinvolti nel progetto, tra cui spiccano il talentuosissimo batterista Danny Walker ed il cantante Travis Ryan, si aspetta di sentire: grind spinto a velocità pazzesche e infarcito di riff death metal eseguito da musicisti pazzeschi dotati di una tecnica fuori dal comune. Chiunque fosse così folle da aspettarsi che i Murder Construct uscissero dal seminato e provassero a fare qualcosa di minimamente innovativo ha decisamente sbagliato. Resuslts è infatti semplicemente uno dei migliori album grind usciti in quest’annata e in generale nell’ultimo lustro, un gioiello di ferocia e tecnica reso ancora più tagliente dalla chitarra, un vero e proprio rasoio in questo caso, di Leon del Müerte che macina riff su riff di chiara matrice brutal death americana senza nessuna pietà per chi possa approcciarsi a questo disco senza un minimo di preparazione. Le velocità sono sempre elevatissime ed esaltano sia il polso che il cervello di Danny Walker, uno dei migliori batteristi estremi che ci siano attualmente in circolazione, capace di donare varietà ai brani grazie a uno stile sì veloce ma mai noioso. Ascoltare per credere. Quello che un po’ manca in questo album sono dei breakdown o quantomeno dei momenti in cui si potesse respirare un attimo, perché mezzora di brutal grind tirato sempre al fulmicotone con pochissime digressioni stanca anche il più appassionato. Solo la conclusiva “Resultados” concede un minimo di tregua all’ascoltatore con un leggero approccio al doom e un pianoforte in chiusura che ha l’effetto di un unguento sulle lacerazioni che hanno prodotto i minuti precedenti. Appare evidente che gli americani abbiano scritto nel loro DNA di andare più forte e di essere più brutali di tutti, ma fermarsi un attimo e guardare le lezioni di grandi del genere, quali Nasum o Regurgitate, non avrebbe fatto di certo male al songwriting globale. A conti fatti i Murder Construct risultano un gruppo il cui valore totale non è assolutamente paragonabile a quello dei singoli elementi, in quanto i migliori album di Cattle Decapitation, Intronaut ed Exhumed sono lontani anni luce da questo Results, disco che a parere mio va ad aggiungersi alla lista dei “belli ma inutili”. Registrato decentemente, suonato e cantato benissimo, con degli ottimi messaggi sociali, ma vittima di schemi troppo rigidi e di una forzata attitudine old school a cui dei musicisti di questa caratura dovevano sfuggire per riuscire a creare una pietra miliare. Godibilissimo per gli amanti del grind, ovviamente, ma a conti fatti la fiera delle occasioni sprecate.

  • 7/10

  • MURDER CONSTRUCT - Results

  • Tracklist
    1. Red all over
    2. Under the weight of wood
    3. No question, no comment
    4. Gold digger
    5. Compelled by mediocrity
    6. The next life
    7. Dead hope
    8. Feign ignorance
    9. Mercy, mercy
    10. Malicious guilt
    11. Resultados

  • Lineup
    Danny Walker. batteria
    Kevin Fetus. chitarra
    Leon del Müerte. chitarra, voce
    Caleb Schneider. basso
    Travis Ryan. voce