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WHILE HEAVEN WEPT – Vast Oceans Lachrymose

Affonda le sue radici nel progressive metal anni ’80 il nuovo album dei While Heaven Wept, un gruppo in grado di reinterpretare l’heavy metal in modo comparabile, a grandi linee, a quello dei Fates Warning della prima fase di carriera. Alla manifesta influenza di quella magica creatura che fu la band di Jim Matheos nella sua primigenia incarnazione, si aggiunge quella del doom meno oppressivo e più vicino all’heavy metal classico.
Vast Oceans Lachrymose si compone di sei tracce, che poi diventano praticamente quattro, dato che Living Sepulchre e Vessel, così come la title track ed Epilogue, sono unite a formare un’unica canzone. Il primo pezzo, The Furthest Shore, è sicuramente quello più ostico a un primo ascolto, ma anche il più affascinante; trattasi infatti di una lunga suite, in cui la band americana spazia con grande gusto estetico dal power al progressive, dal doom al gothic, da passaggi avvolgenti a improvvise asprezze sonore, da suoni gentili e angelici a un riffing denso e oscuro. Una song dalle mille anime, che esalta l’estro compositivo ed esecutivo di tutti i membri del gruppo, impegnati in un vero e proprio tour-de-force del metallo. To Wander The Void è più stringata e accende subito gli animi con un incedere tipico di quello di tante song contenute nel mitico Awaken The Guardian dei già citati Fates Warning. Come in quel lontano capolavoro, riecheggiano ritmiche saltellanti in continua progressione, vocals stentoree e pulitissime, un’epicità degna delle lotte tra gli dei dell’Olimpo, si ha la sensazione di veder unite, in un matrimonio normalmente difficile da consacrare, una profonda serenità e pace dei sensi con una potenza incontrastata. Il dubbio che si stia sognando e si sia rimasti intrappolati in un balzano salto all’indietro nel tempo viene avvalorato dall’accoppiata Living Sepulchre e Vessel, un altro saggio di classe e forza espressiva, capace di richiamare alla mente, a livello visivo, le impetuose mareggiate che scuotono come un fuscello la povera nave raffigurata in copertina. Vast Oceans Lachrymose ed Epilogue, entrambe interamente strumentali, invitano alla riflessione e al silenzio, accompagnando alla fine dell’ascolto con sonorità via via più lente e delicate, fino al totale tacere delle note.
Un tale connubio di doom, progressive e puro heavy metal, suonato con un tocco tanto originale e fuori dal tempo, merita applausi a scena aperta e un supporto incondizionato. Gettatevi nell’oceano di umori che i While Heaven Wept riescono a evocare, ogni nota di questo disco saprà appagarvi dell’impegno profuso nel suo ascolto.

  • 7,5/10

  • WHILE HEAVEN WEPT - Vast Oceans Lachrymose

  • Tracklist

    01. Awareness
    02. Mystic Interiors
    03. Terror Haza
    04. The Temple Of Vandora
    05. Ante Tentora
    06. Across Elysian Fields
    07. The Fall Of The Vector
    08. Secret Gateway
    09. The Last City


  • Lineup

    Marco Sgubin – Tastiere
    Gabriele Pala – Chitarra
    Marco Firman – Basso
    Carlo Simeoni – Batteria