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NILE – Those Whom The Gods Detests

Qualcuno ha detto Nile? Oh, allora la festa comincia!
Nel corso degli anni i Nile hanno saputo conquistare una enorme fetta di pubblico col loro brutal death metal maniacale dal punto di vista dei dettagli e brutale non solo nelle musiche ma anche nei testi. Se vi siete soffermati a leggere almeno una volta il testo di Masturbating The War God sapete di che parlo.
Ma veniamo ai fatti. A circa due anni dal precedente full lenght, i 3 ragazzi (beh circa) americani tornano alla carica con il loro metal dal sapore medio orientale fatto di chitarroni e batteria alla massima velocità. Vederli dal vivo è uno spettacolo, e per esperienza personale vi posso assicurare che sono dei ragazzi molto carini e alla mano.
C’è chi dice che nel corso degli anni si sono mantenuti un po’ troppo sulla stessa linea, e in effetti è vero perchè la minestra è sempre quella. Ma ogni volta c’era quell’elemento in più che cambiava un po’ la sensazione dell’ascoltatore, e anche questa volta non manca questa nuova caratteristica.
Quasi a voler fondere i Nile con il progetto ambient di Karl Sanders, di tanto in tanto spunta un pezzo un po’ orchestrato, una tastiera un po’ più prepotente rispetto al solito, qualche ritmo un po’ più sincopato (tipico del medio oriente), un attimo di tregua insomma. Ecco, questa volta i Nile hanno rallentato (mica tanto) in qualche punto per essere ancora più addentro alle musiche tradizionali a cui si ispirano. Yezd Desert Ghul Ritual in the Abandoned Towers of Silence è decisamente l’esempio più lampante. Tutto il resto è tipico death metal in salsa Nile , ovvero condito da orchestrazioni egyptian-style e voci cavernose all’inverosimile.
Mi ha fatto piacere come abbiano sperimentato su Iskander D’hul Karnon , mescolando parti velocissime a parti più lente, cadenzate e quasi marziali.
Insomma, è il classico disco dei Nile, cattivo e suonato a velocità superiori alla norma. Un disco che i fan adoreranno ma che non consiglio ai principianti del genere. È poco diretto, non è il classico pugno in faccia come potrebbe essere Black Seeds Of Vengeance. Richiede un ascolto ragionato, e ben più di un giro per essere apprezzato.
Detto questo, prego, è tutto vostro!

  • 8,5/10

  • NILE - Those Whom The Gods Detests

  • Tracklist

    01. By the Dividing Stream
    02. From Afar
    03. Twilight Tavern
    04. Heathen Throne
    05. Elusive Reaches
    06. Stone Cold Metal
    07. Smoking Ruins
    08. Tumman Virran Taa
    09. The Longest Journey (Heathen Throne Part II)


  • Lineup

    Petri Lindroos - Voce death,
    Markus Toivonen - Chitarra, Cori
    Sami Hinkka - Basso, Cori
    Janne Parviainen - Batteria
    Emmi Silvennoinen - Tastiere